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CONTEMPORARY PSYCHOANALYSIS
VOL. 36, N. 3 / 2000
Sullivan's Anticipation of the Postmodern 
Turn in Psychoanalysis

Marylou Lionells

 

L'autrice è una nota esponente del William Alanson White Institute, e, tra le altre cose, assieme a J. Fiscalini, C.H. Mann e D.B. Stern è la prima curatrice dell'Handbook of Interpersonal Psychoanalysis (Hillsdale, NJ: Analytic Press, 1995), recensito sul n. 4/1996 della rivista.
Qui essa presenta alcune considerazioni su un tema oggi molto sentito: il ruolo dell'approccio interpersonale sullivaniano nello sviluppo della tendenza post-moderna in psicoanalisi.
Come è noto la "svolta post-moderna" può essere considerata come derivata dalla prospettiva relazionale e soprattutto costruzionista della psicoanalisi nordamericana, secondo la quale ad esempio viene proposta una relativizzazione della verità, una sottolineatura del "qui ed ora" a scapito del passato, una enfasi sulla natura narrativa della costruzione analitica e così via (su questo tema è recentemente intervenuto Morris Eagle sul n. 4/2000 di Psicoterapia e Scienze Umane, con un articolo dal titolo "La svolta post-moderna in psicoanalisi", tratto da due seminari da lui tenuti rispettivamente a Milano il 13-5-2000 e a Firenze il 20-5-2000).
Il tema viene affrontato attraverso vari apparenti paradossi: ad esempio l'autrice nota che Sullivan sottolineava con molto vigore la "realtà" delle esperienze passate del paziente, e sono stati proprio alcuni dei suoi seguaci quelli che hanno abbracciato e reso popolare la tendenza post-moderna in cui questa "realtà" viene considerata del tutto costruita; un altro paradosso consiste nel fatto che la svolta post-moderna, in cui viene rivalutato il ruolo del presente e della costruzione del passato invece che della sua ricostruzione, avviene in un periodo storico in cui a tutti i livelli - scientifico, sociale, ecc. - viene data grandissima enfasi alle tematiche dell'abuso infantile e dei "falsi ricordi", e rifioriscono gli studi sul "Disturbo Post-Traumatico da Stress" (PTSD); e così via.
Questo articolo è costruito come un dialogo immaginario con la anziana madre dell'autrice, la quale, col tipico buon senso di chi non è molto istruito ed è estraneo a questo campo, pone domande che solo apparentemente sono ingenue ma che in realtà nascondano verità fondamentali e permettono per certi versi di dipanare diatribe in cui sono coinvolti autorevoli esponenti della disciplina.
L'autrice ci dice che l'inizio di un dialogo con la madre avvenne realmente, quando condivise con lei alcune riflessioni mentre stava scrivendo un lavoro, dal titolo "What happened matters, and what really happened really matters" ["Quello che è accaduto è importante, e quello che è accaduto davvero è davvero importante"], per un convegno organizzato il 28-2-97 dalle sei riviste (The International Journal of Psychoanalysis, The Journal of the American Psychoanalytic Association, The Psychoanalytic Quarterly, The Psychoanalytic Study of the Child, The International Review of Psychoanalysis, e Contemporary Psychoanalysis) contenute nel CD-ROM del PEP (Psychoanalytic Electronic Publishing).
Questo lavoro di Marylou Lionells è molto ambizioso, perché affronta questioni nodali della psicoanalisi contemporanea, pur essendo scritto in un tono discorsivo e colloquiale. Nelle conclusioni ribadisce la correttezza del punto di vista interpersonale, ricordando più volte quanto Sullivan avesse anticipato i temi dibattuti oggi nella psicoanalisi, e suggerisce che i diversi approcci teorici possono in un qualche convergere perché tutti sottolineano aspetti da valorizzare.

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