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Tesi

Tesi di Laurea di Giuseppe Dimitri

La ricomposizione familiare dal punto di vista dei figli del divorzio
Riorganizzazione delle relazioni familiari tra continuità e cambiamento


Un nuovo concetto di famiglia: “dalla famiglia alle famiglie”




Émile Durkheim nel 1888 scrisse: «Non esiste un modo di essere e di vivere che sia il migliore di tutti [...] La famiglia di oggi non è né più né meno perfetta di quella di una volta: è diversa, perché le circostanza sono diverse». Queste parole che sembrano trovare conferma nel passare del tempo ci aiutano a comprendere le trasformazioni della famiglia contemporanea e ci insegnano che oggi non si può più parlare di famiglia, come di un’entità stabile e definibile in termini assoluti. La famiglia è un fenomeno bio-sociale che deve essere considerato all’interno dei mutamenti politici e culturali di una società. Non si può teoricamente parlare della famiglia in generale, ma solamente di tipi di famiglie. Secondo la visione sistemica una funzione fondamentale del sistema famigliare è quella di trattare con la varietà dell’ambiente allo scopo di rimanere adatto e sopravvivere. Ogni sistema sociale deve quindi essere capace non solo di morfostasi, mantenere l’equilibrio interno e con l’esterno, ma anche di morfogenesi, o cambiamento, delle proprie strutture e dei propri valori di base allo scopo di rimanere funzionale. Sono infatti molteplici i modelli di vita familiare presenti nella società, frutto dei profondi cambiamenti a livello economico, culturale, lavorativo, delle rappresentazioni sociali oltre che dell’affermarsi dell’individualismo affettivo, che hanno caratterizzato il ventesimo secolo.
Nei paesi dell’Europa occidentale si sono verificati, e continuano tutt’ora, importanti mutamenti in ambito familiare come: il passaggio dall’epoca d’oro del matrimonio a quella della coabitazione, dalla centralità del bambino a quella della coppia e da un modello unico di famiglia ad una pluralità di forme familiari. I sociologi ormai parlano di “famiglie” anziché di “famiglia” per indicare i molteplici modi di vivere insieme e le molteplici esperienze familiari che un uomo può attraversare nel corso della sua vita. Un singolo individuo, infatti, può iniziare la propria esistenza in una famiglia tradizionale, poi, in seguito al divorzio dei suoi genitori, entrare a far parte di un nucleo familiare con un solo genitore (famiglia monogenitoriale) e, successivamente, di una famiglia ricostituita se il genitore a cui è stato affidato si risposa. Una volta adulto può vivere per un periodo di tempo da solo, costituendo una famiglia unipersonale, andare poi a convivere, sposarsi, eventualmente separarsi, e ricostituire a sua volta un nuovo nucleo. Inoltre, ci si è resi conto che, nell’ambito delle ricomposizioni familiari, l’uso della parola famiglia diviene complesso e ambiguo dato che questo termine può assumere tre diversi significati :
1) la famiglia in quanto gruppo domestico, cioè l’insieme di persone che condividono l’abitazione, la quotidianità, i pasti, ecc.. In questa accezione sono le mura domestiche a delimitare i confini familiari;
2) la famiglia allargata, intesa come l’insieme più ampio che comprende contemporaneamente la nostra famiglia di origine, quella da noi formata e quella del compagno/a con cui abbiamo una relazione di parentela;
3) infine, il termine famiglia può significare il sistema di parentela che designa l’insieme di coloro che sono al contempo legati e distinti attraverso un sistema sia genealogico che giuridico o religioso o consuetudinario. Un sistema comunque simbolico che attribuisce dei ruoli regolati da diritti, doveri e divieti.


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