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CONTEMPORARY PSYCHOANALYSIS
VOL. 37, N. 3 / 2001
The Ambiguity of Seduction in the Development of Freud's Thinking

Jay Greenberg

L'autore, che è il direttore della rivista, affronta ancora una volta il tema della teoria della seduzione nel pensiero di Freud, sottolineando che già il fatto che dopo tanto tempo se ne continui a parlare è segno della sua ricchezza e complessità.
In particolare, Greenberg si sofferma sull'aspetto di "ambiguità" di questa teoria di Freud, nel senso che la ricchezza di questa teoria, le ragioni dietro al fatto che essa dopo più di un secolo continua a costituire una fonte inesauribile di speculazioni e riflessioni, sta proprio nel fatto che Freud non fu sempre preciso (non "operazionalizzò" volutamente tutti i suoi concetti - dice Greenberg), appunto per tenere aperti e discorsi e non chiuderli prematuramente.
Molti concetti freudiani (come seduzione, libido, castrazione, complesso edipico, ecc.) avevano per lui una doppia valenza, servivano anche come metafore ad alto valore euristico, adatte a generare nuove ipotesi. Viene ripercorsa la storia dell'abbraccio da parte di Freud della teoria della seduzione e poi il suo abbandono, che però non fu mai totale, né - secondo Greenberg - si può dire che la teoria della seduzione per Freud riguardasse solo eventi esterni, ambientali, ma anche eventi interni, la realtà per il modo con cui essa viene idiosincraticamente interpretata dal soggetto.
Questo modo di concepire la teoria della seduzione è anche in sintonia con la prospettiva della psicoanalisi contemporanea sposata dall'autore, una visione cioè in cui gli eventi esterni e quelli interni sono sempre strettamente intrecciati gli uni con gli altri. Greenberg si chiede anche perché Freud scelse di usare il termine "seduzione", e non ad esempio "abuso sessuale" o altri termini più specifici.
La definizione di seduzione che Greenberg alla fine arriva a proporre è molto allargata, da lui definita "intrigante", e soprattutto sottolinea che essa può avere effetti molto negativi se non addirittura devastanti sullo sviluppo del bambino, ma anche positivi, di apertura del bambino al mondo e al piacere della relazione.
Infatti, dietro alla concezione freudiana di seduzione vi era inevitabilmente la concezione della realtà come in se stessa nemica, di ostacolo al piacere del bambino se non come mera gratificazione della scarica pulsionale - visione questa che la psicoanalisi contemporanea, soprattutto di matrice relazionale, ha profondamente modificato.

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