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PSYCHOMEDIA
COMUNITÀ TERAPEUTICHE
CT Salute Mentale



L'isola sevaggiastra

presentazione di Nicola Grenno

Direttore tecnico della residenza protetta "Pra' Ellera" s.r.l.
Via Camponuovo, 47 - 17014 Cairo M.tte ( SV)
tel 019/500260 fax 019/500549

da una E-mail spedita alla lista psic-ita



Date: Fri, 13 Feb 1998 16:46:14 +0100
To: psic-ita@home.psichiatria.unige.it
From: Nicola Grenno <praell@mbox.vol.it>
Subject: [Psichiatria #731] Internet terapia? no, una delle attività.

L'isola selvaggiastra è l'espressione interattiva del giornalino interno della comunità, (il giornalino è un'attività terapeutica che funziona da lungo tempo) il progetto è nato inizialmente per proporre ad un utenza più vasta l'esperienza e la produzione più o meno artistica dei pazienti ricoverati. Per potere fare questo potevamo fare in due modi :

1 prendere la produzione cartacea e riprodurla così come si presentava,
2 fare interagire direttamente i pazienti con internet

Come sempre la soluzione era nel mezzo........

Abbiamo acquistato ad un'asta giudiziaria dei vecchi 386 (li danno via a peso) li abbiamo installati in unità e abbiamo coinvolto alcuni pazienti per la trasformazione del materiale cartaceo e grafico (prodotto autonomamente da altri pazienti) in formato elettronico, un operatore poi li organizza in formato html e provvede alla spedizione dei file al Dipartimento di psichiatria dell'università di Genova che li pubblica prontamente.

Il primo obiettivo (farsi vedere) è stato superato immediatamente. La cosa che è stata più apprezzata del progetto è stata " non solo ci vedono ma ci mandano dei messaggi, ci chiedono delle cose" Come avevamo sperato in fase di progetto, le capacità interattive del mezzo, se utilizzate in un contesto terapeutico, con l'aiuto di operatori che filtrano il contatto, consentono ad alcuni pazienti di tentare strategie comunicative nuove, consentono al paziente ( e agli operatori ) di percepirsi al di fuori da quell'autoreferenzialità che così strettamente è connessa con il vivere psicotico.

Il giornalino e internet vengono chiaramente percepiti come una nuova possibilità comunicativa, la possibilità di confrontarsi con "gli altri" e da "gli altri" ricevere delle risposte, in qualche modo ancora difesi da una barriera (computer, modem telefono ecc) che lascia una distanza rassicurante.

Abbiamo subito pensato, insieme a Bollorino che sarebbe stato molto interessante alzare il tiro: "connettere" le diverse esperienze delle comunità terapeutiche creando un giornalino "libero" da affidare al patrocinio del Dipartimento di psichiatria dell'università di Genova.

Internet terapia nelle comunità quindi?

No, sarebbe come dire che tempere e pennelli curano, che zucchine e pomodori curano, che cinema, giornali, libri curano. Ogni aspetto della quotidianità ( e della relazione ) è importante e, se letto in chiave terapeutica da una rete (sic) di operatori professionalmente preparati, ci può aiutare a cogliere ed interpretare i messaggi che i pazienti ci mandano abitando le comunità e far sì che si possa poi rendere loro una parte di se meno frammentaria ed angosciosa. L'informatica e internet fanno ormai parte della quotidianità e siamo lieti che possa essere un nuovo codice, un nuovo aiuto per tutti.

Come la pittura in un adeguato setting può diventare terapeutica , così l'attività agricola, il giornalino, la palestra, il cineforum e anche la navigazione in internet hanno delle possibilità terapeutiche.

Che setting usare? bella domanda...

saluti

Nicola Grenno


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