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PSYCHOMEDIA
LIBRI - Recensioni e Presentazioni



Antonio Imbasciati, Carlo Cristini, Francesca Dabrassi, Chiara Buizza

Psicoterapie: orientamenti e scuole
Scienze, misconoscenza e caos nell'artigianato delle psicoterapie


(Centro Scientifico Editore, 2008)





    Un crescente numero di persone avverte oggi un disagio psichico, il più delle volte etichettato come stress, che fa dire "avrei bisogno di psicoterapia". Ma il passo che intercorre tra tale affermazione e la sua realizzazione incontra mille remore. Molte altre persone non ne avvertono neppure il bisogno, travolte dai ritmi velocissimi dell'attuale nostra società, mentre, proprio per tale situazione sociale, ne avrebbero invece grande bisogno. La prima remora incontrata è l'ignoranza, anzi la misconoscenza di cosa esista sotto l'etichetta di "psicoterapia". Si parla di psicoterapia al singolare, anche in ambiti sanitari e colti, mentre esistono tante e diverse psicoterapie. In questa diversità una miriade di variazioni rende il panorama del tutto caotico. Si applicano inoltre le categorie mediche di normalità/patologia o di diagnosi/giusta-terapia, che sono del tutto fuorvianti quando dal biologico si passa allo psichico. Si pensa infine che il terapeuta "faccia qualcosa" sul paziente, come il medico, ma è il paziente stesso in verità il primo e attivo protagonista di quanto egli ha voluto e desidera. Si parla come se si trattasse di riparare un qualche guasto e non di sviluppare una Persona, perché sia capace di vivere meglio.
    A tale caos contribuisce la legislazione italiana: per esercitare una psicoterapia occorre un'apposita specializzazione con l'iscrizione a un elenco speciale tenuto dagli Ordini professionali. Ma la nostra legislazione è insufficiente e ambigua, del tutto formale per le scuole di specializzazioni universitarie e del tutto carente nel regolamentare le scuole private "riconosciute". La "patente" di psicoterapeuta, generosamente concessa dallo Stato italiano, non tutela l'utente e neppure chiarisce di quale psicoterapia di tratti. L'applicazione nei Servizi di tale già insufficiente legislazione è inoltre del tutto sommaria, più spesso inesistente. L'utente, già sprovveduto, è del tutto disorientato. In questo caos, dove pure esistono psicoterapeuti competenti, si è creato un continuum tra questi e i ciarlatani; entrambi parificati e qualificati dallo Stato italiano. Esistono allora, come evidenziato dal sottotitolo, buoni, e anche ottimi "artigiani", in un mare di velleitari che di psicoterapeuta hanno soltanto il facile diploma: sono questi, di solito, che più promettono, per tempi brevi, allettando e attirando lo sprovveduto utente; che poi contribuirà ad alimentare il corrente stereotipo che le psicoterapie sono tutte chiacchiere inutili e che gli "strizzacervelli" sono "acchiappacitrulli".
    In tale configurazione, l'utente che con sagacia cerchi lo psicoterapeuta competente, se riesce a trovarlo, si ritrova inoltre a ridimensionare uno stereotipo corrente: una psicoterapia effettivamente tale richiede anni di intenso impegno. D'altra parte, per "rifare" una personalità che in trenta o più anni così si è strutturata, non bastano certo pochi mesi; tanto meno poche magiche sedute. Accade allora che questa sgradevole sorpresa, confrontata con la carenza dei servizi e l'entità della spesa, faccia desistere chi aveva voluto accostarsi all'impresa. Restano allora i farmaci, anche se con il tempo le cose andranno peggiorando; oppure ci si affoga nel lavoro, fin che si può; per alcuni la soluzione è la droga, forse il divertimento. In sostanza, qualche rifugio del non-pensiero.
    Il presente testo descrive il confuso panorama, specifica le differenze tra le diverse psicoterapie e quelle tra le differenti scuole, mette in guardia contro le facili promesse, attenua le illusioni e per contro denuncia i pericoli di una rinuncia, per chi, con pazienza - effettivo paziente participio presente del verbo patire - si accinga alla ricerca del terapeuta e con costanza si impegni nella non breve impresa di ristrutturare se stesso.
    Il testo raccoglie contributi di diversi autori: Antonio Imbasciati, psicoanalista e psicoterapeuta (www.imbasciati.it), ne ha scritto la maggior parte e ha coordinato e connesso gli altri.

      Indice









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