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Società Italiana di Psicologia Clinica-Medica

C.so di Porta Vigentina 34, 20122 Milano - Tel. 02-58309600



Il 12 maggio 1998 è stata fondata la SIPC-medica, di cui sono stato eletto presidente.

Il 22 maggio il Consiglio Superiore di Sanità ha approvato Psicologia Clinica come specializzazione medica di rilevante interesse nazionale e ne ha definito la Dirigenza medica a livello del Sistema Sanitario Nazionale.

In luglio verranno ridiscusse le tabelle e dovrà essere inserita nell'area medica la nostra specializzazione.


Le proposte attuali sono le seguenti:

1) Doppio asteriscato della Psicologia Clinica come scuola equipollente alla disciplina di Psicoterapia, con una collocazione sia nell'area medica che nell'area psicologica.

Questa soluzione, come il Prof Tansella mi ha riferito, gli è stata proposta come "l'unica" in quanto gli psicologi sostengono che solo loro possono esercitare la Psicologia Clinica come professione, forti di una dichiarata sentenza del Consiglio di Stato al riguardo. Questa soluzione ci pare:

a) poco parsimoniosa ed in controtendenza, perché introduce una nuova disciplina nell'area medica già ricca di specializzazioni e perché creerebbe una nuova dirigenza sanitaria con aumento delle spese nel SSN;

b) "contorta", perché non comparendo la denominazione di Psicologia Clinica ma di Psicoterapia, introduce una disciplina che non esiste nell'ordinamento delle scuole di Specializzazione di medicina, ma potrebbe aprire la strada ad eventuali scuole private riconosiute;

c) non abbiamo trovato nessuna sentenza del Consiglio di Stato al riguardo di ciò che sostengono gli psicologi al riguardo della Psicologia Clinica.


2) Equipollenza alla Neuropsichiatria infantile e alla Psichiatria.
Questa soluzione ci pare:

a) parsimoniosa e chiara, perché colloca la specialità di Psicologia Clinica per i laureati in medicina nell'area medica nelle due discipline dove gli statuti delle scuole di specializzazione e i tirocinii formativi si equivalgono ed inoltre non introduce nuove voci di spesa all'interno del SSN;

b) permetterebbe nell'immediato uno sbocco concreto per gli specializzati che già lavorano nel SSN come incaricati nelle discipline di Psichiatria e Neuropsichiatria infantile;

c) gli Psicologi Clinici medici inseriti nelle Unità Operative di Psichiatria e Neuropsichiatria infantile potrebbero quindi svolgere i turni di reperibilità, di pronto soccorso e prescrizione di farmaci senza inserire nelle piante organico delle Unità Operative personale, i laureti in psicologia che non possono svolgere tali mansioni.

Quest'ultima soluzione mi sembra la più realistica e comunque auspicabile perchè lascerebbe agli psicologi una loro collocazione autonoma all'interno della loro area professionale.

Lorenzo Bignamini


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