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PSYCHOMEDIA
FORMAZIONE PERMANENTE
Corsi



Università Cattolica del Sacro Cuore
Facoltà di Medicina e Chirurgia "A. Gemelli"
Istituto di Psichiatria e Psicologia

In collaborazione con
Dipartimento di Salute Mentale - Azienda U.S.L. Roma H
Cooperativa ALKÈ

Sede di Velletri/Roma
Anno accademico 2007/2008

Master universitario di secondo livello in
Migrazione, cultura e psicopatologia

Con il patrocinio di
Ministero della Solidarietà Sociale
Ministero della Salute
Comune di Velletri



ISTITUZIONE
Il Master universitario di II livello in Migrazione, Cultura e Psicopatologia, con sede a Velletri/Roma è istituito dalla Facoltà di Medicina e Chirurgia "Agostino Gemelli" dell'Università Cattolica del Sacro Cuore - Istituto di Psichiatria e Psicologia, in collaborazione con l'Az. USL Roma H - Dipartimento di Salute Mentale con il patrocinio del: Ministero della Solidarietà Sociale, il Ministero della Salute, la Cooperativa Alkè e il Comune di Velletri. Avrà durata di un anno (novembre 2007 - ottobre 2008) per complessivi 60 crediti universitari ai sensi del D.M. 509/99 e leggi successive.


PREMESSA
In un periodo in cui i movimenti migratori stanno divenendo sempre più importanti e cospicui, gli operatori sanitari, ma anche le varie figure che operano nel sociale in senso lato (assistenti sociali, insegnanti, sociologi, etc.), non possono esimersi dal riscoprire l'importanza che la dimensione culturale e la migrazione stessa vengono a rivestire non solo nella fenomenologia ma anche nell'eziopatogenesi del disagio mentale.
L'attuale coda migratoria presenta delle caratteristiche specifiche dovute ai recenti mutamenti storico-sociali: quindi il migrante dei nostri giorni non migra esattamente come ha fatto suo padre e sicuramente non come ha fatto suo nonno.
Dal Dossier Statistico 2005 della Caritas Diocesana sull'Immigrazione si evince che agli inizi del 2004 nei paesi dell'Unione Europea sono presenti 23.988.500 cittadini di paesi diversi da quelli di residenza; di questi meno di 17 milioni sono coloro che provengono da paesi oltre l'Unione.
Per quanto riguarda la specifica situazione italiana, dal 1970 ad oggi si è passati da meno di 100.000 immigrati a quasi 3 milioni, con un ritmo di crescita particolarmente elevato negli ultimi 5 anni. Ad oggi l'immigrazione nel nostro paese rappresenta uno dei fenomeni sociali più rilevanti, tanto da invertire il vettore del saldo migratorio in pochissimi decenni. I visti concessi dall'Italia nel 2004 sono stati 983.499 e si stima che nel 2005, continuando la tendenza in atto, sarà stato superato il numero dei visti concessi nell'anno straordinario del Giubileo del 2000 (1.008.999). Queste cifre includono tutte le tipologie di visto: per immigrazione, per reingresso, per lavoro, per famiglia, per motivi religiosi, per studio, per adozione, per cure mediche, ecc. Sempre il Dossier Statistico della Caritas afferma che i soggiornanti effettivi in Italia alla fine del 2004 erano 2.786.340.
Le migrazioni costituiscono un fenomeno sociale complesso. Il punto di vista che non tiene in considerazione le condizioni d'origine degli emigrati resta parziale ed etnocentrico. Comprendere una migrazione significa interrogarsi sui processi di origine, stimare le variabili che hanno agito prima dell'emigrazione, che hanno continuato ad agire in forma modificata durante l'immigrazione, che hanno condotto l'emigrato al punto in cui l'operatore lo osserva.
"Non esiste follia se non in riferimento ad una ragione" dice Foucault. Non si può prescindere, nel rapporto tra medico e malato, dalle "ragioni" della cultura di quest'ultimo né dal significato che essa attribuisce ai concetti di salute, malattia e cura. A ciò si aggiungono quelle che possono essere considerate le patologie specifiche del migrante, che viene catapultato in un mondo altro e che spesso trova difficoltà nell'adattarsi e nel comprendere le "ragioni" della cultura della società ospite, difficoltà che affondano le radici nel processo di costruzione dell'identità individuale.
Chi parte è costretto a ricostruirsi non solo una vita ma anche una nuova mappa cognitiva che ridia senso alle cose e permetta di vivere lì dove si è scelto, o meno, di stare. Spesso si tratta inoltre di persone che versano in condizioni socio-economiche disagiate e che in alcuni casi provengono da esperienze di guerra, tortura, genocidi. Il viaggio in questo senso non è solo uno spostamento spaziale ma si trasforma in un'esperienza interiore, costringe a valicare quei confini che sono dentro la persona, e si fa origine della trasformazione di un'essenza che non è assoluta ma si radica nell'esserci in un tempo e in un luogo determinati. Il viaggio diviene così un simbolo del nostro tempo. In un mondo globale esso non influenza più unicamente il destino del singolo ma coinvolge interi popoli divenendo una determinante fondamentale nella storia del mondo, del pensiero, dell'economia, della stessa scienza. Tanto che anche chi rimane a casa si trova costretto a viaggiare perché entra quotidianamente in contatto con "realtà altre" delle quali spesso partecipa inconsapevolmente o con le quali in qualche modo è costretto a confrontarsi.
Si riversano infatti nei paesi industrializzati, in questo particolare periodo storico che ci troviamo a vivere, fiumi di persone provenienti dai paesi cosiddetti in via di sviluppo. é un rapporto che i più sono impreparati a gestire e che risveglia nell'immaginario collettivo antiche angosce sulla fine della civiltà occidentale. Le Istituzioni, prime fra tutte, hanno pochi strumenti per rapportarsi positivamente con l'altro. Le scuole italiane sono piene di bambini stranieri, per lo più di seconda generazione, che spesso vivono in uno stato di negoziazione continua della propria identità, sforzandosi di crescere tra due mondi: quello di origine delle loro famiglie e quello della società in cui vivono. Si passa spesso da una sorta di esotizzazione del bambino di origine straniera, da una banalizzazione della sua del tutto particolare esperienza di vita, ad una negazione tout court della sua alterità.
é necessaria una trasformazione delle Istituzioni che porti a riconoscere la differenza come un arricchimento, che stimoli le capacità di ascolto e la volontà di mettersi in discussione che ne deriva, accendendo in tal modo una speranza nella possibilità della prevenzione, soprattutto di quei disagi infantili e adolescenziali che vivono spesso i bambini e i ragazzi stranieri e che possono trasformarsi, col tempo, in vere e proprie psicopatologie.
Il rischio che si corre è che il non-nazionale anche nel momento della cura medica divenga oggetto di banalizzazioni e di una medicina che non lo "comprende". C'è la possibilità che i servizi sanitari siano inadeguati e i medici impreparati e lasciati soli a confrontarsi con le molteplici difficoltà che derivano dal visitare uno "straniero". In tal modo la promessa di accessibilità rimane allora solo un'intenzione nella maggior parte dei casi, e si rende indispensabile rivedere strategie di lavoro, organizzazione, formazione specialistica e presupposti teorici perché il paziente immigrato si senta nel concreto compreso, accolto e curato.
L'etnopsichiatria sottolinea non solo l'importanza delle considerazioni su ciò che è malattia o salute in una data cultura, ma anche la rilevanza dell'olismo, del pensare l'essere umano nella sua interezza e come individuo al centro di in una rete di relazioni, e infine l'influenza del contesto sociale e familiare sulla capacità di guarigione della cura.
Si fanno avanti la necessità di preparare in modo specifico gli operatori sanitari all'etnopatologia e l'utilità di avvalersi dell'aiuto di mediatori linguistico-culturali che "spieghino" i codici di significato di malati stranieri evitando che comunicazione e comprensione (presupposti fondamentali sia per la formulazione di una diagnosi che per la messa in atto di un percorso di guarigione) tra medico e utente rimangono difficoltose se non, molto spesso ancora purtroppo, impossibili.


FINALITÀ ED OBIETTIVI
Il Corso si propone di fornire una formazione specialistica, aggiornata per tematiche, metodi e strumenti utilizzati, in grado di permettere ai partecipanti di:
* comprendere la storia delle migrazioni all'interno di un ampio contesto socio-politico ed economico e le sue implicazioni nella salute mentale;
* accrescere le conoscenze epidemiologiche sulla salute mentale e sui concetti di malattia e di disagio psichico nelle diverse culture;
* analizzare i modelli di salute e di malattia attraverso un approccio dei complessi problemi teorici che coinvolgono la dimensione antropologica, culturale, sociale, psicologica e medica;
* sviluppare competenze trans-culturali nella valutazione della salute mentale e nel trattamento dei disturbi psichici;
* sviluppare capacità di programmazione e di ricerca nel campo della salute pubblica e dell'organizzazione di servizi connesse a popolazioni provenienti da altri paesi o con differenti background culturali;
* contribuire allo sviluppo di un network di studiosi ed operatori che si colloca nel panorama italiano ed internazionale come luogo di formazione ed aggiornamento nel campo della salute e delle sue dimensioni intercul-turali.


REQUISITI E NORME DI AMMISSIONE
Potranno essere ammessi al Master di II livello coloro che sono in possesso di una laurea specialistica (ovvero lauree di tipo B - corso di studi minimo di 4 anni del vecchio ordinamento universitario), di indirizzo umanistico scientifico, e precisamente: laureati in Medicina e Chirurgia, in Psicologia, in Scienze Infermieristiche, in Sociologia, in Pedagogia, in Antropologia, in Filosofia, in Scienze dell'Educazione, etc.

ORDINAMENTO DIDATTICO
L'ordinamento didattico sarà costituito da 1500 ore così articolate:
* 500 ore di didattica (CFU 20) che si svolgeranno in 10 moduli organizzati in seminari residenziali di 5 giorni (dal lunedì al venerdì) nei mesi compresi tra Novembre 2007 e ottobre 2008;
* 600 ore di tirocinio pratico (CFU 24);
* 200 ore di didattica a distanza attraverso la piattaforma Blackboard dell'Università Cattolica del Sacro Cuore (CFU 8)
* 200 ore per studio, ricerca, preparazione della tesi e prova individuale finale (CFU 8).
I moduli didattici prevedono le seguenti aree tematiche:

IL MOVIMENTO MIGRATORIO: ASPETTI STORICI, POLITICI, SOCIALI E GIURIDICI
_ Storia dei movimenti migratori
_ Immigrazione e politiche sociali
_ Integrazione, Multiculturalità, Multietnicità, Creolizzazione
_ Immigrazione e Politiche di Assistenza Fisica e Psichica
_ Immigrazione Salute Mentale Epidemiologia e Prevenzione
_ Immigrazione e informazione mediatica
_ Leggi sull'immigrazione
_ Famiglie immigrate, i loro bambini, le adozioni internazionali, le unioni miste, i problemi religiosi del nostro meticciato attuale e prossimo futuro
_ Immigrazione e criminalità
_ Immigrazione, globalizzazione e terrorismo
_ Stato e Salute mentale
_ Economia e politica nella cura e definizione del disagio mentale: esempio del caso americano
_ Esclusione e marginalizzazione: come la psicopatologia può trovare radici nell'organizzazione sociale
Politica ed economia nella definizione del malato mentale: esperienza di Mind, Rethink, Mental Helaht Foundation, ecc...

IL MOVIMENTO MIGRATORIO: ELEMENTI DI ANTROPOLOGIA
_ Medicina e controllo sociale
1) definizione di ciò che è rischioso
Fino a che punto il paziente può scegliere e lo Stato sceglie: definizione di malattia mentale
2) pluralismo medico
Le strade che conducono il malato verso il dottore: quando inizia la psicopatologia per il malato e/o il curante
Le strade che conducono il malato verso la guarigione: differenze culturali nella gestione della terapia
Alla ricerca di una terapia che funzioni: il malato fruitore di diverse cure contemporaneamente
3) costruzione sociale del paziente
Rapporto tra paziente e dottore: negoziazione di una narrativa del sé e della propria malattia o anche di una cura?
Importanza della comprensione della cura (e della sua morale) da parte del paziente: solo perché aderisca alla cura o anche perché si possa negoziare veramente sul tipo di cura? Psichiatria/psicoanalisi: impotenza del paziente e quindi colpa scaricata su un "difetto naturale" o responsabilità del paziente/famiglia?
Importanza dell'ermeneutica del paziente sulla propria malattia: perché?
Residui di colonialismo: come si immagina l'Altro

IL MOVIMENTO MIGRATORIO: PSICOPATOLOGIA E PSICHIATRIA
_ Fenomenologia del corpo - dualismo corpo/mente
_ Dicotomia tra corpo e mente e disagio mentale: il dolore come sfida a tale visione
_ Medicina/psichiatria: discorso sulla dicotomia natura/cultura, falsa dicotomia?
_ Definizione di persona e del sé
_ Normalità e patologia: psichiatria e farmacologia, concetto di normalità del sé. I farmaci rendono la normalità al sé (il sé autentico) o creano una nuova categoria?
_ Concetto di "embodiment" nella definizione della sofferenza del sé
_ Resoconto clinico e religioso: forme interpretative complementari nella definizione del sé
_ Verso una integrazione del biologico, psicologico e sociale nell'affrontare disturbi mentali
_ Etnopsichiatria come psicopatologia del futuro
_ Etnopsichiatria
_ Psicologia
_ Psicopatologia
_ Psichiatria Clinica Multiculturale
_ Etnopsicofarmacologia
_ Terapie complementari per la salute mentale: come queste sono già parte di una cura diffusa, quali elementi diversi e positivi hanno portato nella cura del malato mentale, come stabilirne l'efficacia e quindi inserirle in un panorama terapeutico allargato e regolato. Riferimenti alle "National guidelines on complementary healthcare in mental health" e al progetto in atto della Princés Foundation for Integrated Healthcare in collaborazione con Mind Rethink, Mental Health Foundation e Royal College of Psychiatrists in Londra
_ Psicotraumatologia
_ Uso di sostanza e migrazione
_ Aspetti psicologici delle adozioni internazionali
_ Schizofrenia e migrazione: aspetti teorici, clinici e psicofarmacoterapeutici
_ Disturbo Bipolare e migrazione: aspetti teorici, clinici e psicofarmacoterapeutici
_ Depressione e migrazione: aspetti teorici, clinici e psicofarmacoterapeutici
_ Psicosi: aspetti teorici, clinici e psicofarmacoterapeutici

IL MOVIMENTO MIGRATORIO: L'ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI
_ Psicopatologia, cultura e dimensione istituzionale della cura
_ Progetti tutela salute fisica e psichica donne immigrate
_ Formazione
_ Servizio Sociale, Professioni di Aiuto e collaborazione con le ONG
_ Assistenza sanitaria, prevenzione e tutela della salute mentale ad immigrati regolari, irregolari, clandestini
_ Il diritto all'assistenza sociosanitaria e i compiti istituzionali della Sanità pubblica per gli immigrati

L'ammissione al Master si realizzerà tramite il superamento di una prova scritta, di una prova orale volta ad accertare le conoscenze acquisite nel campo delle tematiche che verranno trattate e la valutazione del curriculum di studio e scientifico/professionale.
Per essere ammessi al Master i candidati dovranno superare un punteggio minimo che sarà stabilito dalla Commissione esaminatrice prima dell'inizio della prova orale e dell'esame dei titoli. I candidati non idonei non potranno essere ammessi al Master.
L'iscrizione al Master universitario è incompatibile con la contemporanea iscrizione ad altri corsi di Laurea e/o di diploma e con qualsiasi altro corso a livello universitario.


TERMINI E DOCUMENTAZIONE PER LA PARTECIPAZIONE AGLI ESAMI DI AMMISSIONE.
Per poter partecipare alle prove di ammissione i candidati devono far pervenire al Servizio Scuole di specializzazione della Facoltà di Medicina e chirurgia "A. Gemelli", entro il 5 novembre 2007 alle ore 13, la seguente documentazione:
1. domanda compilata su apposito modulo distribuito dal Servizio Scuole di specializzazione, diretta al Rettore dell'Università Cattolica;
2. autocertificazione relativa al possesso del diploma di laurea con l'indicazione dei voti riportati negli esami di laurea e di profitto oppure certificato di laurea con voti;
3. curriculum vitae e scientifico/professionale;
4. eventuali pubblicazioni attinenti al Master.

Il modulo di domanda e il modello per l'autocertificazione può anche essere reperito e stampato tramite il sito internet www.rm.unicatt.it.

Qualsiasi irregolarità nella documentazione preclude il diritto all'esame di ammissione.


SEDE E DATA DELLA PROVA DI AMMISSIONE

La data della prova di ammissione è stabilita per il giorno 15 e 16 novembre 2007 alle ore 9:00 presso l'Istituto di Psichiatria e Psicologia
Nessuna comunicazione sarà inviata ai candidati.

La graduatoria di merito sarà pubblicata entro sette giorni dalla prova tramite avviso affisso alle bacheche della Facoltà di Medicina poste al 4° piano del Policlinico "A. Gemelli" (zona aule), nell'atrio degli Istituti Biologici, presso il Servizio Scuole di specializzazione e tramite il sito internet.


Il Direttore del Master di II livello è il Professor Pietro Bria

Consiglio direttivo

Il Consiglio Direttivo del corso di Master universitario di secondo livello è composto da: Prof. Pietro Bria, Dr. Mario Pinto, Dr. Andrea Gaddini, Dott.ssa Nicoletta Faccenda, Dr. Emanuele Caroppo, Dr. Giuseppe Cardamone, Dr. Marco D'Alema, Dr. Giuseppe Riefolo, Prof. Francesco Guzzetta

COORDINAMENTO SCIENTIFICO-DIDATTICO
Coordinatori scientifico-didattici del Master sono:
Dr. Emanuele Caroppo,

TUTOR
Tutor del Master sono:
Dr. Giuseppe Di Maria
Dott.ssa Patrizia Brogna
Dott.ssa Valentina Ortino

SEGRETERIA ORGANIZZATIVA
Dr. Giuseppe Di Maria
Cell. 339.3524224
Dott.ssa Patrizia Brogna
Cell. 338.7161525
E-Mail: master.migrazione@hotmail.it

SEGRETERIA DIDATTICA
Servizio Master Universitari - Università Cattolica del Sacro Cuore, Roma
Tel. 06.30154275


ORGANIZZAZIONE DEL MASTER
Il Master di II livello in migrazione, cultura e psicopatologia avrà la durata di un anno: dal novembre 2007 all'ottobre 2008, per complessivi 60 crediti formativi universitari. Le lezioni si svolgeranno a Velletri, a Roma presso l'Istituto di Psichiatria e Psicologia ed in parte on-line. Il tirocinio clinico si effettuerà presso l'Istituto di Psichiatria e Psicologia dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, il Dipartimento di Salute Mentale della ASL RM H, Dipartimento di Salute Mentale della ASL RM E e presso altre strutture convenzionate. é prevista l'elaborazione di una tesina al termine del Master ed un esame finale con quiz a risposta multipla.


é prevista la partecipazione straordinaria di docenti di alto profilo scientifico ed internazionale, ove le esigenze didattiche lo renderanno necessario.

Tassa di iscrizione

La tassa di iscrizione al Master è di Û 2.500 da versare con le seguenti scadenze e modalità:

* Prima rata al momento dell'iscrizione pari ad Û
* Seconda rata entro il 20 maggio 2008 pari ad Û
* Terza rata entro il 30 giugno 2008 pari ad Û.
* Il versamento deve essere effettuato sul c/c bancario 000000000272 della Banca di Roma Agenzia 60 Codice ABI 03002 Codice CAB 03360 indicando quale causale l'iscrizione al Master universitario in "MIGRAZIONE, CULTURA E PSICOPATOLOGIA".

Posti disponibili

Il numero dei posti disponibili nel Master universitario in "MIGRAZIONE, CULTURA E PSICOPATOLOGIA" è di 25.


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