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S.P.R.-It
Society for Psychotherapy Research
Sezione Italiana

RICERCA
in
PSICOTERAPIA


         
Volume 1
Numero 3, Settembre-Dicembre 1998


FOLLOW-UP DI EROINODIPENDENTI IN DIFFERENTI SETTING TERAPEUTICI.
I VANTAGGI CLINICI DELL'INTEGRAZIONE CON TRATTAMENTI PSICOTERAPICI

Massimo Clerici, Marina Malagoli, Marina Patersoni



Riassunto
La rilevanza clinica di quello che oggi viene considerato come il più importante fattore di rischio per una prognosi negativa nella tossicodipendenza — il riscontro di una condizione di comorbidità associata - richiede una rivalutazione continua e spinge a ridisegnare ampiamente il lavoro nei contesti terapeutici e riabilitativi, così come — in parallelo — l'organizzazione e la gestione dei Servizi per le tossicodipendenze.
Il campione indagato in questo studio deriva da una popolazione di 544 tossicodipendenti da eroina presi in carico nel corso di 5 anni in sei Servizi dalla diversa specificità terapeutica: ambulatoriali (230 casi) e residenziali "multimodali" (314 casi), entrambi con la possibilità di erogare trattamenti integrati.
I dati raccolti, che fanno riferimento a una ricerca longitudinale durata per dieci anni, ci hanno permesso di derivare indicazioni cliniche sui seguenti aspetti: l'effettiva verifica della condizione di comorbidità; l'utilità di un approccio basato sull'integrazione nel trattamento dei disturbi correlati all'uso di sostanze; le eventuali differenze di risultato ottenute confrontando il lavoro di Servizi diversi con differenti livelli di integrazione terapeutica.
Il modello integrato, combinato o sequenziale, può essere ampiamente discusso nella sua applicazione, le tecniche specifiche che lo modellano e lo caratterizzano possono essere validamente regolate per facilitare un miglioramento della loro compatibilità, ma la tendenza verso un approccio multidimensionale biopsicosociale ai disturbi psichiatrici correlati all'uso di sostanze sembra uscirne, pur nella dimensione preliminare della ricerca, rafforzata e potenziata.

Summary
The clinical relevance of that which is today considered the most important risk factor for a negative prognosis of drug addiction — the presence of psychiatric comorbidity associated to drug related disorders — requires continuous reassessment and redisign work in therapeutic and rehabilitative programmes as well as, in parallel, in the organisation and management of drug addiction Services. The sample investigated in this study was drawn from a population of 544 opioid addicts taken over the course of 5 years in 6 Services with different therapeutic specifìcity: outpatient (230 cases) and "multimodality" residential centres (314 cases), both with the possibility of integrated interventions.
Collected data, going back to longitudinal research carried out over the course often years, has allowed us to derive clinical indications on the following aspects: the effective verification ofthe condition of comorbidity; the utility of an approach based on integration in the treatment of disorders related to the use of substances; the eventual differences in results obtained comparing the work of different Services with different levels of therapeutic integration.
The integrated model, combined or sequential, can be widely discussed in its planning, the specifìc techniques which forrn and constitute it can defìnitely be fine tuned to provide improved compatibility, but the tendency towards a multidimensional biopsychosocial approach to psychiatric disorders related to substance abuse seems to come out, even in this preliminary research, as reassured and more powerful.

Key -words:
Heroin addiction, comorbidity, multimodality programs, follow-up.

Dipartimento di Medicina, Chirurgia o Odontoiatria, Università degli Studi di Milano


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