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Marsha Hewitt ricorda la
scuola di Francoforte e l'importanza della 
critica sociale da parte della psicoanalisi, 
oggi in gran parte dimenticata dal movimento psicoanalitico (una "pericolosa 
amnesia", come recita il titolo dell'articolo, che ricorda il titolo del libro 
di Russell Jacoby del 1975 L'amnesia 
sociale: critica della psicologia conformista da Adler a Laing 
[Milano: Edizioni di Comunità, 1978], peraltro non citato dalla Hewitt). 
Cita anche l'articolo di Joel Whitebook del 2009 "Psicoanalisi, religione e 
progetto di autonomia" pubblicato sul 
n. 4/2010 di 
Psicoterapia e Scienze 
Umane, e fa riferimento al "progetto di autonomia" di Castoriadis e 
all'opera di Loewald, di cui parla estesamente anche Whitebook in 
quell'articolo. La Hewitt qui riassume le posizioni della scuola di Francoforte 
(Adorno, Horkeimer, Marcuse e in parte Fromm), che sarebbe abbastanza 
dimenticata dalla psicoanalisi nordamericana, e presenta anche un lungo caso 
clinico per meglio mostrare l'interdipendenza tra dinamiche psicologiche e 
dinamiche socio-colturali.  |