Tesi di Laurea di Giuseppe Dimitri
La ricomposizione familiare dal punto di vista dei figli del divorzio
Riorganizzazione delle relazioni familiari tra continuità e cambiamento
Introduzione
Il presente lavoro è risultato dalla collaborazione ad un gruppo di ricerca sulle famiglie ricomposte coordinato dalla Dott.ssa Silvia Mazzoni. Tale gruppo si occupa, oramai da alcuni anni, del processo della ricomposizione e dei suoi effetti sull’intero sistema familiare e sui suoi singoli membri.
Questa tesi fa seguito ad altri elaborati, frutto della sperimentazione di una procedura di ricerca su un campione di famiglie ricostituite e si propone, in continuità con essi, come un ulteriore approfondimento del complesso e ancora inesplorato orizzonte della ricostituzione familiare.
L’area di ricerca all’interno della quale ci muoviamo è centrata sullo studio delle trasformazioni della famiglia in seguito alla separazione e al divorzio. Questo lavoro non vuole essere una ricerca a carattere sperimentale, sia per l’esiguità del campione, che speriamo un giorno possa essere sufficientemente ampio e rappresentativo della popolazione che vogliamo studiare, sia per l’ancora relativa carente conoscenza delle famiglie ricomposte. E’ proprio per compiere un ulteriore passo conoscitivo verso questo inesplorato mondo che ci si è impegnati in una ricerca a fini descrittivi che speriamo possa contemporaneamente fornire: un contributo alla Psicologia Clinica, al fine di migliorare gli interventi di aiuto alle famiglie cliniche in fase di ricostituzione; alla Psicologia Dinamica dello Sviluppo, per ciò che riguarda l’esplorazione delle relazioni tra adulti allevanti e figli; e, infine, alle stesse famiglie che sono impegnate in un profondo processo di riorganizzazione-ridefinizione.
Scopo generale della ricerca è l’osservazione delle dinamiche relazionali e delle caratteristiche funzionali e strutturali proprie delle famiglie ricostituite, mettendo in evidenza gli eventi critici affrontati nel corso del ciclo vitale, gli ostacoli a cui si è dovuto far fronte, le risorse a cui si è fatto ricorso ed il clima emotivo che ha accompagnato tale processo.
In particolare il presente lavoro si occupa delle rappresentazioni familiari dei figli, giovani-adulti e adulti, di genitori separati e divorziati che hanno ricostituito nuove coppie dando così origine ad una famiglia ricomposta: il metasistema familiare che riunisce le varie famiglie ricostituite e le rende parti integranti di un’unica costellazione familiare. Questa costellazione assume livelli diversi di complessità in base alle scelte degli adulti che hanno affrontato la separazione o il divorzio: non tutti, infatti, decidono di formare una nuova coppia, costituendo, dopo la separazione, dei nuclei monogenitoriali; non tutti scelgono nuovi partner che a loro volta hanno avuto figli da precedenti unioni; non tutti decidono di sposarsi o di avere nuovi figli. La complessità dipende anche dal numero di membri che si trovano a convivere insieme senza condividere un passato, una comune identità. Secondo i Visher (1990) infatti, la sfida della famiglia ricostituita è quella di dover divenire gruppo, sistema familiare, senza aver avuto una storia precedente attraverso la quale la famiglia si costituisce gradualmente, vengono cioè a mancare o ad essere stravolte le tappe fondamentali del ciclo vitale della famiglia. Intendiamo, quindi, assumere il punto di vista dei figli riguardo alla separazione ed alla ricomposizione. In ciò ci differenziamo dalle precedenti ricerche che hanno assunto la prospettiva della coppia ricostituita, pur condividendo con esse l’interesse per lo stesso processo.
Sottolineiamo che in questo lavoro non intendiamo considerare le famiglie ricostituite come deficitarie rispetto alle famiglie nucleari, andare alla ricerca dei loro difetti, né tanto meno giudicare le scelte che hanno portato alla loro costituzione. Vogliamo semplicemente osservare in cosa esse si differenziano, quale sia il percorso che porta alla loro formazione e che tipo di relazioni si instaurano al loro interno.
Oltre alla descrizione delle caratteristiche specifiche delle famiglie ricostituite a livello strutturale, funzionale e delle configurazioni relazionali, che ci consenta una classificazione delle diverse costellazioni familiari, un altro obiettivo è quello di individuare, mediante la somministrazione di un intervista da noi elaborata, gli eventi critici tipici delle famiglie in fase di ricomposizione, al fine di fare un confronto tra quelli indicatici dagli intervistati e quelli attesi in base alla letteratura. Vorremmo inoltre evidenziare i fattori di rischio e di resilienza che si presentano durante il cammino della ricomposizione, perché pensiamo che tutto ciò possa fornire utili informazioni sia in ambito della consulenza che della terapia familiare. Siamo anche interessati a studiare le rappresentazioni familiari dei figli del divorzio confrontando la “famiglia reale”, della cui struttura veniamo a conoscenza attraverso il genogramma, con la famiglia “rappresentata”, conosciuta per mezzo dei racconti o dei disegni degli intervistati. L’obiettivo è quello di rilevare quali e quanti personaggi della famiglia reale (che comprende non solo la famiglia di origine, ma l’intero metasistema familiare) vengono inclusi e quali e quanti vengono esclusi nella rappresentazione grafica, considerando ciò un potenziale indicatore del livello di riorganizzazione raggiunto. Infine dall’analisi dei disegni e delle configurazioni relazionali si è tentato anche di evidenziare le diverse modalità di rappresentazione della famiglia.
Il nostro campione è costituito da 21 giovani-adulti e adulti i cui genitori sono separati e di cui almeno uno di essi ha ricostituito una famiglia da non meno di quattro anni. Tuttavia i dati della presente ricerca non riguardano esclusivamente questo campione reale, ma comprendono anche una considerevole quantità di informazioni su altri membri, che hanno preso parte alla ricomposizione (genitori, nuovi partner, fratelli acquisiti e fratelli da parte di padre o di madre) di cui siamo venuti a conoscenza indirettamente durante la somministrazione dell’intervista e la costruzione del genogramma.
Con la presente ricerca ci proponiamo non solo di descrivere quelle che sono le caratteristiche strutturali e funzionali che rendono differenti le famiglie ricostituite da quelle tradizionali, ma anche, eventualmente, di individuare, attraverso un analisi qualitativa delle interviste, alcune tipologie di ricomposizione familiare che possono differire in base ai tempi, alle modalità di realizzazione ed ai vari eventi che possono essere stati fonte di difficoltà o di risorsa. Siamo inoltre particolarmente interessati allo studio delle nuove relazioni che si vengono a creare in seguito al processo di ricomposizione e che di esso sono peculiari come: le relazioni tra genitore non residente/figli; quelle tra il/la partner del genitore e i figli di quest’ultimo ed in fine quelle tra fratelli biologici, acquisiti e i nuovi nati del padre e/o della madre. Abbiamo quindi focalizzato la nostra attenzione oltre che sui figli del divorzio anche sulle relazioni che essi mantengono con i genitori dopo la separazione, in particolare con quello non convivente, e sul difficile processo di integrazione necessario per la costituzione del gruppo dei figli in seguito alla ricomposizione. Grande importanza, inoltre, è stata data ai genitori acquisiti e al complesso ruolo che essi si trovano a dover ricoprire. Il nostro interesse circa la formazione ed il mantenimento di queste relazioni nasce dal fatto che la non istituzionalizzazione, l’assenza di un riconoscimento, delle famiglie ricostituite comporta la mancanza di termini condivisi per riferirsi alle relazioni tra i membri della famiglia ricostituita e di regole e norme che stabiliscano le modalità di relazione tra questi. Ciò fa del processo di ricostituzione un teatro dove i vari componenti del nucleo familiare, come attori, sono chiamati a creare e interpretare nuovi ruoli, nuove commedie o tragedie, a ricoprire le parti dei personaggi mancanti e ad integrare nella compagnia quelli appena arrivati.
Il presente lavoro si articola in tre parti principali. Nella prima parte verranno analizzati gli argomenti e i temi più importanti, riguardanti il processo della ricomposizione familiare, che sono stati trattati dalla letteratura: nel primo capitolo si cercherà di presentare un quadro generale dei principali cambiamenti che hanno interessato il sistema familiare dal XIX sec. fino ai giorni nostri. Si affronterà l’importante tema della “crisi dell’istituzione del matrimonio” e del concetto di “famiglia nucleare tradizionale”; si tenterà di fare un confronto tra la “famiglia rappresentata”, il modo in cui il senso comune concepisce la famiglia, e la “famiglia reale”, le effettive modalità con le quali questo sistema si struttura e funziona. Nel secondo capitolo ci si occuperà direttamente delle famiglie ricomposte; dell’assenza di un accordo sulla loro denominazione che fa sottintendere la mancanza di idee chiare circa le caratteristiche di questa tipologia familiare; della loro formazione e del loro funzionamento e non funzionamento. Dopo aver descritto l’evoluzione dei concetti di famiglia ricostituita e di famiglia ricomposta nel tempo, si cercherà di fare un resoconto dei principali argomenti e delle principali problematiche connesse con la ricostituzione, affrontate dalla letteratura francese, statunitense, inglese e italiana. Nel terzo capitolo, invece, tratteremo il processo della ricostituzione. Partendo dalla separazione, passeremo alla descrizione del processo di formazione della nuova coppia attraverso la cocostruzione di significati e rappresentazioni comuni e la negoziazione delle regole relazionali sia all’interno della nuova coppia, che tra gli adulti e i figli. Nel quarto si analizzerà il difficile compito di divenire “famiglia ricostituita”. Verranno riportati i principali fattori di stress e di resilienza individuati dalla letteratura, e le principali problematiche a cui devono far fronte le coppie ricostituite ed i figli che prendono parte al processo di ricomposizione. Nel quinto capitolo si cercherà di riassumere a grandi linee quelle che sono le tappe principali del ciclo vitale, e gli eventi critici che ne scandiscono la successione, di una famiglia “normale” e quelle di una famiglia ricomposta, cercando di individuare quali siano le fasi aggiuntive che quest’ultima deve attraversare per poter procedere nel processo evolutivo. Nel sesto capitolo, infine, si cercherà di descrivere le principali relazioni che si vengono a creare o si modificano in seguito alla ricostituzione della famiglia. Verranno trattate le relazioni tra gli ex-coniugi e quelle tra genitori e figli dopo la separazione; quelle tra genitori acquisiti e figli acquisiti delle precedenti unioni del partner e, per finire, le relazioni che si vengono a costituire nella fratria ricomposta, cercando sempre di sottolineare l’importanza che queste hanno ai fini della riuscita della ricomposizione familiare.
Nella seconda parte invece esporremo la metodologia della nostra ricerca. Dopo una generale presentazione, passeremo a definirne gli obiettivi principali e a descrivere gli strumenti adottati quali: il Test del Disegno della Famiglia, il genogramma e l’intervista.
Nella terza ed ultima parte presenteremo il nostro lavoro partendo dalla descrizione del campione e dei criteri di campionamento utilizzati. Cercheremo poi di fare un quadro dei nuclei familiari di cui fanno parte direttamente o indirettamente i soggetti intervistati; di descrivere le caratteristiche dei figli che partecipano al processo di ricomposizione, dei loro genitori e dei rispettivi partner, rilevandone l’età, lo stato civile e la condizione professionale. Successivamente riporteremo commentandoli i principali risultati ottenuti rispettivamente dalla codifica dei genogrammi, dell’intervista e del Test del Disegno della Famiglia, concludendo poi con l’individuazione e la descrizione delle principali tipologie di relazione tra i figli acquisiti e i genitori acquisiti.
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