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S.P.R.-It
Society for Psychotherapy Research
Sezione Italiana

RICERCA
in
PSICOTERAPIA


         
Volume 5
Numero 1-2, Gennaio-Agosto 2002


ASSIMILAZIONE DEL PREDICATO E INTERCAMBIABILITÀ DEL SOGGETTO NEI TESTI DI PAZIENTI ALZHEIMER

Cesare Carnaggio., Pierrette Lavanchy, Enrico Biagi, Giampaolo Lai



Riassunto
In quattro frammenti di conversazioni con pazienti Alzheimer abbiamo descritto e studiato due complessi fenomeni linguistico-testuali probabilmente interconnessi: il fenomeno dell'assimilazione dei predicati e il fenomeno dell'intercambiabilità dei soggetti grammaticali (gli "io" della frase). Queste osservazioni sono state rese possibili grazie al preciso setting tecnico-metodologico del Conversazionalismo, che consente ai pazienti di intrattenere conversazioni quasi-naturali, ugualmente lontane dalla rigida strutturazione dell'indagine psicometrica e dalla relativa destrutturazione della situazione psicoanalitica. Le elaborate procedure alla base dei due fenomeni descritti testimoniano una competenza linguistica differenziata e altamente raffinata nei pazienti Alzheimer, competenza che non viene colta nei dispositivi di indagine neuropsicologici correnti, volti soprattutto a mettere in evidenza e studiare i deficit cognitivi delle demenze. Inoltre, da un punto di vista extratestuale, più propriamente psicologico, i fenomeni dell'assimilazione dei predicati e dell'intercambiabilità dei soggetti grammaticali sembrano convincentemente esprimere sia i sentimenti di solitudine dei pazienti, sia il loro desiderio di evitare la distanza della separazione attraverso il mezzo dell'identità. In questo senso, siccome questi fenomeni mostrano, da parte del paziente, una precisa elaborazione linguistica ed emozionale della relazione con l'interlocutore, essi mettono in evidenza indubbiamente il forte significato relazionale che la situazione conversazionale con l'interlocutore assume agli occhi del paziente.
Parole chiave: morbo di Alzheimer, linguaggio, psicoterapia

Summary
On studying tour fragments of conversations with Alzheimer's patients we have isolated and described two complex and probably interconnected linguistic-textual phenomena: assimilation ofpredicates and interchangeability ofthe grammatical subjects (the "I"s ofthe propositions). Our observations have been made possible through the precise technical and methodological setting of Conversationalism, which allows the patients to engage in quasi-natural conversations, equally distant both from the rigidly structured situation of psychometrical testing and from the comparative destructuration ofthe psychoanalytic situation. The elaborate processes at the basis of the above mentioned phenomena witness a differentiated and highly refined linguistic competence in Alzheimer's patients. Such a competence is usually overlooked in current pracice of neurological inquiries, aimed at isolating and studying cognitive deficit in de mentia. Moreover, from an extratextual point ofview, the phenomena of predicates' assimilation and of subjects' interchangeability seem convincingly to express both the patient's feeling of loneliness and his or her wish to avoid the distance of separateness through the medium of identity. In this sense, as those phenomena show a linguistic and emotive processing ofthe patient's relationship to the interlocutor, they evidence the strong significance ofthe conversations with the interlocutor in the patient's eye.

Keywords:Alzheimer's disease, language, psychotherapy


Presentazione
L'oggetto di questo studio sono due fenomeni linguistica-testuali: l'assimilazione del predicato e l'intercambiabilità del soggetto nelle conversazioni con pazienti Alzheimer. L'assimilazione è il processo attraverso il quale il locutore asserisce o presuppone di condividere con l'interlocutore un'attività, una condizione, una qualità, appartenenti invece in modo disgiuntivo o al-parlante o all'interlocutore;
come quando una parlante, veneta, rivolgendosi al suo interlocutore, che le ha detto di essere emiliano, afferma: “Siamo veneti”. L'intercambiabilità del tema designa la possibilità di sostituzione di funzioni omologhe di frasi degli interlocutori, come quando la funzione “io” del paziente si sostituisce alla funzione “io” del terapeuta. Il materiale dello studio e costituito da quattro frammenti tratti da due conversazioni con due pazienti Alzheimer, una donna e un uomo, raccolte l'una da un terapeuta, l'altra da una terapeuta. Il metodo dell'indagine e, in un versante preliminare, la ricerca condotta sul testo trascritto delle conversazioni; in un versante procedurale e anche etico, e l'orientamento dei ricercatori sulle competenze linguistiche del paziente Alzheimer piuttosto che sulle sue disfunzioni cognitive. Questo metodo si traduce in un preciso dispositivo tecnico che consente ai pazienti di intrattenere conversazioni quasi-naturali con il terapeuta, ugualmente lontane sia dalla rigida strutturazione dell'indagine psicometrica sia dalla relativa destrutturazione della situazione psicoanalitica. Il risultato dello studio e l'isolamento e la descrizione dei due fenomeni linguistici dell'assimilazione del predicato e dell'intercambialità del soggetto, nei testi di pazienti Alzheimer. Dal punto di vista extralinguistico è possibile connettere assimilazione e intercambiabilità all'espressione di sentimenti di solitudine nei pazienti o nel loro desiderio di evitare la distanza della separazione e in tal modo recuperare una relazione di assoluta" vicinanza attraverso il medium dell'identità. Possiamo riferirci ai fenomeni da noi descritti in termini linguistica-testuali anche utilizzando categorie psicologiche dove si parla di medesimezza, o di co-identità, o di assimilazione, o anche di identificazione proiettiva, a seconda delle prospettive di approccio che ci sono più congeniali. Parole chiave: assimilazione del predicato, intercambiabilità del soggetto, conversazioni con pazienti Alzheimer.

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