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JOURNAL OF PSYCHOSOMATIC RESEARCH - VOL. 47, N. 2 / 1999
A systematic review of the treatment of 
depression with antidepressant drugs in patients who also have a physical iliness

D. Gill and S. Hatcher


In questa review, gli autori si sono posti l’obiettivo di esaminare l’efficacia dei farmaci antidepressivi in pazienti con malattie organiche. Il problema è più delicato, a livello clinico, di quanto possa apparire a prima vista. Infatti è spessissimo molto difficile diagnosticare una depressione maggiore in un paziente fisicamente malato, sia perché molti sintomi depressivi si confondono con quelli specifici della malattia, sia perché spesso si considera la depressione come una reazione “normale” alla malattia. Inoltre, vi è una convinzione diffusa che l’assunzione di antidepressivi sia controindicata in pazienti fisicamente malati. Il risultato è che la depressione è sotto-diagnosticata e sotto-trattata soprattutto nei setting di medicina.
Gli autori della review hanno selezionato 18 randomized placebo-controlled trials in cui si è studiata l’efficacia di antidepressivi per almeno 4 settimane di somministrazione in pazienti (N=838) affetti da varie patologie mediche (HIV/AIDS, infarto, cancro, sclerosi multipla, gravi malattie cardiache e renali, diabete mellito, ostruzioni delle vie aeree, traumi cranici, malattie miste dell’anziano), secondo la metodologia dei gruppi Cochrane analizzati mediante meta-analisi. Gli antidepressivi impiegati negli studi sono stati TCA (triciclici), SSRI (serotoninergici) e atipici, per un trattamento medio di 6.5 settimane.
I risultati della meta-analisi hanno evidenziato una marcata efficacia degli antidepressivi nei pazienti fisicamente malati con diagnosi di depressione. Il number-needed-to-treat (NnT) è risultato essere 4.2 (95% CI 3.2-6.4), ossia sono necessari almeno 4 pazienti trattati con gli antidepressivi e classificati come responders per ottenere un simile effetto di efficacia con il placebo. Inoltre, i TCA e gli SSRI hanno un effetto di efficacia e di tollerabilità del tutto simile fra di loro, cosa che – nel commento degli autori – non giustifica la preferenza degli SSRI come trattamento di prima scelta in questi casi. Infine, gli antidepressivi non hanno prodotto effetti collaterali sulla malattia organica di base, tranne la nortriptilina che peggiora il livello di glicemia nei pazienti con diabete mellito.
Questo studio è importante poiché presenta dati aggregati (meta-analisi) da studi ben selezionati (metodologia Cohcrane). Esso evidenzia l’importanza dell’intervento psichiatrico in medicina, l’efficacia della terapia antidepressiva per i pazienti organici depressi e l’assenza di effetti collaterali importanti sulla malattia a causa della terapia antidepressiva: i pazienti eliminati dal braccio sperimentale dei vari studi (per varie cause, fra cui gli effetti collaterali) non sono stati significativamente differenti da quelli eliminati dal braccio con placebo (30% vs. 27%, OR 1.15, 95% CI 0.82-1.60). Il limite di quest’analisi è quello classico di tutte le analisi per dati aggregati: in letteratura vengono di solito pubblicati trials con outcome positivo mentre vengono o rifiutati o non inviati nemmeno per la pubblicazione i trials con outcome negativo. Ciò significa che i risultati negativi dei trials sono sottorappresentati in letteratura, per cui viene attribuito loro un peso di gran lunga inferiore di quello che probabilmente hanno in realtà. Questa è una delle ragioni per cui da più parti si stanno spingendo autorità sanitarie nazionali ed internazionali, oltre agli editors delle riviste, a formare un registro dei trials da iniziare, in modo da monitorare tutti gli outcomes ottenuti.
 

Dr. David Gill
Department of Liaison Psychiatry
Whipps Cross Hospital
London E11 1NR, UK
Phone: +44 181 5356882
Fax: +44 181 5356521
Email: wkyey80@hotmail.com


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