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JOURNAL OF PERSONALITY ASSESSMENT - VOL.75, N.2 / 2000

Development and Validation of a Scale to Measure Perceived Control of Internal States

Julie F. Pallant


 
Il costrutto psicologico di controllo è alquanto complesso. Ad es. Hans Selye distingueva fra stress positivo (eustress) e negativo (distress) a seconda anche della percezione di controllabilità degli eventi da parte del soggetto. Numerose ricerche hanno confermato che la mancanza di controllo ha un impatto negativo sia sull’organizzazione psicologica che sulla salute fisica. Studi di psico-oncologia hanno mostrato l’importanza di distinguere fra controllo sull’evento (il cancro) e controllo sulle conseguenze (qualità di vita, sintomi fisici, tensione ansiosa, ecc). E’ stato dimostrato che i pazienti neoplastici hanno una migliore qualità della vita se riescono a percepire di poter controllare le conseguenze psicologiche e sintomatiche della malattia e della terapia piuttosto che la malattia in sé. Ancora, è stato dimostrato che in molte sindromi mediche l'Internal Locus of Control (le conseguenze di un evento percepite come funzione del proprio comportamento) ha un impatto significativamente più positivo rispetto all'External Locus of Control (le conseguenze di un evento vengono vissute come funzione del destino o di forze al di fuori del proprio controllo). Altra distinzione importante è stata fatta da Lazarus fra controllo problem-focused (finalizzato a influenzare l’evento in sé) e controllo emotion-focused (finalizzato ad affrontare l’impatto emotivo dell’evento).
Nonostante il grande interesse teorico per questo costrutto e la convinzione diffusa che il controllo interno delle reazioni psicologiche all’evento sia molto più importante del controllo sull’evento esterno in sé, pochi studi hanno esplorato la dinamica del controllo degli stati interni. Una delle ragioni di questa lacuna consiste nella mancanza di strumenti di assessment adeguati e psicometricamente robusti. La maggior parte delle scale di valutazione esistenti (come la Self-Control Schedule di Rosenbaum) valuta soprattutto la risposta comportamentale all'evento più che la percezione soggettiva di riuscire a controllare gli eventi stessi.
In questo lavoro, l'autrice dell'Università australiana di Monash presenta i dati di prima validazione di uno strumento che intende colmare la lacuna attuale presentando uno strumento che mira a valutare la percezione soggettiva di controllo degli stati interni in risposta ad eventi stressanti, la Perceived Control of Internal States Scale (PCOISS). Vengono presentati due studi in cui la PCOISS è stata sottoposta a valutazione per quanto riguarda la coerenza interna, analisi fattoriale, validità di costrutto, validità convergente e divergente attraverso la comparazione con altre scale già consolidate come criterio esterno (Locus of Control, distress psicologico, affettività positiva e negativa, sintomi fisici, qualità di vita, auto-stima, neuroticismo, eventi stressanti).
Ne è risultata una scala auto-somministrata di 18 items molto agevole a cui il soggetto deve rispondere mediante una scala Likert a 5 punti. La PCOISS ha dimostrato in questo studio di possedere ottime credenziali psicometriche di reliability e validity e viene pubblicata per intero come Appendice al lavoro in questo numero del Journal of Personality Assessment. Prima di poter essere usata a scopo clinico, sono ovviamente necessari altri studi su campioni clinici estesi (attualmente la scala è stata validata solo su popolazione normale) di pazienti con vari disturbi psichiatrici e medici, soprattutto per confermarne la struttura fattoriale. Questa scala comunque può risultare utilissima perché copre un'area su cui esiste una convergenza rara di opinione degli esperti (l’importanza clinica della percezione soggettiva di controllo degli eventi) ma nessuno strumento di assessment adeguato. La sua utilizzazione può essere varia: identificazione dei soggetti a rischio per scarso controllo interno, monitoraggio dell'efficacia di interventi terapeutici soprattutto di tipo cognitivo-comportamentale che hanno come scopo aumentare il controllo delle reazioni fisiche (si pensi, ad esempio, al biofeedback o al rilassamento), indagare sui meccanismi che rendono efficaci gli interventi terapeutici. La possibilità di avere a disposizione la scala immediatamente, essendo pubblicata sulla rivista, consente a clinici e ricercatori di iniziarne la sperimentazione clinica.

Julie F. Pallant
Institute of Human Development and Counselling
Faculty of Education
Monash University
Clayton, Victoria
Australia, 3168
Email: julie.pallant@education.monash.edu.au
 

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