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PSYCHOMEDIA
LIBRI - Recensioni e Presentazioni



Alberto Angelini

La psicoanalisi in Russia
Dai precursori agli anni Trenta


Liguori Editore, Napoli, 1988
(pp.: 228 euro 18)

Prefazione di Cesare Musatti




La Russia fu uno dei primi paesi che accolsero le idee psicoanalitiche, ancor prima che la psicoanalisi venisse accettata, o semplicemente conosciuta, in molte nazioni occidentali. Fin dal 1909 apparvero, in Russia, numerose traduzioni degli scritti di Freud e Jung e, a partire dal 1911, si costituì, a Mosca, una Società Psicoanalitica. Dopo la guerra e la rivoluzione, la psicoanalisi ebbe una stagione felice nella nuova Repubblica Sovietica. Una seconda Società Psicoanalitica sorse a Kazan, su iniziativa di Aleksandr R. Luria, poi divenuto il padre della neuropsicologia contemporanea. Da varie prospettive, si tentarono accostamenti tra psicoanalisi e marxismo. Anche Lev S. Vygotskij, il massimo esponente della scuola psicologica «Storico-culturale», fu tra i membri della Società Psicoanalitica Moscovita. Tuttavia, fin dalla seconda metà degli anni venti, la psicoanalisi fu sottoposta a dure critiche, sul piano filosofico, proprio rispetto alla sua collocazione nei confronti del marxismo. Il volume delinea lo sviluppo storico della psicoanalisi in Russia, dai precursori agli anni trenta, quando le idee freudiane scomparvero dall'universo culturale sovietico e il ciclone politico che investì la società sovietica ebbe l'effetto di dissolvere completamente il movimento psicoanalitico. Nonostante ciò, in quello stesso periodo, alcuni elementi del dibattito si spostarono in Europa occidentale, dove le idee degli psicoanalisti sovietici riecheggiarono nell'opera di autori, come Wilhelm Reich, che tanta parte avrebbero avuto nella storia della psicoanalisi.

    Indice
      Prefazione di Cesare Musatti

      I. I precursori
      Dalla fine del settecento alla prima metà dell'ottocento; La seconda metà dell'ottocento.

      II. La nascita della psicologia oggettiva
      Ivan M. Sec˙enov; Ivan P. Pavlov; Vladimir Michajlovic˙ Bechterev.

      III. Lo sviluppo della psicoanalisi in Russia
      Anni che precedono la prima guerra mondiale; Dopo la guerra e la rivoluzione.

      IV. Psicoanalisi e pedagogia
      Il problema dell'«Uomo nuovo»; Vera Schmidt e l'asilo psicoanalitico di Mosca; Blonskij e la pedologia.

      V. Psicanalisi e marxismo
      L'atmosfera scientifica e culturale; Rejsner: psicoanalisi e società; Bychovskij: psicoanalisi ed energetismo; Fridman: psicoanalisi e ideologia; Zaikind: psicoanalisi e riflessologia.

      VI. Aleksandr Romanovic˙ Luria
      La Società Psicoanalitica di Kazan; L'attività moscovita.

      VII. Lev Semënovic˙ Vygotskij
      Inconscio e coscienza; Psicoanalisi ed arte; Il confronto con le altre scuole.

      VIII. D.N. Uznadze e la teoria del set

      IX. Lenin e la psicologia

      Il contesto teorico; Aspetti politici e sociali.

      X. La critica della psicoanalisi
      Volos˙inov: contro il freudismo; Gli attacchi dei teorici sovietici:
      Jurinetz e Deborin.

      XI. La prosecuzione del dibattito in occidente: Reich e Sapir
      Elementi introduttivi al problema del «fattore soggettivo» nel marxismo occidentale; Le ipotesi di W. Reich e la replica del sovietico Sapir.

      Bibliografia



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