PM --> HOME PAGE ITALIANA --> AREE PMTR --> NOVITÁ --> ALTRI CONGRESSI

PSYCHOMEDIA
CONGRESSI E SEMINARI


Istituto Banfi di Reggio Emilia
Rivista Sperimentale di Freniatria
Dipartimento di Salute Mentale della AUSL di Reggio Emilia
Società Italiana per la Psicopatologia


Reggio Emilia, Sabato 2 dicembre 2000

Crisi e Cronicità


Il convegno si inserisce in una serie di iniziative che da qualche anno l’Istituto Banfi e la Società Italiana per la Psicopatologia portano avanti congiuntamente (Reggio Emilia,1997; 1999).


Presentazione:

Il rapporto tra crisi e cronicità costituisce da sempre uno dei nodi concettuali della psicopatologia e della psichiatria, sia come teoresi sia come gestione della cura. Si oscilla tra il considerare la crisi psicotica come appartenente all’ambito della coscienza e la cronicità come appartenente alla patologia della persona (e quindi due ambiti epistemici separati) e il considerare invece la cronicità in psichiatria come un artefatto. Molte variabili interferiscono in questo dilemma. Lo stesso concetto di cronicità non ha un significato univoco; ora viene riferito al tempo lineare ora al passaggio da esperienze psicopatologiche a modificazioni strutturali della persona. Inoltre il tipo di pensiero sulla crisi e cronicità che fa da sfondo alla organizzazione della assistenza produce modelli che tendono ad autovalidarsi. Un esempio tipico è rappresentato dalla lunga storia della assistenza asilare in psichiatria: pensata per la cronicità, produceva cronicità.

D’altronde si può vedere la crisi come momento di massima alienazione di sé o invece di massima autenticità e la cronicità come una sequenza di crisi nel tentativo di stabilizzare comunque un modo di essere. Ovviamente questi diversi modi di pensare crisi e cronicità costituiscono lo sfondo Ð ora espresso, ora tacito Ð di strutturazioni diverse della assistenza psichiatrica che, dopo avere corso il rischio di considerare le situazioni croniche come evoluzioni naturali disgiunte da ogni contesto socio-ambientale, può correre ora il rischio di minimizzare la crisi; questa sottovalutazione, legata alla frequente tendenza evolutiva spontaneamente favorevole della crisi, può portare alla dispersione della sua gestione in luoghi diversi e tra operatori diversi, senza tenere conto del fatto: (1) che l’esperienza clinica ha dimostrato che quanto più vicino all’esordio è la presa in carico terapeutica, tanto migliori sono i risultati a distanza; (2) che inoltre la crisi può essere il rivelatore di problemi più profondi della persona.



Relazioni
(le relazioni verranno pubblicate nell'Area Psicopatologia di PM-TR)


PM --> HOME PAGE ITALIANA --> AREE PMTR --> NOVITÁ --> ALTRI CONGRESSI