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PSYCHOSOMATIC MEDICINE - VOL. 63, N. 5 / 2001
Antepartum Depressive Symptomatology is Associated With Adverse Obstetric and Neonatal Outcomes

Tony K.H. Chung, Tze K. Lau, Alexander S.K. Yjp, Helen F.K. Chiu, and Dominic T.S. Lee


 

Secondo alcune stime, il 10-15% delle donne soffre di depressione nel primo anno dopo il parto. Nonostante tale incidenza, pochi studi hanno indagato sistematicamente gli effetti di disturbi depressivi ante-partum sul benessere post-partum della madre e del neonato. In questo studio condotto in un reparto universitario di ostetricia di Hong Kong, i ricercatori hanno riportato i dati preliminari di 959 donne seguite dalla prima visita in gravidanza fino al terzo anno post-partum. Si tratta di uno studio epidemiologico molto vasto, di cui vengono qui riportati i primi risultati relativi all’associazione predittiva della depressione rispetto ad outcome perinatali e del neonato. Alla prima visita ginecologica ed a 32 settimane di gestazione, le donne hanno compilato il Beck Depression Inventory e sono stati registrati alcuni importanti fattori di confusione (età, numero di figli, complicanze mediche, anamnesi psichiatrica, anestesia perinatale, manovre chirurgiche, ecc). Al parto, sono stati anche registrati outcome di tipo ostetrico (travaglio pretermine, durata del travaglio, ecc) e relativi al neonato (stress fetale, peso alla nascita, asfissia infantile, ricovero in neonatalogia, ecc).
Il punteggio di depressione al baseline non è risultato associato ad alcun outcome post-partum. Al contrario, il punteggio di depressione a 32 settimane di gestazione è risultato significativamente associato a tre outcomes: aumento di rischio di anestesia epidurale, parto chirurgico (per taglio cesareo ed altre manovre chirurgiche vaginali) e ricovero del neonato in neonatalogia. L’associazione è rimasta significativa anche dopo aver controllato per possibili fattori di confusione come malattie mediche ante-partum e storia psichiatrica.. L’anestesia epidurale gioca un ruolo centrale nel mediare il rapporto fra depressione e parto chirurgico, sia per l’associazione fra anestesia epidurale e parto chirurgico, sia perché la depressione ante-partum non è più risultata predittiva di parto chirurgico controllando statisticamente l’effetto dell’anestesia epidurale. E’ possibile che altri fattori di confusione (fumo, abuso di sostanze, abuso di farmaci, alcool) possano aver giocato un ruolo in questa associazione. Infatti una donna depressa è più a rischio di comportamenti non salutari che possono aver interferito con la gestazione. Tuttavia, a causa del divieto di assumere alcool, di fumare o di prendere farmaci in gravidanza della cultura cinese (confermato dal fatto che nessuna delle donne esaminate nello studio aveva assunto tali comportamenti a rischio), si deve concludere che la depressione ante-partum gioca un ruolo di predittore indipendente per i rischi peri-natali. L’associazione fra depressione ante-partum e ricovero del neonato in neonatalogia è invece inspiegabile. Generalmente tali ricoveri sono dovuti a parto prematuro, stress respiratorio o malattie della madre. E’ possibile che la depressione ante-partum giochi un ruolo di interazione con questi fattori, ma non è ancora chiaro come. Tale dato quindi necessita di essere confermato da altri studi.

Tony Chung
Department of Obstetrics and Gynecology
Prince of Wales Hospital
Sha Tin, NT, Hong Kong

Email: tonychung@cuhk.edu.hk


 
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