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JOURNAL OF PSYCHOSOMATIC RESEARCH - VOL. 51, N. 4/ 2001
How many functional somatic syndromes?

C. Nimnuan, S. Rabe-Hesketh. S. Wessely and M. Hotopf


 

Quante sono le sindromi somatiche funzionali? Tante, sostanzialmente ogni disciplina medica ne contempla alcune, e si stima generalmente che pazienti con queste sindromi rappresentino circa la metà dei pazienti ambulatoriali di ciascuna specializzazione. Esiste qualche fattore che li accomuna? Quasi sicuramente si, ed è probabilmente di origine psicopatologica. L’etichetta di disturbo somatoforme del DSM-IV , tuttavia, non consente di capire la natura del problema essendo troppo generica (disturbo somatoforme indifferenziato) o troppo restrittiva (disturbo di somatizzazione).
Gli autori di questo studio hanno esaminato empiricamente se esiste una sovrapposizione fra sindromi somatiche funzionali in pazienti inviati dai medici di base a diversi reparti ospedalieri (gastroenterologia, ginecologia, neurologia, reumatologia, pneumologia, cardiologia e otorinolaringoiatria) di due ospedali londinesi nel biennio 1995-97. Ai pazienti con sindromi funzionali (definite in base all’assenza di evidenza medica di patologia organica ed alla durata dei sintomi) è stato somministrato un questionario che conteneva i criteri diagnostici riconosciuti internazionalmente per i maggiori disturbi funzionali: dolore facciale atipico, disfunzione temporomandibolare, fibromialgia, sindrome da fatica cronica, sindrome dell’intestino irritabile, dispepsia non-ulcerosa, dolore toracico non cardiaco, sensibilità chimica multipla, sindrome del globus faringeo, sindrome da iperventilazione, cefalea censiva, sindrome premestruale e dolore pelvico cronico. I pazienti inclusi nello studio sono stati 550 metà dei quali avevano una sindrome funzionale e, di questi, oltre la metà più di una.
I dati del questionario sono stati sottoposti ad analisi fattoriale con rotazione ortogonale per valutare i fattori che spiegano maggiormente la varianza. Un singolo fattore non rotato è riuscito a spiegare circa il 30% della varianza: in questo fattore sono rientrati la sindrome dell’intestino irritabile, la fibromialgia, la dispepsia non-ulcerosa, l’iperventilazione ed il dolore toracico non-cardiaco. Sottoponendo i dati ad analisi fattoriale delle variabili binarie, sono stati trovati due clusters: uno relativo al dolore da fatica e l’altro a disfunzioni cardiorespiratorie.
I risultati del lavoro indicano quindi che le sindromi somatiche funzionali sono largamente sovrapposte. Il fatto però che ciascuna sindrome venga trattata da singole specialità mediche implica due conseguenze: un elevato rischio iatrogeno ed un approccio ai disturbi funzionali largamente superato. Restano pertanto ancora attuali i riferimenti al modello biopsicosociale di Engel, nonostante siano trascorsi 30-40 anni dalla sua formulazione originaria a causa della relativamente rigida impermeabilità della mentalità biomedica classica.


Matthew Hotopf
Academic department of Psychological Medicine
Guy’s King’s and St.Thomas’ School of Medicine
103 Denmark Hill
London, SE5 8AZ
UK

Tel: +44 207 848 0778
Fax: +44 207 848 5129
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