Nel bene e nel male, nella nostra cultura, l'infanzia si trova oggi certamente piu' a contatto con la sessualità di quanto non fosse un tempo. Questo dato comporta per i bambini aspetti positivi di maturazione ed ampliamento delle conoscenze, ma nello stesso tempo aspetti problematici di disagio e confusione a seguito di una maggiore stimolazione in campo sessuale a cui non corrisponde un aumento di dialogo con gli adulti. I bambini si possono rapportare con una naturale e schietta curiosità e con uno slancio positivo nei confronti della dimensione del corpo, della sessualità, degli affetti. Questa curiosità e questo interesse dei piccoli sono spesso scoraggiati, frustrati e distorti dagli atteggiamenti dei grandi, che finiscono per scaricare le loro insicurezze, le loro ansie, le loro problematiche, e talvolta le loro perversioni e frustrazioni sullo sviluppo psicologico, sessuale e affettivo dei soggetti in età evolutiva. La sessualità delle bambine e dei bambini, delle adolescenti e degli adolescenti, rappresenta per il mondo adulto un territorio poco conosciuto, circondato da silenzio, imbarazzo, disagio. Talvolta addirittura si tratta, per alcuni adulti, di un territorio da sfruttare e strumentalizzare con varie forme di abuso psicologico e sessuale. In famiglia, nella scuola, nelle istituzioni per l'infanzia, i minori sono spesso lasciati soli con le loro difficoltà, con i loro interrogativi, con i loro desideri e con le loro paure concernenti la sessualità. Gli adulti spesso disertano il campo della comunicazione franca e diretta con le problematiche sessuali dei bambini e degli adolescenti, e a quest'ultimi resta pertanto, come unica possibilità di confronto, la comunicazione tra coetanei, spesso confusa e distorta. Gli adulti sottovalutano l'interesse sano, immediato e vitale che ci puo' essere nei minori nei confronti della realtà sessuale ed affettiva, cosi' come spesso ignorano la confusione, l'angoscia e la sofferenza che nei bambini e negli adolescenti puo' essere associata alla sessualità e alla affettività. Sono infinite le possibili mancanze di rispetto, le forme di strumentalizzazione e violenza a danno dei minori nel campo della sessualità e dell'affettività: vanno dalla trasmissione di messaggi distorti e diseducativi, colpevolizzanti oppure perversi, a vere e proprie forme di abuso, prostituzione minorile, pedofilia, abuso sessuale in famiglia. La famiglia, la scuola, i servizi sociali, sanitari, le comunità, i tribunali, sono spesso impreparati ad ascoltare le comunicazioni dei minori riguardanti l sessualità e l'affettività. Aumentare le capacità degli adulti ad ascoltare i minori significa arricchire in modo straordinario il dialogo tra le generazioni e prevenire molte forme di sofferenza, di strumentalizzazione e di abuso ai loro danni. La campagna nazionale di sensibilizzazione dell'Associazione Rompere il Silenzio, vuole sollecitare i genitori, gli educatori, gli operatori delle istituzioni ad una riflessione e ad un confronto:
- come educare i minori alla sessualità e all'affettività ROMPERE IL SILENZIO E' UNA ASSOCIAZIONE NON A SCOPO DI LUCRO CHE HA MESSO AL CENTRO DELLA SUA RICERCA LE PROBLEMATICHE DEL RAPPORTO ADULTO-MINORI. PENSIAMO CHE VADA OFFERTA AI GENITORI, AGLI EDUCATORI, AGLI OPERATORI, LA POSSIBILITà DI METTERSI IN DISCUSSIONE, DI RECUPERARE E DI RIVITALIZZARE IL RAPPORTO CON LA PROPRIA E L'ALTRUI INFANZIA. ROMPERE IL SILENZIO CHIEDE IL CONTRIBUTO PERSONALE, PROFESSIONALE ED ECONOMICO DI TUTTI GLI OPERATORI E DI TUTTI GLI ADULTI CHE HANNO A CUORE I BAMBINI, PER UNA ASSOCIAZIONE CHE VUOLE ESSERE "FINO IN FONDO DALLA PARTE DEI GRANDI E FINO IN FONDO DALLA PARTE DEI PICCOLI"
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