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PSYCHOMEDIA
MEMORIA E (TELE)COMUNICAZIONE
Telefono



Gli adolescenti e il telefono cellulare: ovvero l’affermarsi di un nuovo modello relazionale

R. Carlini e G. Cozzolino*



Introduzione

L’avvento del telefono cellulare ed il suo uso massiccio ha reso possibile in praticamente tutte le fasce di età la nascita di un modello nuovo e diverso di comunicare.
In particolar modo nel mondo giovanile ed adolescenziale sembra rappresentare il mezzo più utile per conoscere gli altri.
L’aspetto di questo fenomeno sociale presenta due lati distinti : la forte componente emulativa comportamentale che contraddistingue le età giovanili, e l’importanza simbolica che l’oggetto riveste in se’ (per chi lo usa, ma anche per i per genitori che lo acquistano per darlo in uso al figlio).

Nella moderna “onda di piena” di avvenimenti di tutti i generi non vi è quasi più la possibilità di soffermarsi: avere uno strumento che consente il continuo collegamento con gli altri sembra rappresentare il mezzo di salvataggio psicologico contro l’angoscia da isolamento e da solitudine. Per le famiglie lo stesso strumento, acquistato e dato in uso ai figli adolescenti e pertanto prossimi alla loro autonomia, se non economica, quantomeno psicologica - rappresenta un efficace “uinzaglio telematico” per placare in qualche modo l’ansia del distacco.

* * *

Nella presente ricerca abbiamo contattato tre dei maggiori istituti di scuola media superiore della Valdinievole**, ottenendo la collaborazione per la effettuazione di una indagine sull’uso del cellulare da parte degli studenti iscritti alle classi dalla prima alla quinta.
I questionari utilizzati per la successiva analisi sono stati 755. Il 93% degli intervistati ha una età compresa nella fascia 14-18 anni, risultando il campione composto da 289 maschi (38,3%) e 466 femmine (61,7%).

Il questionario prevedeva 30 domande suddivise in due sezioni: la prima (13 domande) dedicata all’indagine di aspetti comportamentali, la seconda, di tipo più tecnico-sanitario, mirata alla determinazione della esposizione ai campi elettromagnetici da parte degli utilizzatori del cellulare (modalità di impiego) e alle conoscenze sugli eventuali effetti dei campi elettromagnetici da parte degli studenti (17 domande).
Di seguito sono riportate le sole risposte riguardanti la prima sezione, mentre i risultati della seconda parte del questionario saranno oggetto di una ulteriore comunicazione.

Gli adolescenti e il telefono cellulare

Azienda USL 3, Pistoia
Dipartimento della Prevenzione
U.F.Igiene e Sanità Pubblica - Zona della Valdinievole



Indagine sull'uso del cellulare da parte degli studenti di scuola media superiore:


1) Possiedi un telefonino cellulare?

722 95,6
No 33 4,4



2) Ti è stato regalato ?

Dai genitori 518 70,04
Da altri 181 25,9


3) Lo utilizzi per i messaggi scritti?


722 95,6
No 33 4,4


4) lo hai acquistato di tua iniziativa?


209 41,4
No 296 58,6


5) Quanto tempo lo tieni con te durante la giornata ?


4 ore 64 8,9
6 ore 60 8,3
8 ore 101 14,0
10 ore 481 66,8


6) Ti è mai capitato di incontrare persone unicamente scambiando messaggi senza averle mai viste dal vivo?


418 58,8
No 281 40,2


7) Se sei in gruppo con amici, tieni spento il cellulare?


356 5,0
No 667 95,0


8) Hai mai comprato mascherine di diverso colore per il tuo cellulare?

230 32,6
No 475 67,4


9) Hai personalizzato la suoneria del tuo cellulare?

524 74,0
No 180 25,6


10) Tieni il cellulare acceso vicino al letto di notte?


35 5,0
No 667 95,0


11) Lo porti con te quando sei in vacanza?



699 97,5
No 18 2,5



12) Lo utilizzi in casa invece del telefono fisso?

722 95,6
No 33 4,4



13) Ritieni che il cellulare sia da considerare:


Soltanto un inutile lusso 16 2,3
Abbastanza utile 338 48,8
Utilissimo 206 29,8
Assolutamente indispensabile 132 19,1



Commento ai risultati


Praticamente tutti (96%) gli studenti del nostro campione possiedono un cellulare, che nel 70% è regalato dai genitori (che evidentemente non fanno molta resistenza).

I messaggi S.M.S. hanno un posto di grande rilevanza nei contatti attraverso i telefonini fra giovani : la quasi totalità del campione ne fa uso, ed è probabile che quasta sia diventata la modalità di comunicazione prevalente fra i giovani.
Il 60% degli intervistati ammette inoltre di aver conosciuto persone anche solo con lo scambio di messaggi, senza alcun contatto personale.

ll cellulare è tenuto con sé anche 10 ore al giorno (66,8%), tenuto acceso anche durante la vita di relazione in compagnia degli amici (95%) e non abbandonato (come c’era da aspettarsi) durante le vacanze, mentre solo una minoranza (5%) lo si tiene acceso vicino al letto la notte.
In alta percentuale (38%) lo si usa anche in casa al posto del telefono fisso,
Un certo livello di affezione all’oggetto sembra essere confermato dalla frequenza con cui i giovani ricorrono all’acquisto di accessori ( mascherine di diverso colore) o personalizzano il proprio cellulare alcune funzioni (la suoneria).
La considerazione dell’utilità del cellulare spazia dall’indispensabilità (19%) fino a posizioni di rifiuto come “inutile lusso” (2,3%) , ma è in ogni caso unanime la collocazione del telefonino nell’ambito delle “cose utili”.
I risultati della nostra indagine, come ci si attendeva, confermano il largo uso del telefono cellulare all’interno delle fasce di età adolescenziale, situazione indicativa di una forte valorizzazione dell’oggetto quale mezzo che favorisce i contatti e le relazioni umane, e piu’ in generale le possibilità di informazione e conoscenza dell’individuo.
D’altra parte non possono sfuggire alcuni aspetti di dipendenza psicologica dall’oggetto, e di resa a stereotipi, mode e miti consumistici.
Se immaginassimo di eliminare di colpo i cellulari dalle tasche e dalle borsette dei ragazzi e ragazze di età compresa tra i 14 e i 20, la conseguenza probabilmente sarebbe uno scenario di panico generalizzato.
Esiste quindi una dipendenza dei soggetti dall’oggetto? Ovviamente si. In che misura ? In una misura che comunque tende ad aumentare con il progresso tecnologico (vale a dire con le opportunità e le opzioni connesse all’oggetto). Altri fenomeni sociali più o meno direttamente riconducibili all’uso del cellulare, determinano un nuovo modo di relazionarsi con l’altro. Questo nuovo paradigma è legato, e privilegia, la temporaneità del rapporto e la sua consumazione in un arco di tempo in cui tutto è vissuto come assolutamente temporaneo e indeterminato. Tutto ciò tende ad eliminare dal vissuto delle ultime generazioni la profondità della relazione interpersonale.


Bibliografia

L. Benvenuti “ Devianza e Mass media”

L Benvenuti “ Il rapporto educativo della cultura della stampa alle culture audiovisive: una successione di paradigmi” ( da Formazione e società n. 7 pag. 45)

L. Benvenuti “La fungibilità simbolica” ( da “ Formazione e società n.7, 1983 pag. 53)



*U.F. Igiene e Sanità Pubblica A.S.L.3 Pistoia – Zona della Valdinievole

** Si ringraziano i presidi degli Istituti Tecnico Commerciale di Monsummano, Magistrale di Pescia e Tecnico Alberghiero di Montecatini per la collaborazione.



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