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PSYCHOMEDIA
RISPOSTA AL DISAGIO
Anoressia e Bulimia



Predittori di severità nei disturbi alimentari

Arcangelo Ciuna*+, Savina Dipasquale*, Deborah Levi*+, Gabriella Redaelli°,
Lucia Pasqualinotto°, Daniela Zappulli°, Francesco Cavagnini°, Giovanni Maria Ruggiero+

*Clinica psichiatrica “Guardia II”, Ospedale Maggiore IRCCS,
VIA Francesco Sforza35, 20122 Milano – e-mail arcangelo@libero.it

°Centro Auxologico, Ospedale S. Luca IRCCS, Milano

+"Studi Cognitivi", Centro di Psicoterapia e Ricerca (dir.. dr. Sandra Sassaroli)
via Montebello 27 - 20121 Milano - e-mail: studi.cognitivi@tin.it



INTRODUZIONE

Il sistema diagnostico dei disturbi alimentari attualmente in uso è quello categoriale del DSM-IV (1994). Al suo interno le sindromi psichiche sono entità discrete e ben separate. l'unica forma di sovrapposizione è la cosiddetta comorbidità. Il sistema categoriale offre senza dubbio il grosso vantaggio della economicità, della affidabilità e della stabilità. Grazie ad esso i clinici possono comunicare rapidamente e basarsi su di un linguaggio comune.

Tuttavia è stato detto che la struttura categoriale del DSM-IV va a scapito della ricchezza delle informazioni. Per quanto riguarda i disturbi del'alimentazione una delle critiche più feroci è stata quella di P.J.V. Beumont, D.M. Garner e S.W. Toyuz (1994). Il loro lavoro inizia con il caso di Julie X..., messa a confronto con quegli impianti diagnostici adatti allo studio di tali patologie che si sono alternati nel tempo, compreso il DSM-IV. Beumont i suoi collaboratori mostrano come Julie X non solo abbia oscillato da una diagnosi al'altra nei vari sistemi nosografici, ma anche come ella - pur non presentando delle caratteristiche cliniche inusuali - non sia ancora a tutt'oggi, (anche secondo il DSM-IV), inquadrabile in uno schema diagnostico preciso. Da qui l'esigenza di uno sguardo diverso, di uno strumento più elastico, più flessibile che renda ragione anche di quei casi comunque gravi che ancora oggi non riconoscono una collocazione tassonomica precisa e che per questo rischiano di passare in secondo piano da un punto di vista clinico e terapeutico.

Secondo Beumont e collaboratori l'introduzione di una sindrome bulimica distinta e separata ha introdotto più problemi di quanti ne abbia risolti. Contrariamente ai dettami degli attuali schemi nosografici non appare esservi una separazione netta tra i pazienti anoressici e bulimici ad eccezione della presenza o assenza del'emaciazione; nella loro psicopatologia, nei loro comportamenti, negli effetti fisici (?) stessi delle loro condotte alimentari disturbate sembrano individuabili molte più analogie che differenze.Di conseguenza gli autori hanno proposto un sistema alternativo a struttura dimensionale che prevede 3 assi:

  • Asse nutrizionale o del'indice di massa corporeo;
  • Asse dei comportamenti di binge eating;
  • Asse dei comportamenti di purging.

Il sistema dimensionale per assi ci ha consentito quindi di introdurre il problema dei predittori di gravità. Proprio perché i sintomi non sono più conceptiti come entità discrete presenti/assenti, ma come entità suscettibili di vari gradi di intensità, Il sistema dimensionale di Beumont si è dimostrato particolarmente adatto a studi di questo tipo.

In letteratura (Sullivan e coll., 1996) è stato trovato che i predittori di severità dei comportamenti bulimici sono: l'età d’esordio, alcune caratteristiche di personalità misurate al Temperament and Character Inventory (TCI, Cloninger et al., 1994), l'assenza di dipendenza da alcol o stupefacenti, la diminuzione dei punteggi di Body Dissatisfaction nella EDI l'assenza di comorbidità ai disturbi d’ansia e bassa cura da parte dei genitori. La presenza di disturbi depressivi e di personalità.

Il lavoro dunque si propone essenzialmente due obiettivi:

  • Analizzare da un punto di vista nosografico il campione trattato
  • Ricercare, partendo dal'analisi sopra esposta, dei correlati-predittori di gravità per i sintomi alimentari.

CAMPIONI

Lo studio è stato condotto su di un campione di 787 soggetti, affetti da un disturbo alimentare secondo il DSM-IV, e reclutati presso *Clinica psichiatrica “Guardia II”, Ospedale Maggiore IRCCS e il Centro Auxologico, Ospedale S. Luca IRCCS, Milano, nell’ambito di un studio multicentrico a cui hanno partecipato centri ospedalieri ed universitari di 18 paesi Europei..

Ogni soggetto del campione è stato dunque diagnosticato secondo le caratteristiche del DSM-IV; le distribuzioni così ottenute vengono illustrate di seguito:


Categorie diagnostiche N pazienti
ANORESSIA NERVOSA (RESTRICTING TYPE) 96
ANORESSIA NERVOSA (BINGEING/PURGING TYPE) 86
BULIMIA NERVOSA (PURGING TYPE) 238
BULIMIA NERVOSA (NON PURGING TYPE) 22
EDNOS 345


CATEGORIE DIAGNOSTICHE ETA' ETA' DI INSORGENZA DURATA DI MALATTIA INDICE DI MASSA CORPOREA
ANORESSIA NERVOSA (RESTRICTING TYPE) Mean 23,2658 17,68 5,9861 14,4050
N 79 85 72 96
Std. Deviation 5,4929 3,33 5,4605 1,7335
ANORESSIA NERVOSA (BINGEING/PURGING TYPE) Mean 25,0519 17,92 7,3467 15,1737
N 77 83 75 86
Std. Deviation 6,0955 4,22 5,9989 1,7246
BULIMIA NERVOSA (PURGING TYPE) Mean 25,8663 17,57 8,4734 22,1978
N 202 221 188 238
Std. Deviation 6,7608 4,50 7,0835 5,9369
BULIMIA NERVOSA (NON PURGING TYPE) Mean 23,3684 18,26 5,5625 21,4004
N 19 19 16 22
Std. Deviation 5,0685 5,48 3,4442 4,2707
EDNOS Mean 26,7862 18,37 8,1910 20,2889
N 290 309 267 345
Std. Deviation 7,9841 5,73 7,1223 7,7468
Total Mean 25,7931 17,99 7,8495 19,6206
N 667 717 618 787
Std. Deviation 7,1655 4,95 6,7714 6,7711



MATERIALI

Gli strumenti utilizzati sono la Therapist Interview at the Beginning of the treatment (TIB) e lo Eating Disorder Inventory (EDI).

La TIB è una intervista strutturata, elaborata dal gruppo di lavoro della Azione COST B6, che raccoglie dati riguardanti la sintomatologia alimentare e l'integrazione socio-lavorativa.

Lo EDI è un questionario auto-somministrato di 64 item, con risposte su una scala da 1 a 6. I punteggi degli item vengono poi sommati in 8 scale diverse, che sono: Drive for Thinness (DT), che misura la tendenza a voler dimagrire; Bulimia (B), che misura i comportamenti di abboffata e compensatori; Body Dissatisfaction (BD), che misura il grado di insoddisfazione verso il corpo; Ineffectiveness (I), che misura il senso di adeguatezza personale e stima; Perfectionism (P), che misura il perfezionismo; Interpersonal Distrust (ID), che misura la sfiducia nei rapporti interpersonali; Interoceptive Awareness (IA), che misura la capacità di riconoscere il senso di fame e sazietà e le emozioni; Maturity Fears (MF), che misura la paura di diventare adulto.


METODI

La diagnosi categoriale secondo il DSM-IV è stata effettuata utilizzando la TIB come intervista strutturata. Per quanto riguarda la diagnosi dimensionale secondo Beumont e collaboratori, i tre assi sono stati strutturati nel seguente modo: l'asse dello stato nutrizionale è stato considerato come variabile continua, e su di esso sono stati riportati i valori del BMI; gli assi dei comportamenti di binge-eating e di purging sono stati considerati come variabili categoriali gerarchiche, e su di essi sono stati riportati i valori degli items corrispondenti della TIB.

I predittori di gravità sono stati ricavati dalle variabili della TIB e della EDI. Nella TIB sono state considerate le segunti variabili:

  • Atteggiamento nei confronti del sesso
  • Relazioni col pater
  • Progetti nelle relazioni di coppia
  • Relazioni con i familiari
  • Emancipazione dalla famiglia
  • Amicizie
  • Attività sociali
  • Ambito lavorativo
  • Abuso di sostanze (fumo)
  • Abuso di sostanze (alcol)
  • Abuso di sostanze (stupefacenti)
  • Pensieri suicidari
  • Atti di autolesionismo
  • Tentato suicidio
  • Abusi sessuali (contatti, rapporti, incesto)
  • Paura di ingrassare
  • Preoccupazione per il peso e l'immagine corporea
  • Ossessione verso un peso sotto la media
  • Indice di massa corporea desiderato
  • Indice di massa corporea massimo accettato
  • Durata di malattia
  • Età di esordio

Nella EDI sono state considerati i punteggi delle scale Inneffectiveness, Perfectionism e Body Dissatisfaction.

L'ipotesi di Beumont e collaboratori che la distribuzione dei soggetti sul sistema diagnostica dimensionale costituisse un continuum e non desse luogo a clusters separati è stata verificata con il metodo della cluster analysis; inoltre si è cercato di fornire un'interpretazione visiva della dispozione dei pazienti secondo i sintomi mediante grafici 3D.

I predittori di gravità sugli assi sintomatologici dimensionali sono stati cercati utilizzando ANOVA, regressione linerare, regressione logistica per le variabili dicotomiche e il General Linear Model per le variabili covarianti.

Si è utilizzato il software SPSS 8.0


RISULTATI

L'analisi di clusters sugli assi dimensionali di Beumont ha dato i seguenti risultati: estraendo cinque clusters, il primo (N=132) appare ricco di pazienti anoressiche restricting, il secondo cluster (N=60) di bulimiche purging, il terzo cluster è simile al primo (N=153), il quarto (N=152) risulta caratterizzato soprattutto da soggetti bulimici ed il quinto cluster (N=139) da pazienti bulimiche e anoressiche binge-purging. 103 soggetti non entrano a far parte di alcun cluster ed style="mso-spacerun: yes"> sono soprattutto EDNOS. I soggetti EDNOS, quindi risultano presenti in tutti i cluster in misura significativa eccetto che nel quinto.

Descrizione dei clusters:

Initial Cluster Centers
Cluster
1 2 3 4 5
ABBUFFATE 1 2 1 5 1
ASSE DEI COMP COMPENSATORI 2,00 5,00 5,00 1,00 1,00
INDICE DI MASSA CORPOREA 8,24 29,01 13,18 23,32 17,85


Final Cluster Centers
Cluster
1 2 3 4 5
ABBUFFATE 1 4 1 4 4
ASSE DEI COMP COMPENSATORI 3,00 3,53 2,53 3,89 4,60
INDICE DI MASSA CORPOREA 13,13 26,31 16,58 21,65 17,61


CLUSTER E CATEGORIE DIAGNOSTICHE Frequency Percent Valid Percent Cumulative Percent
, Valid ANORESSIA NERVOSA (RESTRICTING TYPE) 10 9,7 9,7 9,7
ANORESSIA NERVOSA (BINGEING/PURGING TYPE) 5 4,9 4,9 14,6
EDNOS 88 85,4 85,4 100,0
Total 103 100,0 100,0
1 Valid ANORESSIA NERVOSA (RESTRICTING TYPE) 50 37,9 37,9 37,9
ANORESSIA NERVOSA (BINGEING/PURGING TYPE) 28 21,2 21,2 59,1
BULIMIA NERVOSA (PURGING TYPE) 4 3,0 3,0 62,1
BULIMIA NERVOSA (NON PURGING TYPE) 1 ,8 ,8 62,9
EDNOS 49 37,1 37,1 100,0
Total 132 100,0 100,0
2 Valid BULIMIA NERVOSA (PURGING TYPE) 37 61,7 61,7 61,7
BULIMIA NERVOSA (NON PURGING TYPE) 4 6,7 6,7 68,3
EDNOS 19 31,7 31,7 100,0
Total 60 100,0 100,0
3 Valid ANORESSIA NERVOSA (RESTRICTING TYPE) 36 23,5 23,5 23,5
ANORESSIA NERVOSA (BINGEING/PURGING TYPE) 17 11,1 11,1 34,6
BULIMIA NERVOSA (PURGING TYPE) 2 1,3 1,3 35,9
BULIMIA NERVOSA (NON PURGING TYPE) 2 1,3 1,3 37,3
EDNOS 96 62,7 62,7 100,0
Total 153 100,0 100,0
4 Valid BULIMIA NERVOSA (PURGING TYPE) 97 63,8 63,8 63,8
BULIMIA NERVOSA (NON PURGING TYPE) 9 5,9 5,9 69,7
EDNOS 46 30,3 30,3 100,0
Total 152 100,0 100,0
5 Valid ANORESSIA NERVOSA (BINGEING/PURGING TYPE) 36 25,9 25,9 25,9
BULIMIA NERVOSA (PURGING TYPE) 81 58,3 58,3 84,2
BULIMIA NERVOSA (NON PURGING TYPE) 5 3,6 3,6 87,8
EDNOS 17 12,2 12,2 100,0
Total 139 100,0 100,0


Grafici che illustrano la disposizione dei pazienti, divisi per categorie diagnostiche e per clusters, nel sistema multidimensionale di Beumont e collaboratori:

CATEGORIE DIAGNOSTICHE:




CLUSTERS:






Le variabili significativamente predittrici-correlate di gravità per i sintomi alimentari, nell'ambito del nostro campione, sono risultate essere le seguenti:


Asse BMI

(ad atteggiamenti maggiormente negativi nei confronti del contenuto delle variabili considerate corrispondono BMI significativamente minori e gradi più gravi di emaciazione indipendentemente dalla diagnosi)
Atteggiamenti negativi verso il sesso
(nei soggetti obesi sono stati ottenuti risultati inversi quindi una maggiore obesità anche se ciò con una minore attendibilità statistica)
Atteggiamenti negativi verso progetti nelle relazioni di coppia
Atteggiamenti negativi verso "emancipazione dalla famiglia"
Atteggiamenti negativi verso "desiderio di maternità"
Atteggiamenti negativi verso "attività sociali"
Sintomi cognitivi


Asse abbuffate

Ineffectiveness l'abuso sostanze
(soprattutto alcol e fumo si correlano fortemente ad una maggiore frequenza di episodi di binging)
Il ruolo delle amicizie è apparso in stretta relazione con il numero di abbuffate
Tentato suicidio
Presenza di Lesioni autoindotte
Sintomi cognitivi


Asse dei comportamenti compensatori

Abuso sostanze
Tentato suicidio
Presenza di Lesioni autoindotte
Sintomi cognitivi


DISCUSSIONE

Per quanto riguarda il confronto tra diagnosi categoriale e diagnosi dimensionale, i risultati suggeriscono che almeno una sindrome categoriale, la anoressia restricting, emerge dall'analisi dei cluster come entità discrete e separate, poiché occupa da sola non condivide con nessuna altra sindrome il primo ed il terzo cluster. Anche la bulimia purging egemonizza un cluster, il secondo. Tuttavia condivide con gli altri tipi di sindromi bulimiche il quarto ed il quinto. La anoressia binge-eating è presente in un solo cluster, il quinto. Ma in quel cluster sono presenti anche le sindromi bulimiche. Quindi queste sindromi appaiono meno definite e discrete della anoressia restricting. All'ultimo posto come definizione troviamo gli EDNOS, classe che trova posto in tutti i cluster considerati. Ma questo risultato non meraviglia nessuno.

In conclusione il sistema categoriale sembra essere valido soprattutto quando definisce il tipo della anoressia restricting. In questo caso possiamo dire che unisce la completezza alla economicità e semplicità informativa. Nel caso delle altre sindromi, invece, conserva naturalmente la economicità, ma questa probabilmente va a scapito della completezza e ricchezza. Per quanto riguarda gli EDNOS, essi sono per definizione una classe non omogenea. Sembra chiaro che in esso sono presenti delle forme moderate di disturbo alimentare, non facilmente distinguibili dalle forme maggiori. E' stato recentemente suggerito che un tipo molto noto e diffuso di EDNOS, il cosiddetto Binge Eating Disorder (BED), non sia in realtà distinguibile da forme di bulimia nonpurging (Hay e Fairburn, 1998). I nostri risultati confermano indirettamente questo risultato.

Passando ai predittori di severità, il nostro lavoro non ha confermato i dati in letteratura per quanto riguarda l'età di esordio e la correlazione inversa della BD-EDI. Al posto della età di esordio abbiamo trovato che la durata di malattia è un buon predittore di gravità. Nel nostro caso la BD-EDI è risultata essere direttamente correlata con la gravità della sintomatologia bulimia.

E' interessante osservare le differenze dei correlati di gravità nei vari assi. Nel'asse dello stato nutritivo abbiamo trovato che la maggiore gravità si correla con un basso grado di indipendenza dalla famiglia di origine e di investimento nel futuro nel'area affettiva. Il basso BMI sembra significare scarso desiderio di emancipazione, di relazioni affettive durature e di figli. Anche i sintomi cognitivi sono significativamente correlati con la gravità su questo asse.

Nell'asse delle abboffate troviamo una sola variabile correlata appartenente al'area della integrazione sociale, quella degli amici. Quanto più ci si abboffa tanto più si soffre l'assenza di amicizie strette. Non vi è correlazione invece per le aree della vita sessuale ed affettiva e della emancipazione. Si correlano poi i comportamenti impulsivi (tentato suicidio, lesioni autoinflitte e abuso di sostanze), i sintomi cognitivi e il senso di inadeguatezza.

Nell'asse dei comportamenti compensatori troviamo ancora la correlazione con i comportamenti impulsivi ed i sintomi cognitivi. Infine i sintomi cognitivi si correlano con scarsa emancipazione e una grama vita sessuale.

In conclusione la malnutrizione, e quindi la anoressia, si correla con un gruppo di variabili che potremmo chiamare del ritiro sociale, mentre gli assi della bulimia (abboffate e comportamenti compensatori) risultano associate ad un gruppo di variabili definibili della impulsività comportamentale. I sintomi si correlano, sia pure in misura più debole, con tutti gli assi, confermando la loro funzione di raccordo.


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