PM --> HOME PAGE ITALIANA --> ARGOMENTI ED AREE --> NOVITÁ --> PSICOTERAPIA-DOCUMENTI E COMUNICATI

PSYCHOMEDIA
MODELLI E RICERCA IN PSICHIATRIA
Psicoterapia - Documenti e Comunicati



I luoghi comuni della relazione genitori e figli: conversazione con Ester Ricciardelli

Maurizio Mottola



Nell'ambito della seconda edizione della Settimana per il Benessere Psicologico in Campania, promossa dall'Ordine degli Psicologi della Campania, giovedì 24 novembre 2011 si è svolto, alla sala consiliare della II Municipalità del Comune di Napoli, il convegno Chi nun sta' a sentere a mamm' e pat' va' a murì addò nunn' è nat': i luoghi comuni della relazione genitori e figli. Alla psicologa e psicoterapeuta Ester Ricciardelli, moderatrice del convegno, abbiamo posto alcune domande.

Di che cosa si è trattato al convegno Chi nun sta' a sentere a mamm' e pat' va' a murì addò nunn' è nat': i luoghi comuni della relazione genitori e figli?

Il nostro convegno si è svolto in un "luogo comune" (la Sala Consiliare della II Municipalità, sita in piazza Dante) ed è per tale ragione che, partendo proprio dai "luoghi comuni", abbiamo deciso di esplorare il complesso tema della famiglia e, più nello specifico, quello della genitorialità. Di tali argomenti abbiamo cercato di mettere in evidenza luci e ombre, vincoli e possibilità, dando particolare attenzione ai momenti di crisi e di difficoltà vissuti spesso dalle famiglie, come quelli delle separazioni e dei divorzi, o ancora, come quelli in cui è richiesto l'ingresso delle Istituzioni nelle loro vite a causa di gravi difficoltà (sostegno alla genitorialità). Alla fine dell'incontro c'è stato poi spazio anche per un interessante intervento sulle difficoltà relative all'omogenitorialità che ha dato vita a un vivace dibattito.

In un periodo di crisi come l'attuale che funzioni sta svolgendo la famiglia? 

In un periodo di forte crisi come quello che viviamo in cui regna sovrana la precarietà, le nuove famiglie non si formano molto facilmente: tanti sono i giovani adulti non sposati o i giovani che, seppur intenzionati a metter su famiglia, ancora non riescono a lasciare il proprio "nido" per le difficoltà economiche in cui versano. Alle famiglie d'origine, nel frattempo, non tocca altro che continuare a fornire cura, contenimento e sostegno ai propri figli che, spesso, più che trentenni, rimangono ancora a vivere sotto lo stesso tetto dei genitori. La famiglia è in continua trasformazione, essendo essa un sistema antropologico-psicosociale vivo che interagisce attivamente con il contesto (culturale e storico-geografico), influenzandolo ed essendone influenzata. La famiglia nucleare con il passare del tempo sta cedendo il passo sempre di più a nuove forme di famiglia (omosessuali, monogenitoriali, ricomposte, eccetera), su cui varrebbe la pena soffermarsi molto di più, esplorandone limiti e risorse.

Decine di migliaia di psicoterapeuti (in prevalenza con laurea in Psicologia e però pure un consistente numero con laurea in Medicina e Chirurgia): come poter utilizzare questo patrimonio di competenze per incrementare il benessere psichico e la salute mentale dei cittadini e delle famiglie?

Le famiglie in crisi non riescono ad accedere alle loro risorse e alle loro possibilità e così finiscono spesso in un vicolo cieco. Ugualmente, isomorficamente, la società di oggi, fortemente in crisi, non riesce ad accedere alle risorse che potrebbe utilizzare per poter fronteggiare le sue difficoltà, ad esempio attraverso l'aiuto professionale degli psicoterapeuti. Occorre dunque, forse, come si fa con le famiglie in difficoltà, far prima riconoscere la necessità di un intervento di tale tipo, diffondendo una cultura che supporti adeguatamente tale tipologia di intervento, troppo spesso stigmatizzato e per questo rifiutato. Come diffondere tale cultura? Beh forse proprio con iniziative come quella della Settimana del Benessere Psicologico, dove non si agisce sull'emergenza ma sulla promozione del benessere.


PM --> HOME PAGE ITALIANA --> ARGOMENTI ED AREE --> NOVITÁ --> PSICOTERAPIA-DOCUMENTI E COMUNICATI