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PSYCHOMEDIA
Telematic Review
Sezione: MODELLI E RICERCA IN PSICOTERAPIA

Area: Integrazione delle Psicoterapie

Presentazione dell'Area

Il problema dell'integrazione psicoterapeutica

(a cura di Tullio Carere-Comes)


La storia dell'integrazione psicoterapeutica può essere divisa in tre fasi. La prima è una fase di latenza. Il tema ricorre nella letteratura già a partire dai primi anni '30, ma non c'è ancora un'area di interesse ben definita. La definizione di quest'area caratterizza la seconda fase, che inizia negli anni '70, quando l'interesse per un avvicinamento tra le diverse terapie aumenta notevolmente. Nel 1983 viene fondata la SEPI (Society for the Exploration of Psychotherapy Integration). I temi più dibattuti nella letteratura del settore in rapida crescita sono (Goldfried & Newton, 1986):

  • Il potenziale complementare di modi divergenti di terapia

  • I vantaggi derivanti dallo studio dell'interazione tra affetti, comportamento e cognizioni nei clienti/pazienti

  • Il desiderio che i procedimenti terapeutici siano guidati dai risultati della ricerca empirica

  • L'importanza di un linguaggio teorico comune

  • Il bisogno di organizzare i fattori comuni in un insieme universale "metateorico" di principi di cambiamento terapeutico

Sembra che ora, alla svolta del secolo, stia iniziando una terza fase. Da un lato potremmo dire che il movimento integrazionista non ha mai avuto tanto successo come oggi. Pressappoco la metà di tutti gli psicoterapeuti, in tutto il mondo, si definiscono eclettici o integrativi, e il loro numero è in crescita, come aumentano le scuole di orientamento integrato. Dall'altro lato l'aggettivo "integrata", riferito a psicoterapia, vago, maldefinito e inflazionato, è venuto a occupare all'incirca la stessa area semantica, e ad essere visto quasi con lo stesso sospetto, dell'aggettivo "eclettica". Chiunque può presentare al mondo l'ultimo "modello integrato", specialmente chi ha difficoltà a integrarsi in una qualsiasi delle centinaia di scuole esistenti, sostengono gli anti-integrazionisti. Il terapeuta integrato è un terapeuta mentalmentee aperto che è andato oltre il settarismo e il parrocchialismo, o un terapeuta onnipotente incapace di sottomettersi alle regole e ai limiti di qualsiasi scuola? Può esserci qualcosa di vero in entrambe le risposte.

Che cosa significa essere un terapeuta integrato oggi? Ma prima ancora: che cosa significa essere uno psicoterapeuta? La psicoterapia è un "fenomeno robusto", oppure un semplice contenitore convenzionale per una varietà di pratiche eterogenee e incompatibili? Alcuni rifiutano tali questioni come troppo filosofiche. La filosofia non ci darà risposte, affermano: le risposte verranno solo dalla ricerca empirica. Ma la definizione del nostro campo è ancora così vaga e incerta perché è stato fatto troppo, o troppo poco, lavoro filosofico? Il destino dell'integrazione psicoterapeutica dipende dalla risposta che sapremo dare alla questione posta sopra (la psicoterapia è un fenomeno robusto o un contenitore convenzionale): se evolverà da area di interesse (seconda fase) a disciplina scientifica (terza fase), o se si assottiglierà per poi sparire, lasciando il campo a orientamenti circoscritti e alla ricerca su trattamenti manualizzati. La condizione minima perché una disciplina possa essere detta scientifica è che il suo oggetto di studio esista: non può esserci scienza di un contenitore convenzionale. L'esito è aperto, perché ci sono segnali in entrambe le direzioni.

La prospettiva di un mondo in cui ogni disturbo previsto dal DSM dovrà essere trattato con un Intervento Psicologico Empiricamente Validato può essere così allarmante per qualcuno (mentre è sicuramente attraente per qualcun altro) da stimolare gli sforzi più grandi per scongiurarla. Un contributo piccolo ma significativo in questa direzione può essere un'area in rete di documenti in cui si affrontano i temi più rilevanti della fase attuale dell'integrazione psicoterapeutica. Il primo articolo della serie è:

L'integrazione assimilativa è ciò che probabilmente la maggior parte di noi fa, in quanto di solito cominciamo con una data base teorica e continuamo a costruire su di essa per tutta la nostra vita professionale. Stricker e Gold ci danno un notevole esempio di questa linea integrativa. Nel secondo articolo, scritto da me:

cerco di mostrare che l'assimilazione è necessaria, ma non sufficiente: l'effetto disintegrativo che, se lasciata agire da sola, avrebbe sul campo, è controbilanciato dall'ancoraggio fornito da un insieme di regole base (grammatica generativa) che danno luogo a ogni impresa terapeutica. Seguiranno altri articoli e trascrizioni di dibattiti, sulle liste di discussione o altrove, sui temi cruciali dell'integrazione psicoterapeutica.



Il testo che precede è la traduzione dell'Editor's Note, cioè della nota introduttiva all'area di documenti che mi è stato chiesto di curare sul sito della SEPI. Il progetto è di due aree quasi gemelle, con solo qualche piccola differenza, con il testo inglese di molti dei documenti sul sito web della SEPI e il testo italiano nel sito di PSYCHOMEDIA.



Fornisco qui di seguito alcune informazioni essenziali sulle risorse reperibili in rete sul tema dell'integrazione psicoterapeutica.

L'associazione internazionale di riferimento è la SEPI (Society for the Exploration of Psychotherapy Integration)

La SEPI pubblica la rivista "Journal of Psychotherapy Integration".

In Italia la scuola più importante di orientamento integrato è l'ASPIC (Associazione per lo Sviluppo Psicologico dell'Individuo e della Comunità), che pubblica la rivista "Integrazione nelle Psicoterapie e nel Counseling"

Sulla lista di discussione "PM-PT Psicoterapia" di PSYCHOMEDIA sono stati tenuti diversi dibattiti in cui il tema dell'integrazione psicoterapeutica è stato centrale o comunque presente. Ricordo in particolare alcuni di questi dibattiti, che sono stati poi raccolti e pubblicati nell'Area di Psychomedia dedicata "Dibattiti svoltisi sulle liste di PM":

Nell'Area di PSYCHOMEDIA "Modelli e Tecniche in Psicoterapia" si trova un lavoro in cui espongo le mie concezioni fondamentali sul tema dell'integrazione:



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