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CONTEMPORARY PSYCHOANALYSIS
VOL. 41, N. 4 / 2005
Interview with Edgar A. Levenson

Irwin Hirsch & Victor P. Iannuzzi


In questa lunga intervista (di quasi 60 pagine) Edgar Levenson - a cui è dedicato ogni articolo di questo numero - parla del suo percorso culturale e del suo modo di concepire la psicoanalisi e la psicoterapia in generale. Levenson è una figura carismatica del William Alanson White Institute, è un po’ considerato il principale teorico del gruppo, ed autore di numerosissimi articoli su Contemporary Psychoanalysis e di tre importanti libri: The Fallacy of Understanding del 1972, L’ambiguità del cambiamento del 1983 (tradotto in italiano da Astrolabio nel 1985), The Purloined Self del 1991 (in italiano è uscito anche il suo saggio Un modello olografico di cambiamento psicoanalitico. Forte dei Marmi: Edizioni Psichiatria e Territorio, 1989). Tra i tantissimi aspetti toccati in questa intervista vi è l’influenza che ebbe su Levenson, agli inizi del suo percorso di ricerca, Alfred Korzybsky, il fondatore della General Semantics (infatti uno dei primi articoli di Levenson, del 1961, intitolato "Jam to-morrow - jam yesterday. Cultural time perception and neurotic problem solving", fu proprio sulla rivista ETC: A Review of General Semantics, organo della General Semantics Society). Korzybsky, tra le altre cose, teorizzò il fenomeno per cui più cresce l’ansia più aumenta il livello di astrazione, allo stesso modo con cui - come diceva Clara Thompson, da cui Levenson andava in supervisione - quando ci accorgiamo di pensare a un paziente in termini diagnostici può significare che siamo già coinvolti in problemi controtransferali. Questo tipo di osservazioni venivano utilizzate già negli anni 1960 da Levenson per riflettere sulla natura della relazione terapeuta-paziente e sui significati della "presenza" dell’analista di fronte al paziente.

Questa intervista a Edgar Levenson, a cura di Irwin Hirsch e Victor P. Iannuzzi, è preceduta da una introduzione di Victor P. Iannuzzi e seguita da un elenco delle pubblicazioni di Edgar Levenson dal 1958 al 2003, sempre a cura di Victor P. Iannuzzi, e poi da interventi di discussione da parte di Larry Friedman, Marylou Lionells, Arthur Feiner, Donnel B. Stern (direttore di Contemporary Psychoanalysis), John Gedo, Joseph Schwartz, Karen Maroda, Irene Fast, e Arnold Rothstein. Alla fine c’è una risposta di Edgar Levenson e una "sinossi" dei vari commenti a cura di Emily Kuriloff.

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