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Università degli Studi "La Sapienza" Roma
VI Centro di Psicoterapia Cognitiva
in collaborazione con
APC - Scuola di Psicoterapia Cognitiva

Abstract del Congresso Internazionale

Personalità e relazione
Un gioco polifonico tra le parti


Roma, 10-11-12 Maggio 2007



La relazione terapeutica nel modello psicodinamico fra clinica e ricerca

Alessandra De Coro


Nei variegati sviluppi della teoria della tecnica psicoanalitica ­ attraverso l'intero secolo appena trascorso ­ il costrutto di "transfert" rappresenta il filo rosso che costella i diversi passaggi evolutivi che dal primo Freud (1901,1912) conducono fino alle psicoterapie dinamiche "su misura" di Horwitz e Gabbard (1996) o ai trattamenti basati sui risultati dell'Infant Research proposti, per esempio, da Beebe e Lachmann (2002), da Bateman e Fonagy (2004) e da Stern (2004).
Il lavoro interpretativo basato sulle dinamiche della relazione terapeutica resta ancora oggi al centro dell'analisi come della psicoterapia dinamica, con la consapevolezza che gli strumenti tecnici utilizzati si muovono lungo un continuum che va dal polo degli interventi più "supportivi" al polo degli interventi più "espressivi", e che in ogni caso il lavoro clinico acquista senso ed efficacia solo se organizzato in una cornice, il "setting", dai contorni precisi e ben strutturati fin dall'inizio, anche se con regole relativamente flessibili perché concordate nell'ambito della relazione unica fra quel determinato paziente e il suo analista/terapeuta.
Al di là dell'interpretazione, tuttavia, le interazioni fra i due partner della relazione, grazie ai recenti sviluppi della ricerca sulla memoria e sulle comunicazioni non verbali, sono considerate oggi un fattore fondamentale dell'efficacia terapeutica, poiché contribuirebbero a ri-modellare l'organizzazione dei ricordi autobiografici attraverso una riorganizzazione delle rappresentazioni pre-simboliche.
La ricerca empirica sul processo terapeutico rivolge l'attenzione ai modelli relazionali del paziente, che risultano centrali sia nella definizione del problema clinico sia nella valutazione del cambiamento: con diversi metodi, messi a punto per formalizzare quanto avviene nel trattamento psicodinamico (CCRT di Luborsky, Unconscious Plan di Weiss e Sampson, Frames di Dahl, Analisi configurazionale di Horowitz, CMP di Henry e coll.), la capacità del clinico di sintonizzarsi sulla comprensione delle aspettative relazionali disfunzionali attivate dal paziente nella relazione è stata individuata come un fattore terapeutico discriminante rispetto al buon esito della psicoterapia.

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