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PSYCHOSOMATIC MEDICINE - VOL. 63, N. 6 / 2001

Alexithymic Features in Stroke: Effects of Laterality and Gender

Gianfranco Spalletta, Augusto Pasini, Alberto Costa, Domenico De Angelis, Nicola Ramundo, Stefano Paolucci, and Carlo Caltagirone

 
Segnaliamo volentieri questo lavoro italiano sull'alexithymia che indaga su un aspetto particolare di questa dimensione della personalità. Il costrutto di alexithymia viene spesso inserito in un contesto primariamente psicologico, sottolineando gli aspetti di deficit dell'elaborazione cognitiva delle emozioni dovuti ad un disturbo delle prime relazioni oggettuali con le figure primarie. Esiste però un altro aspetto che è quello neurofisiologico. Sappiamo con certezza che soggetti con danni dell'emisfero non dominante hanno maggiori difficoltà di percezione ed espressione degli stimoli emotivi dei soggetti con danni all'emisfero controlaterale. Ciò ha condotto molti ricercatori a studiare la processazione degli stimoli emozionali da parte dei due emisferi in soggetti alessitimici. Mancava però uno studio di valutazione diretta e controllata del livello di alexithymia in soggetti con ischemia cerebrale destra confrontati a pazienti con ischemia cerebrale sinistra. In questo lavoro, gli autori hanno somministrato la Toronto Alexithymia Scale con 20 item (TAS-20) a 21 pazienti ischemici destri e 27 pazienti ischemici sinistri, controllando per le variabili di confusione più importanti come livello cognitivo (con la MMSE), ansia (STAI) e depressione (BDI).
I risultati hanno confermato le attese. I pazienti con ischemia cerebrale destra sono più alessitimici (48%) dei pazienti con ischemia cerebrale sinistra (22%) e solo il 5% del primo gruppo è risultato non alessitimico contro il 30% del secondo gruppo. Il risultato appare importante sia perché è la prima volta che vengono valutati direttamente pazienti con danni cerebrali accertati in uno dei due emisferi, sia perché l'associazione fra alexithymia e danno cerebrale destro non risente delle maggiori variabili di confusione. La difficoltà di integrare le esperienze affettive (emisfero destro) con la comunicazione delle stesse (emisfero sinistro) rappresenta la conferma di un cardine del modello neurobiologico dell'alexithymia ma non riguarda l'intero costrutto. Infatti una serie di analisi della covarianza e della covarianza multipla hanno mostrato che tale caratterizzazione neurofisiologica riguarda solo due dimensioni del costrutto (identificazione e descrizione delle emozioni, corrispondenti ai primi due fattori della TAS-20) ma ad una terza dimensione (stile cognitivo orientato verso la realtà esterna, corrispondente al terzo fattore della TAS-20). Inoltre, confermando dati clinici ed epidemiologici della letteratura, tale associazione è risultata essere più forte nei maschi che nelle donne, mostrando un effetto di genere importante di cui tener conto per gli ulteriori studi del costrutto.

Gianfranco Spalletta
IRCCS Santa Lucia
Laboratorio di Neuropsicologia Clinica e Comportamentale
Via Ardeatina 306
00179 Roma

Email: g.spalletta@hsantalucia.it


 
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