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PSYCHOMEDIA
CONGRESSI E SEMINARI

Università degli Studi di Roma “La Sapienza”
Facoltà di Filosofia
Cattedra di Filosofia della Storia
Cattedra di Storia della Filosofia Contemporanea

In collaborazione con
Forum Austriaco di Cultura a Roma

Roma, 16 Giugno 2006

In occasione del 150° anniversario della nascita
di Sigmund Freud (1856-2006)
Freud e i filosofi: un dialogo aperto

Forum Austriaco di Cultura a Roma
Viale Bruno Buozzi, 113 - Roma
ore 18-20.30



In occasione del 150° anniversario della nascita di Sigmund Freud (1856-2006), filosofi e psicoanalisti sono lieti di discutere insieme all’incontro/tavola rotonda "Freud e i filosofi: un dialogo aperto" che si terrà Venerdì 16 Giugno 2006, dalle ore 18 alle 20.30 presso il Forum Austriaco di Cultura a Roma, (Viale Bruno Buozzi, 113). Partecipano al convegno : T. Cancrini, M. D’Abbiero, A. Ferruta, S. Maffettone, F.S. Trincia. Introduce: M. Meloni

PRESENTAZIONE. Sin dagli inizi della biografia freudiana, il rapporto tra psicoanalisi e filosofia è stato caratterizzato da una complessa mescolanza di attrazione e repulsione. In una famosa lettera all’amico e collega berlinese Wilhelm Fliess - scritta negli anni cruciali della sua avventura teorica - Freud si lascerà andare alla confessione di non aver avuto in gioventù “altro desiderio che non fosse quello della conoscenza filosofica”. Qualche mese prima, sempre a Fliess, aveva scritto di nutrire segretamente la speranza di arrivare, attraverso la medicina, “al mio primo obiettivo, la filosofia” (Le origini della psicoanalisi, Boringhieri, Torino, 1961, pp. 121, 138). Eppure - solo qualche anno più tardi, quando oramai la psicoanalisi è un edificio ben consolidato - questa predilezione verso la filosofia viene del tutto accantonata. Non solo Freud rifiuta ora ogni debito verso quei filosofi che più apertamente sembrano aver anticipato le intuizioni psicoanalitiche, come Schopenhauer o Nietzsche; ma sempre di più la filosofia diventa un caso esemplare di pensiero magico, nevrotico, vicina più a un delirio che non al freddo rigore della scienza, a cui ora vorrebbe imparentare la sua creatura psicoanalitica.

Eppure, nonostante le ambivalenze freudiane e gli iniziali rifiuti che la filosofia ha opposto alla psicoanalisi (Heidegger liquiderà la ricerca freudiana come pensiero che privilegia la “totale attinenza ai sensi che dominerebbe la vita dell’uomo”), si può dire che poche altre esperienze intellettuali abbiano avuto il peso della psicoanalisi nel segnare la riflessione filosofica novecentesca. Paul Ricoeur - sin dal suo classico Dell’interpretazione - racconterà dello “choc considerevole” che costituisce per il filosofo l’incontro con la psicoanalisi. Per non parlare qui di Jacques Derrida, la cui decostruzione può essere facilmente paragonata ad una “psicoanalisi della filosofia”, un tentativo di far lavorare Freud dentro le categorie ereditate dal pensiero filosofico.
Tuttavia oggi il rapporto tra psicoanalisi e filosofia è tornato a vivere una fase difficile, secondo alcuni in modo irreversibile. Una difficoltà paradossale visto che l’ultimo ventennio ha visto la rinascita nel mondo filosofico, in particolare di lingua inglese, del tema della psicologia e della mente. Una vera e propria “riscoperta” per dirla con John Searle, all’interno della quale tuttavia la psicoanalisi sembra rimanere ai margini delle teorizzazioni attuali su mente e coscienza.
Eppure, in quella conversazione dell’umanità che è il discorso filosofico, il contributo della psicoanalisi non potrà venir meno, se non a prezzo della rinuncia ad accedere a quell’elemento pulsionale, affettivo, desiderante della mente, vero e proprio enigma della soggettività su cui Freud ha ostinatamente posato il suo sguardo, e che costituisce tuttora elemento scabroso per i molti riduzionismi contemporanei.

NOTE SUI PARTECIPANTI :

Tonia Cancrini, psicoanalista, è membro ordinario con funzioni di training della Società Psicoanalitica Italiana; ha insegnato Ermeneutica filosofica alla II Università degli studi di Roma; vive e lavora a Roma. Tra le sue pubblicazioni recenti, “ Un tempo per il dolore. Eros, dolore e colpa ” (Torino 2002)

Marcella D’Abbiero insegna Filosofia della storia presso l’Univ. la Sapienza di Roma e si occupa di filosofia moderna e psicoanalisi. E’ autrice di numerosi testi tra cui Per una teoria del soggetto. Psicoanalisi e marxismo (Napoli 1984) ; Le ombre della comunità (Genova 1991) ; Eros e democrazia (Milano 1998). Ha curato di recente Desiderio e filosofia (Milano 2003)

Anna Ferruta, psicoanalista, membro ordinario con funzioni di training e segretario scientifico della Società Psicoanalitica Italiana. Full Member dell’International Psychoanalytical Association.
Svolge l’attività di psicoanalista a Milano come libera professione. Si interessa inoltre del trattamento delle patologie gravi, conducendo supervisioni in istituzioni psichiatriche, con particolare attenzione alla tematica della psicoanalisi come metodo di cura della sofferenza psichica e come ricerca sul funzionamento della mente umana. Come vicedirettore della rivista Psiche si è occupata dell’interfaccia tra psicoanalisi e mondo culturale e sociale.

Sebastiano Maffettone. Professore Ordinario di Filosofia Politica presso la Facoltà di Scienze Politiche della Luiss Guido Carli. E’ Master of Science presso la L.S.E. (University of London). E’ stato "Visiting Professor" presso la New York University, Harvard University, e Tufts University.
E’ membro di numerosi Comitati Scientifici, tra cui la Fondazione Olivetti, la Fondazione Einaudi e la Fondazione Ernst&Young. Dirige due collane editoriali (c/o Liguori e il Saggiatore). Dirige la rivista "Filosofia e questioni pubbliche" (Luiss-Edizioni). Tra le pubblicazioni recenti Fondamenti del liberalismo, Laterza, Roma -Bari, 1996 ; Il valore della vita, Mondadori Editore, Milano, 1998 ; Etica pubblica, Il Saggiatore Editore, Milano, 2001.

Francesco Saverio Trincia. Professore Ordinario di Etica sociale e di Storia della filosofia contemporanea nella Facoltà di Filosofia dell'Università "La Sapienza", Roma.
Autore di studi filosofici su Freud e sulla psicoanalisi (il Dio di Freud, Il Saggiatore 1990, Freud e il Mosè di Michelangelo, Donzelli 2000) ha dedicato a questo tema anche saggi importanti dal lavoro su Freud e Brentano ("La Cultura", 1, 1998) a quello sulle Origini della psicoanalisi in Italia ("La Cultura" 1, 1999). Sono da ricordare ancora "Sigmund Freud e le mani di Mosè" ("Rivista di psicoanalisi", 1, 2003) e "Il 'vissuto' come contaminazione tra psicoanalisi e filosofia" ("Psiche", 1, 2004). Studioso, tra l'altro, di Edmund Husserl e della fenomenologia, ha dedicato un saggio a "Coscienza e inconscio tra psicoanalisi e fenomenologia: il problema di una teoria fenomenologica dell'inconscio" ("La Cultura", 1, 2004), destinato a confluire nel volume su Husserl e Freud, di prossima pubblicazione.

Maurizio Meloni, ha concluso di recente una borsa di post-dottorato Ernst Mach in Austria finanziata dall’ÖAD. Collabora con la cattedra di Filosofia della Storia dell’Univ. La Sapienza di Roma, dove cura un ciclo di seminari su “La Mente e i suoi paradigmi”. Ha pubblicato lo scorso anno L'orecchio di Freud. Società della comunicazione e pensiero affettivo (Dedalo, Bari 2005). Sta attualmente lavorando ad un progetto di ricerca sulla “genealogia della mente” tra filosofia analitica e continentale, scienze cognitive e psicoanalisi.


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