PM --> HOME PAGE ITALIANA --> ARGOMENTI ED AREE --> NOVITÁ --> PSICOTERAPIA-DOCUMENTI E COMUNICATI

PSYCHOMEDIA
MODELLI E RICERCA IN PSICHIATRIA
Psicoterapia - Documenti e Comunicati



Proliferazione di scuole di formazione in psicoterapia e di psicoterapeuti in Italia

Maurizio Mottola



Con il decreto del 3 agosto 2009 del Ministro dell'Istruzione dell'Università e della Ricerca (MIUR) è stata nominata la nuova Commissione per la valutazione dell'idoneità delle scuole di formazione in psicoterapia (in corso di insediamento); la precedente aveva concluso il suo mandato triennale nel maggio 2009, riunendosi ventotto volte e a conclusione dei suoi lavori le scuole di formazione in psicoterapia con autorizzazione ministeriale risultano 341 (204 le sedi principali e 137 le sedi periferiche). In quanto componente dall'ottobre 2000 al maggio 2009 delle varie commissioni succedutesi, svolgo talune considerazioni evidenziando prima di tutto la presenza in Italia del maggiore numero di psicoterapeuti dell'intera Europa (attualmente in Italia oltre 37.000 -di cui all'incirca due terzi psicologi ed un terzo medici-, pari allo 0,62 x mille abitanti). I lavori della Commissione ministeriale per la valutazione dell'idoneità delle scuole di formazione in psicoterapia scaturiscono dall'attuazione delle legge 18 febbraio 1989 n. 56, art. 3, che regolamenta la formazione in psicoterapia di medici e psicologi in sede universitaria o in istituti privati autorizzati. Dal febbraio del 1990 hanno operato presso il Ministero, varie Commissioni sulla psicoterapia. Un'iniziale Commissione di studio ha operato tra il febbraio 1990 ed il marzo del 1991 per elaborare i criteri per il riconoscimento dell'idoneità degli istituti privati a svolgere attività di formazione in psicoterapia. Questi criteri sono stati formalizzati nel D.M. 12 ottobre 1992 e sono stati messi in esercizio da una prima Commissione Tecnico Consultiva - istituita presso il Ministro dell'Università -, che ha operato tra il settembre 1991 ed il maggio 1994 ed ha proposto il riconoscimento dell'idoneità ad un primo limitato gruppo (39) di Istituti privati. Dopo un'interruzione dei lavori di quattro anni, a seguito dei contrastanti pareri del Consiglio di Stato (parere n. 1885/94 e n. 53/95), che hanno richiesto un chiarimento legislativo (legge 15 maggio 97, art. 17, comma 96, lettera b), i lavori sono ripresi sulla base di regole e procedure fissate nel D.M. 11 dicembre 1998 n. 509. Questo decreto ha fissato i principi e le regole per il lavoro da svolgere da parte delle Commissioni Tecnico Consultive di durata triennale, che si sono regolarmente succedute ed hanno dovuto affrontare un numero di richieste sempre crescente. Al termine dei lavori della seconda Commissione (giugno 2002) era stata riconosciuta l'idoneità a svolgere la formazione in psicoterapia a 217 sedi, differenziate in sedi principali ed in loro sedi periferiche; al termine dei lavori della terza Commissione (novembre 2005) le sedi autorizzate sono diventate 281 con un incremento del 30%. Al termine dei lavori della quarta Commissione (maggio 2009) sono 341 le scuole di formazione in psicoterapia con autorizzazione ministeriale (204 sedi principali e 137 sedi periferiche), con un incremento del 20% (prima diminuzione della media di incremento rispetto alle precedenti commissioni). Molto varia la distribuzione delle scuole di formazione in psicoterapia autorizzate. Su 341 ce ne sono 112 al Nord, 145 al Centro, 84 al Sud ed Isole, con la seguente ripartizione per Regioni: Valle d'Aosta 0; Piemonte 18; Lombardia 53; Trentino Alto Adige 3; Friuli Venezia Giulia 3; Veneto 25; Liguria 10; Emilia Romagna 26; Toscana 26; Umbria 2; Marche 8; Lazio 74; Abruzzo 9; Molise 0; Campania 23; Puglia 17; Basilicata 1; Calabria 5; Sicilia 26; Sardegna 12. Si va dunque da zero scuole in Valle d'Aosta e Molise alle 74 del Lazio. A ciò va aggiunto il fatto che la formazione psicoterapeutica per gli psicologi si svolge anche in sede universitaria (attualmente sono sei le sedi universitarie attive) e che all'attività psicoterapeutica sono abilitati anche i medici con specializzazioni dell'area psichiatrica. Le 341 sedi possono essere state autorizzate ad operare accogliendo sino a 20 allievi (anche se la media standard è più bassa) per ogni primo anno di corso. Così ogni anno si rendono disponibili potenzialmente circa 7.000 posti di nuovo accesso alla formazione in psicoterapia. Questo numero coincide con il numero annuale dei laureati in Psicologia, che - dopo anni di crescita al ritmo del 6/7% - tra il 2005/2006 si sono attestati su circa 7.000 unità. Teoricamente questo significa che per ogni laureato in psicologia vi è un posto per la formazione in psicoterapia e - continuando il trend di autorizzazione di nuove scuole - presto vi sarà più di un posto. La dislocazione territoriale ha risposto alla richiesta del mercato, per cui le scuole sono più numerose là dove sono state e sono attive le più affollate Facoltà di Psicologia: al centro ed al nord più che al sud e nei capoluoghi di provincia sedi di Facoltà, con le conseguenze di un'imposta mobilità geografica agli allievi. L'analisi dell'attuale rapporto specializzati/popolazione consente di vagliare se questo diffuso impegno formativo in psicoterapia di psicologi e medici corrisponde ai bisogni reali di promozione e sostegno della salute o non determina un eccesso di competenze specialistiche, che non trovano poi sbocchi professionali adeguati. In questo ambito non è stato fissato un indice ottimale, che risulti da una realistica valutazione epidemiologica. Facendo riferimento a quanto accade in Europa si constata che il rapporto tra laureati in psicologia e popolazione si colloca tra il massimo del Belgio di 1,7 per mille ed il minimo della Grecia di 0,2 per mille, passando per altre nazioni in cui il rapporto oscilla intorno al 1 per mille; in Italia al 31 dicembre 2006 su una popolazione di circa 59 milioni, gli psicologi iscritti all'ordine erano oltre 58 mila, con un rapporto dello 0,99 per mille e tra questi gli psicoterapeuti erano oltre 25 mila, con un rapporto dello 0,43 per mille. A questi ultimi vanno aggiunti i circa 12.500 medici psicoterapeuti, il che porta ad un rapporto psicoterapeuti/popolazione di 0,65 per mille, con un massimo dell'1,10 per mille nel Lazio ed un minimo dell'0,18 in Basilicata. Comunque, se continua il trend formativo delle Facoltà di Psicologia, entro il 2016 ci saranno oltre 50 mila nuovi laureati, con presumibilmente altri 25.000 che successivamente si indirizzeranno alla specializzazione in psicoterapia. Infine va considerato che in Italia già adesso si conta il maggiore numero di psicoterapeuti dell'intera Europa: attualmente sono oltre 37.000 - di cui all'incirca due terzi psicologi ed un terzo medici ed è psicoterapeuta uno psicologo su 2,3 del totale degli psicologi ed un medico su 33,2 del totale dei medici -, pari allo 0,62 x mille abitanti in Italia. Vari sono i fattori responsabili della proliferazione di psicoterapeuti: indubbiamente la società italiana presenta ancora profonde resistenze, storicamente spiegabili, alla professione di psicologo in quanto tale, tendendo ad identificare lo psicologo con lo psicoterapeuta. Lo psicologo è figura tuttora poco presente nel sistema scolastico, nel settore delle aziende e delle organizzazioni, in tutte quelle situazioni in cui a livello europeo e statunitense lo psicologo trova invece adeguata utilizzazione. L'indirizzarsi alla pratica psicoterapeutica diviene quindi una sorta di passaggio obbligato, sostenuto tra l'altro da una storica e ben consolidata tradizione. Però ormai il mercato appare saturo e la proliferazione delle scuole di formazione in psicoterapia amplifica e potenzia il fenomeno.


PM --> HOME PAGE ITALIANA --> ARGOMENTI ED AREE --> NOVITÁ --> PSICOTERAPIA-DOCUMENTI E COMUNICATI