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PSYCHOMEDIA
LIBRI - Recensioni e Presentazioni



Stefano Beggiora, Mario Giampà, Alfredo Lombardozzi e Anthony Molino (A cura di)

Sconfinamenti: escursioni psico-antropologiche


Mimesis Edizioni
(Milano, 2014, pp. 285)



Questo libro si propone di navigare un’area di confine tra la psicoanalisi e l’antropologia. Non intende tanto descrivere un quadro fisso e definito della storia del rapporto tra le due discipline quanto aprire nuovi scenari di comprensione del mondo, in particolare quelli riguardanti il rapporto gruppo sociale/individuo, interiorità/esteriorità, conscio/inconscio.

Nel volume è rappresentata una ricchezza di punti di vista che ci consente di valutare posizioni di partenza molto diverse nell'analisi dei contesti socio-culturali affrontati in termini psico-antropologici. In generale i vari autori si muovono su questo terreno complesso e rischioso con attenzione e senso della misura.

Gli sconfinamenti, inevitabili e produttivi, lo sono in quanto possano essere visti nel senso non solo del loro andare ‘oltre’ confine, ma anche nel percorso di ritorno alla disciplina di partenza che può essere, a quel punto, rinnovata nelle sue categorie e principi di base e anche rafforzata nella sua specificità. Un'incursione condivisa e reciproca nell'alterità dell'altra disciplina, che per molti versi è bene che rimanga tale, proprio in quanto alterità. Questo per consentire che le due discipline si attestino nel loro rapporto di contiguità collaborativa, nel rispetto reciproco, e mantengano un canale di dialogo aperto a cogliere e scambiarsi il senso della attuale complessità.

In questa prospettiva, Sconfinamenti è il risultato di un lavoro che ha raccolto una sfida, nella speranza di fornire al lettore tracce per orientarsi nelle trame della complessità dei mondi molteplici in cui l’uomo contemporaneo, figura tanto ibrida quanto fragile, tenta di riconoscersi.

Autori: Benjamin Kilborne, Gananath Obeyesekere, Waud Kracke, Cecila Sinay Millonschik, Claudio Castelo Filho , Paola di Cori, Luca Caldironi, Virginia De Micco, Domenico Scafoglio, Gualtiero Harrison, Stefano Beggiora, Alfredo Lombardozzi, Mario Giampà.

Interviste a: Mel Spiro (a cura di Vincenzo Padiglione); Vincent Crapanzano, Katleeen Stewart, Korinne Kondo (a cura di Anthony Molino).

Traduzioni di: Stefano Beggiora, Anthony Molino, Mario Giampà, Davide Torri, Monica Maggion, Sara Boffito.

Introduzione di: Alfredo Lombardozzi.


COMMENTI:

“Se è vero che il dialogo tra psicoanalisi e antropologia è stato, da Freud in poi, intenso e appassionante, è altrettanto vero che una certa diffidenza reciproca ha caratterizzato la sua evoluzione. L’indubbio valore di questo libro sta nella forma originale di questo confronto: un duetto che non esclude dissonanze e disarmonie ma che, al contrario, dà alle eventuali contraddizioni la possibilità di generare nuove e inattese melodie.”

Franco Lolli

“Questo libro offre allo psicoanalista l’opportunità di affacciarsi su un mondo umano poliedrico da esplorare con piacere e meraviglia, per ritornare poi nella stanza di analisi con una mente resa più grande dalla pluralità di soggetti sconosciuti che ha incontrato e ospitato. Questa esperienza culturale può rappresentare uno strumento utile per riuscire a riconoscere nei nostri pazienti, spesso afflitti da chiusure claustrofobiche, i sé multipli che non si erano sviluppati, acquattati nelle ombre dell’inconscio.”

Anna Ferruta

“Contro il riduzionismo delle neuroscienze e contro il meccanicismo delle psicologie comportamentali mai come adesso un avvicinamento tra antropologia e psicoanalisi è auspicabile. La prima può dare alla seconda un’attenzione ai contesti e alla quotidianità mentre questa può regalare all’antropologia uno sguardo profondo alla costruzione dell’individualità.”

Franco La Cecla

 

NOTA SUI CURATORI

Stefano Beggiora è ricercatore di Storia dell’India e docente di Letteratura Hindi presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia. Appassionato di società e tradizioni orientali, sin dai primi anni ’90 si specializza nello studio dello sciamanismo e delle culture tribali dell’India. Nel 2007 conduce un progetto di monitoraggio economico del Fondo Sociale Europeo a Mumbai relativo alle imprese italiane in India e ai comparti formativi universitari. Fra le sue pubblicazioni si segnala: Sonum: spiriti della giungla. Lo sciamanismo delle tribù Saora dell’Orissa (Milano: Franco Angeli, 2003); India e Nordest: il mercato del terzo Millennio (Venezia: Cafoscarina Editrice, 2009); Sacrifici umani e guerriglia nell’India coloniale. Dal genocidio in nome della civiltà alla civiltà come genocidio, (Vicenza: Itinera Progetti, 2010). Nel 2013 un suo progetto di ricerca sul poeta indiano Rabindranath Tagore viene selezionato dall’Indian Council of World Affairs e premiato con un invito ufficiale del Governo Indiano.

Mario Giampà è psichiatra nonché Accademico dell’Accademia Lancisiana di Roma. Già membro Associato della Società Psicoanalitica Italiana, è membro associato della Sociedade Brasileira de Psicanálise de São Paulo (Brasile) e della International Psychoanalytic Association. Studioso del lavoro di W.R. Bion nonché esperto in sessuologia e psicosomatica, ha insegnato presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara (2000-2001); la Facoltà di Psicologia dell’Università degli Studi dell’Aquila (2005-2007); e la Scuola Internazionale di Ricerca e Formazione in Psicologia Clinica e Psicoterapia Psicoanalitica dell’Istituto Dermopatico dell’Immacolata (SIRPIDI-Roma, dal 2007 a tutt’oggi).

Alfredo Lombardozzi è psicoanalista della Società Psicoanalitica Italiana (SPI) e dell’International Psychoanalitical Association (IPA), nonché socio ordinario con funzioni di training dell’Istituto Italiano di Psicoanalisi di Gruppo (IIPG). Antropologo di formazione ha lavorato presso il Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari ed è stato docente di Antropologia psicoanalitica all'università di Chieti e dell'Aquila. Direttore della rivista Koinos – Gruppo e funzione analitica, ha pubblicato il volume Figure del dialogo tra antropologia e psicoanalisi (Roma: Borla, 2006). Assieme a Luciana Mariotti ha curato, invece, i testi Antropologia e dinamica culturale: Studi in onore di Vittorio Lanternari (Napoli: Liguori, 2008); e Psicoanalisi di Gruppo con bambini e adolescenti, (Roma: Borla, 2012).

Anthony Molino è psicoanalista e pluri-premiato traduttore di letteratura italiana in inglese. Membro Associato della Società Italiana di Psicoterapia Psicoanalitica (SIPP), nel 1997 ha conseguito il Ph.D. in antropologia presso la Temple University di Filadelfia (U.S.A.). In Italia ha pubblicato: Liberamente Associati: Incontri psicoanalitici con Christopher Bollas, Joyce McDougall, Michael Eigen, Adam Phillips e Nina Coltart (Roma: Astrolabio, 1999); Psicoanalisi e buddismo (Milano: R. Cortina, 2001); La vitalità degli oggetti (Roma: Borla, 2007); Tra sogni del Budda e risvegli di Freud (Milano: Arpanet, 2010); e, più recentemente, per i tipi delle Edizioni Mimesis, Soggetti al bivio: Incroci tra antropologia e psicoanalisi (2012). Tra le sue pubblicazioni in inglese segnaliamo In Freud’s Tracks: Conversations from the Journal of European Psychoanalysis (curato con S. Benvenuto).


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