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JOURNAL OF PERSONALITY ASSESSMENT - VOL.73, N. 3 / 1999

Relation Between Alexithymia and 
the Five-Factor Model of
Personality: A Facet-Level Analysis

Olivier Luminet, R. Michael Bagby, Hugh Wagner, Graeme J. Taylor, and James D. A. Parker

Formulato da Sifneos e Nemiah nella prima metà degli anni ’70, il costrutto di alexithymia si riferisce ad un insieme di caratteristiche affettivo-cognitive che comprendono la difficoltà di identificare le emozioni e di esprimerle agli altri, una vita immaginativa povera, uno stile cognitivo marcatamente orientato verso la realtà esterna ed un adattamento conformistico alle relazioni sociali. Inizialmente indagata nei disturbi psicosomatici, oggi si ritiene che sia un costrutto centrale in un’ampia gamma di disturbi della regolazione affettiva che vanno dalle somatizzazioni ai disturbi di panico ai disturbi dell’alimentazione. 
Il gruppo di ricercatori di Toronto (Taylor, Bagby e Parker) è impegnato da oltre 10 anni nell’indagine su questo costrutto con ricerche empiriche, una recente monografia completa ed aggiornata dello stato dell’arte sull’alexithymia (il libro Disorders of Affect Regulation del 1997, che l’editore Fioriti di Roma tradotto in italiano nella primavera 2000) e lo sviluppo della scala di valutazione psicometricamente più valida, la Toronto Alexithymia Scale (TAS). In questo lavoro, in collaborazione con l’Università di Lovanio in Belgio, hanno indagato le dimensioni psicologiche dell’alexithymia (mediante la versione a 20 items della TAS, la TAS-20), ossia quelle dimensioni di base della personalità riassunte nel Five Factor Model of personality (FFM) elaborato da Costa e McCrae a cavallo fra gli anni ’80 e ’90, valutate con l’ultima versione del NEO Personality Inventory – Revised (NEO-PI-R). Il FFM è articolato in 5 cluster che sintetizzano le caratteristiche fondamentali della personalità: Neuroticism [N] (predisposizione verso le emozioni negative), Extraversion [E] (predisposizione verso le emozioni positive), Openness [O] (interesse generale, curiosità intellettuale e attenta considerazione delle proprie emozioni), Agreeableness [A] (predisposizione verso lo spirito di collaborazione e la fiducia negli altri) e Conscientiousness [C] (capacità organizzativa e autodisciplina). Lo studio è stato condotto su un campione non-clinico di studenti universitari.
I risultati confermano le ipotesi psicologiche alla base del costrutto di alexithymia. La TAS-20 è infatti risultata associata positivamente alla dimensione N (Neuroticism), confermando la predisposizione degli individui alessitimici a vivere il distress emozionale in modo indifferenziato e senza capacità di modulare e regolare tali affetti negativi. La TAS-20 è inoltre risultata associata negativamente con la dimensione O (Openness) - confermando la incapacità di recepire gli affetti, il range limitato di esperienze emozionali ed una valutazione negativa delle emozioni come parte importante della vita – e con la dimensione E (Extraversion), confermando l’associazione dell’alexithymia con l’incapacità di formare relazioni intime e con il conformismo sociale.
Questo lavoro stabilisce un ulteriore passo empirico verso il consolidamento del costrutto di alexithymia fra le caratteristiche psicologiche individuali. E fornisce anche un’indicazione importante: l’alexithymia non è una categoria tutto-o-nulla che si trova come causa di alcune patologie, ma un’ampia dimensione continua della psicologia individuale ed ha una propria specifica utilità nel fatto di comprendere sotto un unico termine un insieme coerente di caratteristiche psicologiche. 

Olivier Luminet
Department of Psychology
Research Unit for Clinical and Social Psychology
University of Louvain at Louvain-la-Neuve
10 Place cardinal Mercier
B-1348 Louvain-la-Neuve, Belgium
Email: luminet@clis.ucl.ac.be

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