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PSYCHOMEDIA
Tesi

Tesi di Laurea di Federica Manieri

Il mosaico nella terapia della schizofrenia: l'esempio "Il Faro di Anzio",
mosaico murale prodotto nel contesto di un trattamento psichiatrico al D.S.M. di Aprilia


Note



1 Rimando all'appendice per la visualizzazione completa delle schede dei pazienti e degli operatori che hanno partecipato al progetto.
2 Vedi pag.96, foto n°1.
3 Vedi pag.97, foto n°4.
4 Rimando all'appendice per visualizzare le altre foto, da me selezionate tra le totali, riguardanti il lavoro di progettazione del mosaico.
5 T. Burrow, "The Group Method of Analysis", The Psychoanalytic Review, 14, 268, 1927.
6 M. Pines, http://www.answers.com/topic/burrow-trigant?cat=health
7 S.H. Foulkes, E.J. Anthony, Group Psychotherapy. The Psychoanalytic Approach. London, Penguin Books, 1973 e S.H. Foulkes, Therapeutic Group Analysis. London, Allen - Unwin Ltd, 1964 (citato da R. Pisani, Elementi di Gruppoanalisi, Roma, E.U.R., 2000, p.30).
8 A.M. Meoni, http://www.psychomedia.it/neuro-amp/99-00-sem/meoni.htm
9 Paul Klee, attivo nei primi decenni del Novecento, fu pittore, studioso teorico dell'arte, e maestro al Bauhaus di Weimar dal 1921 al 1931.
10 Giuseppe Di Giacomo è Professore ordinario di Estetica presso la Facoltà di Filosofia della Sapienza Università di Roma; è autore di vari saggi riguardanti questioni epistemologiche e questioni estetico-letterarie.
11 Secondo le Sacre Scritture, Giona era un Profeta, figlio di Amittai, che viene incaricato dal Signore di andare a predicare a Ninive, la grande città. Giona invece di seguire la parola del Signore, fugge a Tarsis per mezzo di una nave che viene successivamente investita da una potente tempesta, generata dall'ira divina, così forte che la nave rischia di sfasciarsi. é qui che Giona ritrova il suo coraggio ammettendo ai marinai di esserne la colpa, e chiede così di essere buttato in mare dove viene inghiottito da un grande pesce nel cui ventre rimane per tre giorni e tre notti. Dalla pancia dell'animale, Giona rivolge a Dio un'intensa preghiera e allora su comando divino, viene rigettato sulla spiaggia. é così che Giona ottempera la sua missione e va a predicare ai niniviti. Per approfondimenti vedi La Sacra Bibbia, Antico Testamento, I Libri degli Interpreti di Dio- I Libri Profetici, Edizioni Paoline, Alba 1968.
12 Anche Jung nel suo libro Psicologia e alchimia parla della storia di Giona e della balena, nel capitolo intitolato "Il mito dell'eroe"e ne riporta diverse illustrazioni risalenti ai più svariati secoli. Leggiamo da Jung: "Nel mito dell'eroe, lo scopo della discesa è caratterizzato universalmente dal fatto che in quella zona pericolosa (acque profonde, caverna, bosco, isola, rocca ecc.) si trova il "tesoro difficile da raggiungere" (gioiello, vergine, elisir di vita, vittoria sulla morte ecc.)... Nel mito dell'eroe questo stato corrisponde all'ingoiamento nel ventre della balena (o del drago): dove regna di solito un calore tale che l'eroe perde i capelli, rinasce calvo, glabro simile a un lattante". (C.G. Jung, 2007, pp. 322-323-327). Dunque ricollegandoci ai concetti di Jung possiamo dire che la discesa nel ventre della balena equivale alla rinascita, nelle vesti di un soggetto puro.
13 Riportiamo tra i più noti il romanzo Pinocchio di Carlo Collodi , pubblicato nel 1883, nel quale viene narrata la storia delle peripezie del famoso burattino, tra le quali la storia in cui viene inghiottito da una balena, nel cui ventre si ritrova a vivere.
Ancora La Storia Vera di Luciano di Samosata, scrittore greco vissuto nel II secolo d.C., è un'opera narrativa divisa in due libri in forma autobiografica con intento parodico, nella quale vengono raccontate le avventure di un gruppo di persone che decidono di oltrepassare le Colonne d'Ercole e s'imbattono in un viaggio che, tra le altre cose, li porta ad essere inghiottiti da una balena e a vivere nel suo ventre.
14 Jung parlò degli archetipi in due conferenze; la prima "Gli archetipi dell'inconscio collettivo" risale al 1934, ed è stata poi come tutti i suoi scritti, sottoposta a revisione e ripubblicata nel 1954; la seconda "Il concetto di inconscio collettivo" è del 1936. C.G.Jung, Gli archetipi dell'inconscio collettivo, Edizione Bollati Boringhieri, Torino, 2004.
15 Come riporta Jung in Gli archetipi dell'inconscio collettivo (pp.16-17), l'espressione "archetipo" si trova già in Filone Giudeo, in Ireneo, in Dionigi l'Areopagita, in Sant'Agostino, in Platone.
16 L'allegoria della caverna non è altro che l'allegoria del modo in cui il filosofo si solleva dalle cose sensibili alle idee e ritorna poi in questo mondo per governarlo nel modo migliore. Platone dice di immaginare delle persone che hanno sempre vissuto in una caverna legati con delle catene, e le uniche immagini che hanno sempre visto sono le ombre proiettate dagli oggetti reali sulla parete della caverna. Se una di loro riuscisse a slegarsi e ad uscire e a vedere le cose reali, illuminate dalla luce del sole, che secondo Platone è l'idea del bene, sicuramente questa persona vorrebbe tornare nella caverna per avvertire i propri compagni di questa realtà.
17 La Repubblica è una delle opere maggiori di Platone, scritta approssimativamente verso il 390 a.C. in forma di dialogo e composta da 10 libri. Il dialogo si svolge tra Socrate e suoi amici e familiari, dopo una breve discussione sulla vecchiaia, l'attenzione dei partecipanti si sposta sull'indagine per scoprire cosa sia la giustizia e se questa sia migliore o peggiore dell'ingiustizia; l'opera ha come obiettivo primario rispondere a questo dilemma.
18 Rimando all'appendice per visualizzare l'intervista rivolta al Dottor Eduard Klain.
19 Vedi pag.98, foto n°7.
20 Primario Psichiatra Direttore del D.S.M. di Aprilia (USL LT1) dal Settembre 1989 a Gennaio 1998. Coordinatrice del cosiddetto esperimento Gup Art.
21 Il Maestro, famoso a livello internazionale, ha alle spalle una preparazione di pittore e scultore, prima di approdare al mosaico. Riassume in sé il Pictor Imaginarius e il Musivarius, producendo mosaici e veneziana di notevole pregio. E' stato collaboratore della rivista Riscoperta del mosaico, ed ama dedicarsi all'insegnamento delle arti musive abbattendo i limiti imposti dall'età o dalle capacità. Il suo laboratorio si trova ad Aprilia.
22 Fino all'epoca moderna il Musivarius,cioè il mosaicista, è stato un semplice artigiano che eseguiva l'opera musiva, utilizzando la raffigurazione disegnata dal Pictor Imaginarius, considerato il vero artista, il quale a volte firmava persino l'opera.
23 Eduard Klain, allora Direttore della Clinica di Psicologia di Zagabria e incaricato come supervisore per il progetto "Il Faro di Anzio".
24 G. Coppa, Infermiere professionale coordinatore, è stato presente ed attivo nel progetto de "Il Faro di Anzio" e ancora oggi lavora all'interno del D.S.M. di Aprilia.


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