Libera Università degli Studi di Urbino
Facoltà di Scienze della Formazione
Prof. Mario Rossi Monti Anno Accademico 2000-2001
Presentazione In questi anni il termine psicopatologia è stato amputato dal suo sfondo naturale di riferimento e perlopiù impiegato nel suo significato allargato e generico per indicare l'oggetto di studio della psicologia clinica e della psichiatria (le varie forme nelle quali si manifesta la patologia della vita psichica). In senso più ristretto e specifico il termine indica invece il metodo in base al quale avvicinarsi ai fenomeni della vita mentale patologica. In questa ottica il termine psicopatologia affonda le sue radici da un lato nella Psicopatologia Generale di Karl Jaspers e dall'altro nella costruzione del metodo psicoanalitico di Sigmund Freud. La psicopatologia generale di ispirazione fenomenologica vuole «conoscere e riconoscere, caratterizzare e analizzare non l'uomo singolo ma i principi generali» ed è quindi interessata alla definizione delle modalità formali dell'esperienza del paziente e della relazione che il paziente intrattiene con se stesso e con il mondo. Il suo oggetto di studio è quindi «l'accadere psichico reale e cosciente. Noi vogliamo sapere cosa provano gli esseri umani nelle loro esperienze e come le vivono» (Jaspers,1913). Il metodo della psicopatologia fenomenologica attribuisce quindi enorme valore alle parole dei pazienti, alle loro autodescrizioni ed alla riproduzione delle loro esperienze interiori. A partire dalle parole è possibile una analisi degli aspetti formali delle esperienze interne, vale a dire dei modi in cui esse si danno alla coscienza, a prescindere dai loro contenuti.
La psicoanalisi - nella celebre definizione che ne dette il suo fondatore - è al contempo 1) un procedimento per l'indagine di processi psichici inconsci ai quali sarebbe impossibile accedere altrimenti; 2) un metodo terapeutico per il trattamento dei disturbi mentali 3) una serie di conoscenze psicologiche che convergono in una disciplina scientifica; 4) un movimento scientifico al quale appartengono in senso stretto le persone che esercitano la professione di psicoanalista.
Il diagnosticare implica comunque un coinvolgimento della soggettività e la dimensione storico-soggettiva resta comunque irrinunciabile, anche perché - come scriveva con grandiosa semplicità Sigmund Freud (1915-1917) - noi non possiamo rinunciare ad essa (ed alla psicoterapia che ne è una delle possibili declinazioni) «per la semplice ragione che l'altra parte coinvolta nel processo di guarigione -e cioè il malato- non ha intenzione di rinunciarvi».
Il Corso si propone di fornire ai partecipanti una formazione specifica ed approfondita su temi di carattere teorico e clinico, direttamente attinenti alla esperienza di rapporto con il paziente.
Al Corso sono ammessi i laureati in Psicologia o iscritti all'Ordine degli Psicologi e laureati in Medicina e Chirurgia. Saranno ammessi anche i laureandi che entro la data prevista per l'esame di ammissione al Corso abbiano conseguito il titolo. I posti disponibili sono complessivamente 40. Ai fini della definizione della graduatoria di ammissione si terrà conto del voto finale di laurea e dell'esito di una prova culturale le cui modalità saranno stabilite dal Consiglio del Corso.
Il Corso prevede una durata di 100 ore di lezione, articolate in due incontri al mese da febbraio a giugno. Le lezioni saranno concentrate il sabato pomeriggio (h 15/20) e la domenica mattina (h 9/14), secondo il seguente calendario: 3-4/2, 17-18/2, 3-4/3, 17-18/3, 7-8/4, 22-24/4, 5-6/5, 19-20/5, 2-3/6, 16-17/6.
1) Definizione e campo d'indagine della psicopatologia. Psicopatologia Clinica:
3) Ansia, panico, depersonalizzazione. Oltre agli approfondimenti teorici molte delle lezioni prevedono anche la presentazione di casi clinici, nella discussione dei quali sarà incoraggiata la partecipazione degli iscritti al corso.
I docenti sono psicologi clinici, psichiatri, docenti universitari, psicopatologi e psicoanalisti che svolgono attività clinica nei servizi pubblici di psichiatria, in ambito privato o in strutture convenzionate. Il corpo docente è così composto:
Prof. Bruno Callieri
Urbino è collegata da un servizio di pullman con la stazione ferroviaria di Pesaro e di Fossato di Vico (linea Roma-Ancona).
Informazioni possono essere richieste a: Sito Internet dell'Università di Urbino: htpp://www.uniurb.it/Uni/postlaurea/html Le domande di iscrizione all'esame di ammissione dovranno essere spedite esclusivamente a: Università degli Studi di Urbino, Ufficio Esami di Stato, Via Saffi 2, 61029 Urbino (tel. 0722. 305250) entro il 30 novembre 2000 (farà fede la data sul timbro postale). Per le modalità di iscrizione rivolgersi all'Ufficio Esami di Stato. La tassa annuale di iscrizione è di L. 1.500.000, dilazionabile secondo la seguente modalità: 1° rata di £ 800.000 da versare al momento dell'iscrizione; 2° rata di £ 700.000 da versare entro il 3 aprile 2001.
1) copia fotostatica di un documento di riconoscimento in corso di validità; 2) curriculum formativo e professionale.
- una marca da bollo da £: 20.000;
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