PM --> H P ITA --> ARGOMENTI ED AREE --> NOVITÁ --> RECENSIONI --> LIBRI


PSYCHOMEDIA
LIBRI - Recensioni e Presentazioni



Giuseppe Riefolo

Psichiatria prossima

Bollati Boringhieri

Indice e Risvolti della copertina



Indice


Prefazione: L'età dell'ansia (di Paolo Sylos Labini)

Cap. 1. I motivi del cambiamento.
Il camaleonte. . .

Cap. 2. Il processo di saturazione nei servizi.
1. Il problema della domanda
2. I modelli
3. Soluzioni faticose
4. Modelli di soluzioni creative
5. La costruzione di livelli di setting
6. Per riassumere

Cap. 3. La funzione di accoglienza.
1. Il campo dell'accoglienza
2. Area e funzione di accoglienza del servizio
- La valutazione
- Presa in carico
- Le diagnosi
3. Alcune considerazioni teoriche
4. Il paziente "egosintonico"

Cap. 4. Le cosiddette psicoterapie.
1. Alcune premesse
2. Psicoterapie e "campo di coerenza"
3. La relazione terapeutica autentica in ambito istituzionale

Cap. 5 L'intervento psicologico nei contesti urbani disagiati.
1. Fattori specifici dell'intervento
2. Lo psicologo e la borgata
3. Caratteristiche di fondo degli interventi
4. Situazioni di borgata
5. Presenza sincretica nel contesto della borgata
6. Quali interventi?

Cap. 6 Campo dell'Emergenza e campo dell'Urgenza.
1. Delimitazione dei campi
2. I tempi del cambiamento
3. Intervenire in tempo
4. La entità dei fenomeni
5. Caratteristiche specifiche dei servizi


Cap. 7 Il paziente che "non collabora".
1. Il senso del non-collaborare
2. Soggettività della non-collaborazione
3. Aspetti qualitativi della non-collaborazione
4. Non-processo e processo
5. Collaborazione e cooperazione
6. Gravità e non-collaborazione
7. Difesa, strategia difensiva e non collaborazione
8. La non-collaborazione reale
9. In sintesi

Cap. 8. Conclusione: una psichiatria prossima.
. . . e la crisalide

Bibliografia



La “crisi” di cui parla il sottotitolo, alludendo ad uno dei primi saggi di Bion, non va intesa in senso negativo: quello che la psichiatria oggi vive è infatti un periodo di grandi prospettive. La recente aziendalizzazione e la continua revisione dei modelli clinici introducono elementi di novità e impongono un attento esame della situazione, non tanto sul piano politico, cioè dei conflitti di potere tra operatori ed amministratori, quanto piuttosto su un piano dinamico come verifica della capacità di autonomia interna da parte dei servizi stessi
Emergono nuove categorie di disagio e di sofferenza, con nuove modalità di presentazione del bisogno da parte dell’utenza: i servizi devono tener conto di parametri quali la produttività, l’efficacia e la definizione delle proprie competenze pur mantenendo alta la preoccupazione clinica

L’autore, con un linguaggio a tratti provocatorio e paradossale, propone un particolare uso del registro psicoanalitico come vertice che permetta una lettura positiva degli eventi interni alle istituzioni. La specializzazione degli operatori è nel modulare continuamente la propria posizione nel sistema dinamico del servizio territoriale affidandosi soprattuttoalle risorse dei pazienti prima che alle certezze delle tecniche.
I “limiti” delle istituzioni, quindi, possono essere colti nella loro funzione positiva di oggetti psicologici e di elementi costitutivi di un setting originale. In questo senso, le terapie possono essere strutturate all’interno di un assetto continuamente variabile, mentre la stabilità necessaria al processo terapeutico si fonda su elementi interni alla relazione.
Il libro introduce una serie di temi che tenta di affrontare secondo un’ottica soprattuto positiva che conduca ad esiti utili nella organizzazione dei servizi, opponendosi decisamente ad una diffusa “cultura della lamentazione” che spesso riguarda i servizi pubblici.
Pertanto, problemi che costantemente paralizzano la funzione terapeutica dei servizi territoriali - saturazione delle risorse, difficoltà ad effettuare valide psicoterapie, presa in carico di pazienti e di intere situazioni estremamente carenti sul piano sociale, interventi di urgenza e pazienti non collaborativi - vengono analizzati come elementi capaci di definire positivamente speciali assetti dinamici prima che come ambiti clinici distruttivi delle capacità terapeutiche dei servizi.

“Nel libro viene messo in evidenza che i limiti non riguardano tanto la psichiatria come disciplina quanto le caratteristiche strutturali dei servizi, i quali debbono far fronte ad un mandato sociale troppo ampio e spesso confuso, che li vede presto saturi. Bisogna dire che gli stessi psichiatri, negli ultimi anni, non hanno contribuito a chiarire le competenze e ad individuare i limiti dei loro servizi territoriali pubblici”(dalla prefazione di P. Sylos-Labini)

Giuseppe Riefolo (riefolo.g@libero.it),
psichiatra e membro associato della Società Psicoanalitica Italiana, è responsabile del Centro di Salute Mentale
di via Cassia, 5 della ASL Roma E.

Con Filippo Maria Ferro è autore di Figure dell’isteria (Metis, 1996).


PM --> H P ITA --> ARGOMENTI ED AREE --> NOVITÁ --> RECENSIONI --> LIBRI