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PSYCHOMEDIA
LIBRI - Recensioni e Presentazioni



Donata Francescato

Ridere è una cosa seria

Mondadori Editore



Il libro descrive i risultati di due diverse indagini:

a) Una prima ricerca empirica - la prima fatta in italia - su come e perche’ si ride.: sono sta intervistate 333 persone, 173 donne e 160 uomini tra i 14 e i 90 anni, di diverso orientamento politico e tipo di religiosità, su come, quando e perchè ridevano. Ci siamo fatti raccontare storielle o barzellette preferite, descrivere libri, programmi tv e film, spot pubblicitari che facevano ridere. Abbiamo esplorato cosa pensavano del rapporto tra sessualità, rapporti di coppia e amicali e humor. Quale influenza lo humor avesse nel lavoro e sulle scelte politiche e nella qualità della vita in generale, e nei rapporti tra genitori e figli. Inoltre quali effetti lo humor e ridere avessero sulla salute fisica e psichica
Ad ogni intervistato sono stati inoltre somministrati strumenti per valutare il suo stato di salute fisica e psichica, il suo apprezzamento dello humor, la sua creatività nell’utilizzo dell’umorismo e la propensione a usare lo humor per affrontare i problemi quotidiani.

b) Una seconda ricerca che ha esaminato circa 2300 vignette pubblicate negli anni 59, 69, 79, 89, e 99 sull’Unita e il Tempo e il Corriere e sulla Repubblica dopo la sua nascita nel 1976. Volevamo vedere se la satira politica prendeva di mira più programmi, idee, progetti di destra e sinistra o si focalizzava su singoli personaggi politici, e quando e chi iniziava questa “personalizzazione della politica” L’interesse per questa ricerca derivava dai risultati di una indagine pilota su giovani e politica, dove i ragazzi intervistati dichiaravano di essersi fatti le loro idee sulla politica guardando programmi di satira politica in tv o vignette sui quotidiani. La Repubblica emerge come il quotidiano leader nella personalizzazione delle vignette umoristiche contro leaders di sinistra.


Inoltre il libro cerca di chiarire la confusione fatta da molti studiosi in passato tra comico e riso.
Quasi tutti i maggior filosofi, da Platone a Bergson, dicono di discutere di riso, in realtà parlano di cosa rende uno stimolo comico. E attribuiscono al comico funzioni spesso negative: si ride per allentare una tensione, o per esprimere aggressività. Una nuovissima ricerca empirica americana (Provine 2001) che ha registrato quando e dove la gente rideva, ha scoperto -e i nostri dati lo confermano- che la maggior parte delle risate avvengono in famiglia e tra amici, cioè si ride di più con qualcuno che di qualcuno! Contraddicendo le teorie secolari di Hobbes sul ridicolo come arma!.
SIAMO DI FRONTE a DUE FENOMENI DIFFERENTI: IL COMICO COME SI E’ ESPRESSO NELLA LETTEREATURA NEI FILM NELLE COMMEDIE E’ BASATO EFFETTIVAMENTE MOLTO SUL RIDERE ALLE SPALLE DI QUALCUNO, SULLA DENIGRAZIONE DI PERSONE O GRUPPI.
TUTTAVIA LE RISATE NON SCORGANO piu’ frequentemente DI FRONTE A UNO STIMOLO COMICO, MA NELLA VITA DI RELAZIONE PERTANTO SEMBREREBBERO AVER RAGIONE GLI STUDIOSI CHE SOTTOLINEANO L’IMPORTANZA DEL RISO COME STRUMENTO DI FACILITAZIONE DEI RAPPORTI SOCIALI E INTERPERSONALI

1. RIDERE AL MASCHILE E AL FEMMINILE? COME FAR RIDERE UN UOMO O UNA DONNA CHE TI PIACE.
ABBIAMO RISCONTRATO NOTEVOLI DIFFERENZE TRA UOMINI E DONNE
A Kabul i Talebani avevano proibito alle sole donne di ridere, perchè ritenevano che le donne ridono di più e loro risate sono pericolose.Avevano ragione?
Le donne ridono più spesso quando sono in compagnia di uomini, sono maggiormente autoironiche, usano più spesso lo humor bonario, amano mettere in ridicolo aspetti simpatici degli altri. Apprezzano più degli uomini la satira politica, e trovano che le soap opera offrano occasioni di umorismo involontario. In generale le donne ridono di più, apprezzano lo humor passivo cercano occasioni e qualcuno che le faccia ridere, invece gli uomini amano di più far ridere, si descrivono più spesso delle donne allegri e spiritosi. Un numero doppio di donne rispetto agli uomini di dichiarano incapaci di far ridere, e di raccontare barzellette. Metà dei nostri intervistati uomini ha allegramente raccontato la barzelletta preferita contro solo un terzo delle donne. Gli uomini amano barzellette di contenuto aggressivo che sviliscono o stigmatizzino gruppi etnici come ebrei, neri, o categorie professionali come medici o carabinieri. Le donne apprezzano maggiormente le storielle che giocano sui doppi sensi, sui significati ambigui o incongrui di parole o azioni. Perché
le donne hanno più difficoltà a far ridere e ci riescono meno con i maschi? Perchè sono le migliori consumatrici di risate ? Nel libro vengono discusse varie ipotesi.

2. DIMMI COME RIDI E TI DIRO CHE ETA MENTALE HAI?
Abbiamo riscontrato fortissime differenze in base all’età. Ad esempio i ragazzi sotto i trentanni ridono maggiormente per le situazioni buffe della vita di ogni giorno, quando stanno con gli amici, sembrano avere una maggiore abilità e propensione a cogliere il lato umoristico dell’esistenza Le loro risate appartengono alla categoria relazionale “rido perché sto bene con te” Al contrario le persone sopra i 45 anni ridono soprattutto di fronte a stimoli comici prefabbricati: film comici, barzellette, o programmi tv. In particolare gli anziani che hanno meno rapporti cercano disperatamente qualcosa che li faccia ridere in tv e spesso non lo trovano .I giovani sono più autorironici, scelgono amici umoristici, quando sono di cattivo umore cercano situazioni e persone che li facciano ridere. Sono più attivi nella ricerca e nella creazione di situazioni umoristiche.


3. NELLE FAMIGLIE DI OGGI SI RIDE DI PIU
IN Italia si ride molto di più oggi in famiglia che nel passato
Abbiamo chiesto a ogni intervistato quanto si rideva nella sua famiglia e di raccontarci un episodio umoristico o divertente della sua infanzia. Un 14% ha dichiarato che si rideva molto poco, un terzo molto, e gli altri mediamente. Differenze enormi sono emerse a seconda dell’età. Nessuno dei giovani sotto i 19 anni dice che nella sua famiglia si rideva poco, il. 40 che si rideva molto e il 60% moltissimo.
Solo il 5% degli under 30 descrivono le loro madri come persone che ridono poco mentre il 42% delle persone sopra i 45 anni ricorda una madre che rideva raramente o mai. Anche per i padri la situazione cambia con l’età Mentre under terzo degli over 65 aveva padri che non ridevano, solo un quarto degli over 45, solo il 10% degli intervistati tra 20. e29 anni e solo il 7% dei padri dei 14-19enni. Come mai si ride di più nelle famiglie oggi? Varie ipotesi vengono proposte

4. A SCUOLA DI HUMOR PER DIVENIRE GENITORI MIGLIORI
Nelle famiglie dove genitori e figli ridono spesso insieme i rapporti tra le generazioni sono migliori
Genitori ritenuti divertenti dai figli hanno rapporti di fiducia e colloquio con i loro figli, mentre genitori che si reputano incapaci o poco inclini a ridere e a scherzare con i loro figli dichiarano di avere molti problemi familiari, di non riuscire a legare con i figli, e di avere poca armonia in famiglia. I genitori più giovani- dai 30 ai 44 anni- cercano di essere genitori divertenti di scherzare e ridere con i propri figli più dei genitori sopra i 45 anni L’81% di tutti gli intervistati ritiene che lo humor possa avere una influenza positiva nei rapporti perchè crea un clima familiare più disteso e avvicina genitori e figli.
Coloro che usano abitualmente lo humor per far fronte ai problemi e alle difficoltà della vita, coloro che apprezzano vari tipi di umorismo hanno avuto nell’infanzia famiglie in cui si rideva di più e oggi sono a loro volta considerati genitori divertenti e simpatici dai figli. Coloro che utilizzano raramente lo humor come strumento per affrontare le avversità provengono da famiglie in cui si rideva poco o mai.

5. SPETTACOLI TV CHE FANNO RIDERE
Abbiamo chiesto quali spettacoli tv, quali film comici e quali spot pubblicitari erano tra i loro preferiti. I più amati da donne e uomini di destra sinistra e centro e da persone di varia età sono discussi nel cap VII
Alla vetta della Hit parade dei comici preferiti c’è Totò con il 72% di scelte senza differenze di sesso ed età. Totò non piace solo a 5% degli intervistati.Benigni è al secondo posto con 66% di preferenze e solo il 9% di voti contro. Aldo Giovani e Giacomo sono al numero 1 per i giovani ma hanno anche un 26% di persone che non li possono soffrire. Stanlio e Olio sono al quarto posto piacciono al 38% degli intervistati, gli uomini più delle donne li amano, sono sgraditi ed irritanti per il 17%. Chaplin è controverso: amatissimo da un terzo, detestato da un altro terzo, come pureVerdone.
Tra gli show televisivi gli intervistati sotto i 19 anni scelgono Zelig, seguito da Mai dire Goal, Tunnel, Avanzi, Striscia la notizia, Pippo Kennedy Show I Simpson e le Iene , tra i 20 e 29 Tunnel Avanzi Pippo Kennedy , L’ottavo nano, Mai dire goal, Gialappa band, Zelig, Iene , Friends e Chiambretti c’è. I giovani adulti 30-44 nominano meno programmi degli under 30, confermando il maggior interesse per spettacoli che facciano ridere di quest’ultimi. La hit parade dei 30-44 include Pippo Kennedy Show Zelig, Striscia la notizia, Mai dire goal, Bagaglino e La sai l’ultima Molti adulti tra i 45 ve 65 e ancorA PIU SPESSO GLI OVER 65 SI LAMENTANO DI NON TROVARE PROGRAMMI COMICI DIVERTENTI TRA QUELLI più graditi per questo gruppo Pippo Kennedy, La sai l’ultima, Quelli del calcio, Striscia la notizia. Tra i programmi non comici che fanno ridere Uomini e Donne di Maria de Filippi Maurizio Costanzo e il tg 4 di Emilio Fede.

6. EROS E RISATA
Quanto è importante lo humor nel facilitare l’attrazione sessuale? I nostri intervistati si sono divisi un terzo lo trova molto importante, ma un terzo trova poco sexy chi è spiritoso. Sono soprattutto di nuovo i più giovani a trovare l’umorismo eccitante. Osservando coppie al primo appuntamento, quelle che ridevano avevano più probabilità di rivedersi per un secondo incontro. Per il 52% dei nostri intervistati lo humor influenza positivamente la sessualità, per un 29% è il contrario, questi ritengono che humor e sessualità non abbiano niente in comune. Tuttavia ben il 63% dell’intero campione è convinto che l’umorismo abbia un ruolo importante nella seduzione. A seconda degli aspetti che si esplorano aumentano coloro che percepiscono un legame positivo tra umorismo e sessualità e diminuiscono i contrari e gli incerti.

7. RIDERE FA DURARE l’AMORE?
Se lo humor viene ritenuto rilevante da una maggioranza nel potenziare l’attrazione iniziale, quanto è importante nel far durare l’amore? Il 97% dei nostri intervistati ritiene cruciale ridere insieme per un rapporto di coppia (senza differenze di età e di sesso) addirittura l’84% lo ritiene molto importante, solo 3 persone su 333 non lo ritengono vitale. Quali sono le ragioni addotte per un tale plebiscito? (Questa è l’unica domanda a cui gli intervistati rispondono con un tale tasso di consenso) Le spiegazioni che i nostri intervistati offrono, confermano i risultati di altre ricerche su coppie con matrimoni felici di lunga durata: migliora la qualità della vita, aumenta il benessere di coppia e la complicità e aiuta a superare i momenti di crisi. Tuttavia su quest’ultimo punto occorre cautela perchè l’umorismo aiuta a superare i momenti difficili solo se i due partner apprezzano il tipo di umorismo dell’altro partner, altrimenti le cose peggiorano.

8. QUANTO CONTA LO HUMOR NELLA SCELTA D’UN AMICO?
Per il 52% dei nostri intervistati l’umorismo è una caratteristica importante nella scelta degli amici. Per il 26% tuttavia non lo è, per il resto ha una importanza media. Amici con un senso dello humor vengono scelti perché fanno star bene chi sta loro vicino, divertono, fanno vivere meglio, sdrammatizzano le situazioni. I più giovani e gli uomini scelgono più spesso amici divertenti e usano maggiormente lo humor quando un amico è in difficoltà Le donne più spesso preferiscono dare e ricevere sostegno affettivo, perché si ritengono poco capaci di far ridere, oppure sono convinte che scherzare su un problema non serve a niente al contrario di molti maschi. Più donne che uomini preferiscono infatti ascoltare o consolare un amico in difficoltà, più uomini che donne usano l’ironia, propongono attività distraenti come vedere un film comico o bere qualcosa insieme. Coloro che apprezzano l’umorismo e hanno alti punteggi nei test di creatività sull’umorismo quando scelgono gli amici li cercano allegri e spiritosi Pensano inoltre che l’umorismo aiuti gli amici a vedere i problemi da un altro punto di vista.aiutando a trovare nuove strategie per risolverli. Pertanto nei rapporti interpersonali, di coppia, amicali, tra genitori e figli è utile capire se il nostro interlocutore apprezzi l’umorismo e di quale tipo, altrimenti i nostri sforzi di risolvere i conflitti possono rivelarsi controproducenti o addirittura offensivi e irritanti.

9. COME RIDI RIVELA LA TUA PERSONALITA’
Dalla nostra indagine emerge che l’atteggiamento di una persona verso l’umorismo e il suo modo di ridere possono rivelarci molte informazioni su altri aspetti del suo carattere che ci possono aiutare a sceglierlo o ad evitarlo come amico. Scoprendo il “quoziente d’intelligenza umoristica di una persona” si può capire ad esempio che tipo di comportamenti assumere per risollevare il morale e quali occorre evitare per non peggiorare le cose, se si ha a che fare con un introverso o estroverso, un tipo emotivamente stabile o instabile, con qualcuno che ha una bassa o elevata autostima, la sua tendenza alla depressione o all’ansia, che tipo di humor gradisce tra colleghi ecc

10. DIMMI CHE PERSONALITA HAI E TI DIRO PER CHI VOTI
Molte indagini indicano che gli elettori votano sempre meno in base alle ideologie o ai programmi e sempre più spesso a seconda della fiducia e dell’attrazione che provano per la personalità dei leaders di partito. Non solo, ma votano per quei capi che hanno le caratteristiche di personalità che i votanti si riconoscono. Ad esempio votanti di destra che si autodescrivono come dotati di vitalità, fiducia in se stessi, alta autostima, ambizione e autorevolezza, votano per personalità politiche a cui attribuiscono gli stessi tratti di personalità, ecc. La nostra ricerca conferma che tra queste caratteristiche di personalità anche in Italia si afferma l’importanza per i politici di mostrare doti umoristiche. Il 43% dei nostri intervistati valuta positivamente i politici dotati di humor. Un 28% non apprezza per niente questa dote nei politici, il resto degli intervistati distingue di caso in caso, e a seconda del tipo di humor utilizzato.
Emergono interessanti differenze nell’apprezzamento dello humor in politica tra votanti di destra e sinistra.. Il 61% di tutti gli intervistati apprezza i politici che sanno essere autoironici. Le donne più frequentemente degli uomini pensano che la satira influenzi l’opinione pubblica.


11. VOGLIO UN CAPO CON CUI RIDERE
Nei luoghi di lavoro quanto si ride? Solo un triste 9% afferma che nel suo luogo di lavoro non si ride mai. Il 44 %ride molto spesso, il resto almeno qualche volta. Si ride maggiormente tra colleghi Il 96% ritiene che lavorare con persone simpatiche e ridere insieme possa aiutare a lavorare meglio Purtroppo il 40% dichiara di avere capi pochi inclini allo humor e poco disponibili ad unirsi ai collaboratori per una bella risata. Un altro 40% ha capi che occasionalmente ridono con loro. Solo il 20% ha capi con cui spesso si ride o si fanno battute. I più giovani cercano questo tipo di capo disperatamente.

12. SI PUO GUARIRE DAL CANCRO RIDENDO?
Nel capitolo ottavo e nono si passano in rassegna le migliori ricerche fatte in tutto il mondo per capire quando ridere è efficace e quando meno. Ridere sembra essere efficace per soffrire di meno, e per ridurre lo stress e per mantenersi in forma e è correlato con un miglior stato di salute fisico e psichico.

13. URGONO NUOVI FINANZIAMENTI PER SCOPRIRE I BENEFICI DELLE RISATE SUL SISTEMA IMMUNITARIO
Le ricerche sui benefici del riso sono ancora incerte in quest’ambito, urgono finanziamenti per chiarire differenze tra effetti di stimoli comici e effetti dovuti a risate.

14. RIDERE PER SOFFRIRE DI MENO
Ci sono prove sufficienti degli effetti analgesici del riso, nel libro vengono descritte vari modi di usare lo humor per far dimenticare o diminuire il dolore di vari tipi di disturbi e malattie.

15 RIDERE INVECE DI ANDARE IN PALESTRA?
Nell’era dei palestrati e dei fitness ridere potrebbe essere una strada più divertente per raggiungere gli stessi risultati. 10 minuti di riso grasso equivalgono a mezzora di esercizio fisico moderato.

16. LA COMICOTERAPIA NEGLI OSPEDALI
Da Patch Adams alle cliniche per le risate Un giro nel variegato mondo dell’uso dello humor per rasserenare i malati con indicazioni degli ospedali e centri italiani e stranieri dove vengono praticate varie forme di comicoterapia.

17. WOODY ALLEN COME ANALISTA?
Quale ruolo per lo humor in psicoterapia? I risultati di una ricerca empirica mostrano che spesso gli analisti usano lo humor, ma che questo può avere effetti diversi con pazienti e situazioni differenti.
Quale humor è benefico e quale può produrre danni?

18. RIDERE PER AGGREDIRE O PER CREARE UN SENSO DI APPARTENENZA A UN GRUPPO
Le risate che sgorgano con amici e in famiglia, quando stiamo con persone con cui ci possiamo rilassare hanno effetti diversi da quelle prodotte ascoltando o guardando spettacoli comici. Per arrivare a stimolare il riso gli stimoli dei materiali comici hanno quasi tutti carattere aggressivo e denigratorio. Non si ride con qualcuno, ma di qualcuno. Le risate provocate da spettacoli che denigrano, mettono alla berlina qualcosa o qualcuno rafforzano i sentimenti di superiorità come anche il disprezzo e la distanza dalle persone o gruppi messi alla berlina.
Le risate di gioia, che scaturiscono dal piacere di stare insieme rilassano la mente e predispongono ad una visione più serena e positiva della vita e dei nostri rapporti con gli altri, oltre ad offrire gli stessi benefici fisici delle risate provocate dal solletico o da stimoli comici.

19. RIDERE DI PIU RIDERE MEGLIO SI PUO- OPPURE COME RITROVARE LA VOGLIA DI RIDERE
Nel libro vengono descritti vari modi per riscoprire i piaceri della risata da soli e con altri, e per allargare l’apprezzamento di vari tipi di umorismo e essere piu creativi ed attivi nel cercare e trovare occasioni per ridere.

20. FAR RIDERE CON GLI SPOT PUBBLICITARI
Il 62% dei nostri intervistati trova più efficace la pubblicità umoristica per i giovani sotto i 29 anni si arriva al 70% Solo ilo 33% degli over 65 apprezza invece questo tipo di spot
Gli spot pubblicitari preferiti si dividono in due categorie, Quelli dove si ride perché qualcuno si fa male, quelli dove si ride perché qualcuno fa qualcosa di insolito e sorprendente. Anche gli spot dove i protagonisti ironizzano sui propri difetti sono molto graditi tra i giovani.

21. LA REPUBBLICA GUIDA NEL GIOCO DELLA SATIRA POLITICA DIRETTA AI LEADER DI SINISTRA
Un esame di 2300 vignette rivela che prima dell’avvento di Repubblica le vignette pubblicate dal Tempo e dall’Unita prendevano poco in giro singoli politici e molto scelte di politica interna o estera (issues). La Repubblica da quando nasce inizia a dare grande spazio alle vignette, pubblicandone molte di più del suo diretto rivale il Corriere . Negli anni 89 e 99 i due prendono di mira in particolare i leaders della sinistra, mentre il Tempo non attacca mai leaders del suo schieramento. Il risentimento di D’Alema verso i giornalisti sembra basato su alcuni comportamenti: nel 1999 una vignetta su tre sul Corriere e La Repubblica prendono di mira difetti della personalità del MASSIMO!


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