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CONTEMPORARY PSYCHOANALYSIS
VOL. 45, N. 4 / 2009
The Influence of Class in the Therapeutic Dyad

Lee Miriam Whitman-Raymond


Lee Miriam Whitman-Raymond discute come affrontare clinicamente il problema della differenza di classe sociale tra paziente e analista, e presenta anche due esempi clinici in cui tra le altre cose suggerisce l'utilità della self-disclosure. All'inizio fa una breve revisione della letteratura in cui cita solo autori nordamericani, tra i quali Neil Altman che nel suo libro The Analyst in the Inner City. Race, Class, and Culture Through a Psychoanalytic Lens (Hillsdale, NJ: Analytic Press, 1995) aveva proposto una "psicologia tripersonale" in cui la "terza persona" sarebbe rappresentata dal contesto sociale. Il tema della influenza della classe sociale di appartenenza sulla coppia terapeutica viene quindi affrontato in modo soprattutto clinico (esaminando ad esempio i sentimenti di invidia e vergogna che possono emergere), affermando - testualmente - che oggi se ne sta cominciando a parlare (p. 430), e ignorando completamente la letteratura europea (tra i tanti che si sono occupati di questa tematica, e per citare un autore noto ai lettori della nostra rivista, si pensi solo a Paul Parin, che nel saggio del 1975 "Critica della società nel processo di interpretazione" - tradotto nel n. 1-2/1976 di Psicoterapia e Scienze Umane e ripubblicato nel n. 3/2009 - aveva fornito un contributo teorico significativo).

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