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CONTEMPORARY PSYCHOANALYSIS
VOL. 40, N. 4 / 2004
Psychoanalysis and the Good Life

Frank C. Richardson & Timothy J. Zeddies


Richardson e Zeddies iniziano col constatare la crisi che attraversano oggi lo status sociale, l'autorevolezza e la rilevanza della psicoanalisi, connessi anche al crescente scetticismo sulle ipotetiche "verità" di cui la psicoanalisi sarebbe portatrice. Questa situazione si inserisce all'interno della crisi dei valori dell'attuale società, che è - nelle parole degli autori - "senza radici, spersonalizzata e spoliticizzata". Il modo con cui questa complessa problematica viene affrontata è attraverso l'analisi del pensiero di due autori che nei loro scritti hanno mostrato una sensibilità verso queste tematiche: Philip Cushman e Irwin Hoffman.

Cushman tra le altre cose scrisse un articolo sul n. 3/1993 di Contemporary Psychoanalysis (segnalato su Psicoterapia e Scienze Umane, 2/1995, p. 156), e si è molto occupato delle vaste influenze politiche e culturali sulla teoria e la pratica della psicoterapia e della psicoanalisi contemporanee (si veda il suo libro Constructing the Self, Constructing America [Menlo Park, CA: Addison-Wesley, 1995], e anche l'articolo "Ideologia mascherata. Impieghi politici del Sé nella teoria dello sviluppo infantile di Daniel Stern" sul n. 3/1003 di Psicoterapia e Scienze Umane). 

Hoffman, che fu lo stretto collaboratore di Merton Gill (nell'ultima parte della sua vita) assieme al quale elaborò la revisione della teoria del transfert (vedi ad esempio il secondo volume di The Analysis of Transference: Gill M.M. & Hoffman I.Z., The Analysis of Transference. Vol. 2: Studies of Nine Audio-Recorded Psychoanalytic Sessions [Psychological Issues, Monogr. 54]. New York: Int. Univ. Press, 1982; vedi anche, su Internet, l'articolo di Gill del 1984 "Psicoanalisi e psicoterapia: una revisione", col dibattito in rete), ha affrontato questi temi in alcuni capitoli del suo libro Ritual and Spontaneity in the Psychoanalytic Process: A Dialectical-Constructivist View (Hillsdale, NJ: The Analytic Press del 1998), tradotto in italiano col titolo Ritualità e spontaneità nella situazione psicoanalitica (Roma: Astrolabio, 2000). In particolare, è il cap. 9 che qui viene discusso, che ha un titolo simile a quello del libro, e che è stato tradotto in italiano anche su Ricerca Psicoanalitica, 2000, XI, 2: 115-142 ("Ritualità e spontaneità nel processo psicoanalitico"). Una versione inglese di questo lavoro è reperibile nel sito Internet del Rapaport-Klein Study Group, dove Hoffman lo lesse il 10 giugno 1995, poco dopo la morte di Gill; su questo stesso sito è pubblicata anche un'altra parte di questo libro, anche qui discussa, intitolata "At Death's Door: Therapists and Patients as Agents", che Hoffman presentò il 9 giugno 2000. Di Hoffman è stato pubblicato in italiano anche l'articolo "Il paziente come interprete dell'esperienza dell'analista" (Psicoterapia e Scienze Umane, 1995, XXIX, 1: 5-39) articolo però scritto nel 1983, quando non si occupava ancora di queste problematiche.

Un altro articolo di Zeddies e Richardson, dedicato al delicato tema della "autorità dell'analista al di là dell'obiettivismo e del relativismo" (cioè alla luce della prospettiva psicoanalitica relazionale), era uscito sul n. 4/1999 di Contemporary Psychoanalysis ed era stato segnalato su Psicoterapia e Scienze Umane, 3/2000, pp. 158-159.


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