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PSYCHOMEDIA
TERAPIA NEL SETTING INDIVIDUALE
Psicoterapia - Documenti e Comunicati



Privi di disposizioni per l'accesso alla psicoterapia

Maurizio Mottola


Ripubblicato su Psychomedia da "Agenzia Radicale"


Nell'ambito dell'iniziativa Il Lavoro sociale: operatori senza diritti per difendere chi diritti non ne ha, organizzato dall'Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Napoli, dall'Associazione Saman e dal Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza (CNCA), si è svolto a Napoli giovedì 6 marzo 2008 il workshop Quale futuro per la psicologia e la psicoterapia ?, con interventi di Enrico De Notaris -psichiatra Università degli Studi di Napoli Federico II- (L'inganno della psicoterapia), Maurizio Ricciardi - direttore Unità di Psicologia clinica e dell'età evolutiva Asl Napoli 1 (La psicologia clinica nella ASL Napoli 1), Maria Sabelli - psicologa psicoterapeuta - (La psicologia e la psicoterapia in Campania: un diritto negato), e conclusioni del deputato Luigi Cancrini, relatore - nella XII Commissione Affari Sociali della Camera - della proposta di legge contenente Disposizioni per l'accesso alla psicoterapia (Testo unificato C. 439 Cancrini, C. 1856 Di Virgilio e C. 2486 Giulio Conti e Meloni).

Da più di 7 anni si stanno sviluppando iniziative politiche per garantire ai cittadini italiani l'accessibilità alle cure psicoterapeutiche erogate dal Servizio Sanitario Nazionale in forma diretta o convenzionata, rendendo così possibile anche a chiunque ne abbia bisogno una forma di cura ad oggi riservata per lo più a chi abbia formazione culturale e disponibilità economica per consentirsi la psicoterapia a livello libero professionale.

La situazione comunque si è inasprita dopo che nella riunione del 19 dicembre 2007 della Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati è stato approvato un emendamento -il 2.31-, proposto dallo stesso relatore Luigi Cancrini, che stabilisce la "conferma diagnostica effettuata da un medico specialista in psichiatria o in neuropsichiatria infantile", mentre in precedenza era previsto che anche "uno psicologo specializzato in psicoterapia o in psicologia clinica" potesse effettuare la diagnosi oltre al medico specialista in psichiatria o in neuropsichiatria infantile.

Poi l'indizione di nuove elezioni politiche ha interrotto l'iter del testo unificato Disposizioni per l'accesso alla psicoterapia.

In Italia gli psicoterapeuti sono oltre 37.000 (di cui circa due terzi laureati in psicologia e circa un terzo laureati in medicina): dunque uno psicoterapeuta all'incirca ogni 1.600 abitanti, con marcate differenze tra regione e regione e diversa presenza per categoria di professionisti (è psicoterapeuta uno psicologo su 2,3 del totale degli psicologi ed un medico su 33,2 del totale dei medici).
Pochissimi sono i concorsi banditi dalle Aziende Sanitarie Locali per dirigente di psicoterapia (pur in presenza di normativa dal 1997) e quei pochi banditi richiedono talvolta requisiti di ammissione impropri, per cui migliaia di psicoterapeuti (medici o psicologi, con una successiva formazione quadriennale) debbono puntare alla libera professione, in quanto lo sbocco nel servizio sanitario nazionale come dirigente di psicoterapia è estremamente residuale.

Eppure l'accessibilità è uno dei fattori della qualità ottimale, in quanto esprime il massimo che un sistema sanitario può mettere a disposizione dei cittadini, incrementandone così la propria efficienza.

Fasce della popolazione non abbiente e non in grado quindi di sostenere i costi di una psicoterapia a livello libero professionale e che rivolgendosi ai servizi sanitari pubblici spesso ricevono solo dei trattamenti di urgenza ed emergenza sono dunque precluse di fatto all'accesso alla psicoterapia.
Poiché prevenire è far sì che i disagi ed i disturbi non si trasformino in conclamate malattie, ecco che la psicoterapia - o meglio le psicoterapie - si rivelano uno strumento efficace in tal senso ed attualizzano una concreta prevenzione, purché se ne potenzi per davvero l'accessibilità.

I cittadini italiani dunque avranno ancora da aspettare per l'auspicato varo di disposizioni per l'accesso alla psicoterapia.

Commenti (1)
09-03-2008 13:03
psicoterapia nei servizi pubblici
Sono neuropsichiatra infantile in attività presso un Servizio Pubblico. La psicoterapia è già nei servizi pubblici in varie parti d'Europa, Gran Bretagna, Germania, Francia. Esistono Federazioni europee di Psicoterapia che cercano di garantire standard minimi essenziali. Non so se gli estensori hanno fatto una ricerca sulla situazione europea, non è sempre indispensabile scoprire ogni volta l'acqua calda. Finchè in Italia la responsabilità organizzativa e istituzionale nei Servizi Pubblici sarà di personaggi che hanno una 'formazione' prevalentemente 'politica', sarà difficile avere servizi adeguati, che richiedono 'formazione' ed esperienza specialistica. Anche il campo della psicoterapia nei servizi pubblici rischia di essere una guerra per bande per spartirsi la torta. "La situazione non è buona".
Scritto da Gianmaria Benedetti



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