Roma 25 maggio 2000
Vi scrivo per segnalarVi un progetto che ho in animo di avviare a partire dall'inizio dell'autunno 2000. Si tratta di un seminario di clinica e di teoria psicanalitica dell'anoressia. Partendo dal presupposto che quella dell'anoressia sia diventata una domanda di cura esemplare e che alla psicanalisi possa interessare misurarsi - al di fuori delle esigenze associative o di scuola - con alcuni appuntamenti ineludibili del nostro tempo, desidero proporLe un'occasione di studio rivolta a chi, operando nella cura psicanalitica, ambisca fare un'esperienza condivisa che abbia i tratti della competenza e della ricerca. Tra le intenzioni del seminario non nascondo quella di creare insieme una rete di affinità nel campo, che possa configurarsi come un punto di riferimento da offrire a una sofferenza psichica accolta ormai soprattutto da ambiti di terapia non analitici, spesso antianalitici.
L'ambizione di verificare quanto la difesa più sollecita dell'etica della psicanalisi possa andare di pari passo con una ricerca aperta verso i nuovi interrogativi del nostro tempo, mi spinge a proporre anche a colleghi di grande e saggiata esperienza, oltre che a professionisti più giovani, questo momento di incontro e di costruzione. Massimo Cuzzolaro (psichiatra) si occuperà dei punti di conflitto e d'intesa tra psicanalisi dell'anoressia e teoria e pratica degli psicofarmaci. Fabrizio Jacoangeli (medico internista) interverrà sul legame e sulle estraneità tra psicanalisi dell'anoressia e medicina. Luisa Mele (psicanalista) parlerà del rapporto tra psicanalisi dell'anoressia e psicodramma analitico. Giuseppe Vetrone (psichiatra e psicanalista) interrogherà i test psicometrici, la valutazione dei risultati e la diagnosi psichiatrica, messi a confronto e scontro con la psicanalisi dell'anoressia. Infine, una delle ultime serate del seminario sarà affidata a Vittorio Sermonti (lettore di Dante e scrittore) per la lettura e il commento dei canti dell'Inferno e del Purgatorio relativi ai peccati e ai desideri della gola.
Se foste interessati a questa proposta Vi pregherei di inviarmi l'opzione di partecipazione ai lavori con i Vostri dati anagrafici*, la partita Iva e il Codice Fiscale al mio indirizzo elettronico (gabriellardm@infinito.it) o via fax (068548363). A quanti, possibilmente entro la fine di giugno 2000, avranno risposto, spedirò le informazioni di dettaglio sul programma e sull'organizzazione. Vi ringrazio e Vi saluto molto cordialmente Gabriella Ripa di Meana
|