G. Levi, M. Romani
In prima adolescenza i ragazzi che si avvicinano, con diverse vicende, a un disturbo di personalità oscillano tra un polo relazionale affettivo evitante (sul piano del pensiero: decostruente) e un polo relazionale- affettivo drammatico (sul piano del pensiero: manipolativo).
Nel periodo che va dagli 8 ai 12, gli stessi bambini , spesso hanno presentato una nebulosa di sintomi e vissuti ad ampio spettro. Alcuni hanno avuto delle problematiche ansioso-depressive, centrate sull'angoscia di separazione. Altri hanno avuto delle problematiche di impulsività- controllo, centrate sulla difficoltà a mentalizzare.
Qual è il percorso psicologico che porta questi ragazzi verso un Disturbo di Personalità (DP) piuttosto che verso un disturbo sindromico depressivo e verso un disturbo della condotta? Oppure, utilizzando una vecchia terminologia: verso un disturbo funzionalmente nevrotico o verso un funzionalmente psicotico? L'esempio della sindrome ADHD viene utilizzata come modello di psicopatologia dello sviluppo a rischio DP.
