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PSYCHOMEDIA
LIBRI - Recensioni e Presentazioni


Guelfo Margherita

"L' insieme multistrato"
Gruppi, masse, istituzioni tra caos e psicoanalisi


ED. Armando, Roma 2012




 



Quarta di copertina

    Questo è un libro sui gruppi e sui più complessi sistemi di gruppalità e le loro dimensioni mentali. In esso sono utilizzate la visione psicoanalitica bioniana e la teoria della complessità per esplorare, in un ottica multidisciplinare, l’ipotesi possibile che gli insiemi umani siano dotati di strutture identitarie collettive che permettano anche attività mentali sovrasistemiche indipendenti rispetto a quelle possedute dai singoli individui loro componenti; sviluppino cioè, anche in proprio, abbozzi di pensiero e strategie, provino emozioni, costruiscano miti. Tali attività mentali transpersonali sarebbero funzioni emergenti dell’agglutinarsi degli individui umani in sistemi gruppali più complessi che si costituiscono, magari sotto la spinta etologica di animali sociali, sia con una vita propria (come ad esempio uno sciame d’api che gli etologi descrivono come un superorganismo), sia con il legarsi dei loro apparati mentali a creare identità ed atmosfere proprie (come ad esempio Gruppi, Istituzioni, Città, Nazioni)
    È possibile che in questi spazi venga esercitata una funzione psicoanalitica? Quali soggetti possono eventualmente essere abilitati a farlo? In questo libro viene sostenuto che, al di là del lavoro svolto dai suoi singoli soggetti individuali costituenti, in qualche parte di sé sia lo stesso gruppo ad appropriarsi della sua capacità di considerarsi un nuovo organismo che cerca di far conoscenza col suo "Chi sono?"; si può dire che è egli stesso che esercita la sua funzione analitica; cioè, con Bion: K ? O.
    La funzione analitica, esercitata dal gruppo che cresce nella sua esperienza, viene poi seguita nella parte clinica, lungo i tre assi del setting, tranfert e interpretazione, in svariati sistemi di gruppalità: piccoli gruppi bioniani, grandi gruppi, gruppi di supervisione; istituzioni didattiche (università, scuola); istituzioni terapeutiche (dal manicomio ai servizi territoriali alle cliniche private). Vengono descritti rapporti inter-istituzionali (ad es. università, sanità, politica, oppure gli scambi tra istituzioni all'interno di un quartiere) e raccontati vissuti, personali e collettivi, dello stare, per conoscere, in insiemi umani che spaziano,ad esempio, dalla Società di Psicoanalisi ad un Ashram indiano dei tardi anni '70

    Parole chiave: Sistemi di gruppalità, Gruppi, Masse, Istituzioni, Caos, Complessità, Psicoanalisi di gruppo, Setting, Transfert, Interpretazione, Didattica esperienziale, Elaborazione collettiva delle emozioni, Terapia istituzionale, Terapia della psicosi.



Introduzione

    Considerando il numero e le qualità delle relazioni interattive che avvengono al suo interno, un insieme umano numeroso, riunito come massa antropologica, si configura come un sistema dinamico complesso; le traiettorie evolutive che tracciano i suoi fenomeni sia interni che esterni, seguiranno perciò le leggi del Caos deterministico. Così avverrà, per esempio, che la massa svolgerà la sua specifica storia di relazione col contesto in cui fluttua e organizzerà, al suo interno, le sue specifiche istituzioni per sopravvivere gestendolo.
    In quali spazi fisici e mentali ciò avviene? Attraversando quali fenomeni? coinvolgendo quali stati mentali e a quali livelli individuali e gruppali? Questi sono alcuni degli interrogativi che si propongono. La psicoanalisi può essere utilizzata per indagare in parallelo tra individui e gruppi questo campo complesso, in cui gli uni tenderanno a trasformare, lungo queste traiettorie, i precursori di sensazioni, emozioni ed immagini in pensiero (quella che Bion chiama funzione á) e gli altri ad assemblare i prodotti fantastici individuali in prodotti mentali collettivi (funzione ã di Corrao), sia attraverso la valenza emotiva degli assunti di base sia attraverso la sinergiaoperativa del gruppo di lavoro.
    Come strumenti di indagine vengono qui usati alcuni a-priori psicoanalitici (il setting, il transfert e l'interpretazione) che io chiamo Gestalten psicoanalitiche, invarianti nel loro significato ultimo ma trasformate ed adattate ai contesti nuovi (ad es. gruppi, istituzioni, etc.), differenti dalla coppia di cui sono sovrasistemi, in cui si troveranno ad essere usati.
    Questo è un libro sui gruppi e sui più complessi sistemi di gruppalità e le loro dimensioni mentali. In esso sono utilizzate la visione psicoanalitica bioniana e la teoria della complessità per esplorare, in un ottica multidisciplinare, l’ipotesi possibile che gli insiemi umani siano dotati di strutture identitarie collettive che permettano anche attività mentali sovrasistemiche indipendenti rispetto a quelle possedute dai singoli individui loro componenti; sviluppino cioè, anche in proprio, abbozzi di pensiero e strategie, provino emozioni, costruiscano miti. Tali attività mentali transpersonali, non necessariamente coscienti, sarebbero funzioni emergenti dell’agglutinarsi degli individui umani in sistemi gruppali più complessi che si costituiscono, magari sotto la spinta etologica di animali sociali, sia con una vita propria (come ad esempio uno sciame d’api che gli etologi descrivono come un superorganismo), sia con il legarsi dei loro apparati mentali a creare identità ed atmosfere proprie (come ad esempio Gruppi, Istituzioni, Città, Nazioni).


Indice

    Introduzione 7


    PARTE I:
    EPISTEMOLOGIA: Topologia e Dinamica del Multistrato Complesso 17
    Il gruppo: una struttura dissipativa emergente in un campo caotico 19
    Le masse 29
    Un contesto flessibile: lo spazio-tempo“Multistrato Complesso” 46
    In quale spazio-tempo viene rapito il pensiero? 75
    Mappe per un’esplorazione dell’ineffabile 88
    La funzione analitica nei macrogruppi 98
    Come proteggere i figli di Crono? 108
    Megalopoli mutante 117
    Ma lo sciamano cura la tribł? 122
    Pasto totemico. Un’orda di studenti si nutre di Freud 131
    Entitą critiche di genere e numero complessi 148
    L’occhio della mosca 168

    PARTE II:
    CLINICA: Setting, Transfert ed Interpretazione nei Grandi Gruppi e nelle Istituzioni 183

    SETTING 185
    Costruire setting nell’istituzione 186
    Gruppi di analisti dentro un’istituzione di analisti 206
    L’istituzione come setting caotico 243

    TRANSFERT 269
    Uscire ed entrare dal manicomio e dalla psicosi 270
    Una passione civica invade e struttura un servizio sociale 311
    Da dove viene il burn-out? 343
    Un androide allo specchio: gruppo e istituzione si studiano a vicenda 361

    INTERPRETAZIONE 375
    Agire e interpretare 376
    La supervisione come interpretazione del sovrasistema 395
    La psicosi come disordine e l’istituzione come contenitore 407
    L’anello di Moebius 414

    Bibliografia 425


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