PM --> HOME PAGE ITALIANA --> ARGOMENTI ED AREE --> NOVITÁ --> PSICOTERAPIA-DOCUMENTI E COMUNICATI

PSYCHOMEDIA
MODELLI E RICERCA IN PSICHIATRIA
Psicoterapia - Documenti e Comunicati



La PsicoCorporeitą Analitica (PCA)

Maurizio Mottola



Da venerdì 14 a domenica 16 ottobre 2011 si è svolto a Milano il workshop Integrazione tra le varie tecniche terapeutiche, che ha concluso il corso di PsicoCorporeità Analitica, tenuto dallo psicologo e psicoterapeuta Andrea Fissi. La PsicoCorporeità Analitica è una tecnica di psicoterapia psicocorporea, in cui l'attenzione è rivolta alla globalità della persona negli aspetti psicologici senza disgiungerli da quelli fisici. La psiche è considerata essenzialmente una manifestazione fenomenica, prodotta dall'organismo a scopo adattivo per raggiungere un'adeguata omeostasi ambientale. Il cervello per svolgere il suo ruolo di organo decisionale deve essere informato tramite i recettori sparsi per l'organismo. Le informazioni che riceve sono inevitabilmente condizionate dallo stato dell'apparato addetto alla lettura e decodifica dei messaggi. Le alterazioni dovute ai vari tentativi di adattamento, o traumi fisici, alterano la capacità di decodifica dei messaggi e generano inevitabilmente informazioni non corrette. Le patologie sono ritenute, da questa teoria, il frutto del mancato adeguamento degli strumenti adattivi a causa dei cambiamenti nella struttura percettiva, che sono intervenuti negli anni e che tendono ad alterare la capacità valutativa. L'imbroglio che ne deriva costituisce un ostacolo alla rielaborazione ed alla possibilità di intraprendere qualsiasi cambiamento auspicabile al fine di essere capaci di interagire con l'ambiente in termini adeguati e produttivi. La percezione che abbiamo degli avvenimenti, dell'ambiente circostante ed anche interno a noi, è condizionata dallo stato psicofisico in cui ci troviamo. Ogni persona ha conseguentemente una sua realtà percettiva diversa per intensità, per il tipo di riferimento ai valori, rispetto a quello che un altro individuo può avere nella stessa situazione. Quello che determina il tipo di "visione" è il punto di partenza in rapporto al quale viene "misurato" ciò che è percepito. Questa originalità, nel vissuto di ogni individuo, dipende in parte dagli aspetti cognitivi, dalle conoscenze ed abitudini acquisite negli anni e, per un'altra parte non meno importante, è dovuta allo stato dell'apparato percettivo, sia da un punto di vista qualitativo, sia dal livello tensivo in cui si trova in quel preciso momento. Ciò che viene esperito è il frutto di questa interazione e combinazione di più fattori. Un'analisi rivolta solo agli aspetti psicologici o ad un intervento manipolatorio del fisico, mirato a ottenere un rilasciamento delle tensioni presenti, può costituire un’operazione limitata. La psiche è condizionata dal corpo ed esso dalla psiche, quindi una psicoterapia ha da prendere in considerazione tutti questi elementi, analizzarli nella loro interazione ed instaurare dei trattamenti mirati a rimuovere gli ostacoli frapposti ad una corretta percezione. Le linee guida che segue la PsicoCorporeità Analitica sono direttamente collegate all'adattamento. Per questa teoria principalmente esiste l'Individuo che, iniziando ad esistere nel mondo, si trova a sperimentare gli strumenti che ha in possesso in quel momento per rapportarsi all'ambiente, confrontando le proprie necessità con gli ostacoli e stimoli, positivi e/o negativi, che offre il mondo esperito in quella precisa situazione. Quindi, il focus di questa teoria è centrato sulle problematiche adattive: gli "incidenti" di percorso, i tentativi di adattamento, che mette in atto l'organismo -modificando e regolando gli strumenti in suo possesso-, temporaneamente o (e qui è proprio dove interviene la PCA) con modifiche organiche permanenti nelle terminazioni nervose, disseminate prevalentemente nel derma e nelle fasce muscolari. L'obiettivo di questa teoria è la rimozione degli imbrogli fisici che coinvolgono i recettori, per poter restituire all'organismo la sua naturale capacità di valutazione ambientale esterna ed interna a se stesso, priva degli imbrogli accumulati nel tempo attraverso i vari tentativi adattivi. Scopo della PsicoCorporeità Analitica è, dunque, quello di liberare l'individuo dagli imbrogli valutativi attraverso un trattamento fisico, che liberi definitivamente le varie regioni corporee e zone riflesse, addette alla autoregolazione adattiva, dalle modificazioni intervenute nel tempo e favorire una rielaborazione dei processi psicologici, mediante tecniche simbolico-interpretative, Concentrazione Toposomatica (per la lettura delle impostazioni tensive presenti in specifiche aree corporee), in modo da ottenere una riorganizzazione generale dei propri schemi operativi e di valutazione. Non si tratta di semplici massaggi psicoterapici o di teorie che seguano le varie forme di bioenergie, ma di un intervento globale nel quale una parte significativa è occupata dagli aspetti corporei da un punto di vista interpretativo e manipolatorio. Lo strumento principale è la manipolazione corporea. Non ha niente a che vedere con i massaggi e/o stimolazioni corporee che, tra l'altro, hanno necessità di essere ripetuti nel tempo. Questa manipolazione, una volta effettuata con cura, non ha più necessità di essere ripetuta. Solo in caso di nuovi grossi traumi, allora, può essere necessario tornare ad intervenire sulle nuove modificazioni fisiche. Attraverso un'attenta ricerca delle parti fisiche interessate, si procede con la liberazione delle regioni in trattamento dalle sostanze che si sono "cementate", "congelate". Per sapere dove applicare il trattamento vengono utilizzati vari strumenti diagnostici strutturati ad hoc per questo intervento. Parallelamente viene usata la Concentrazione Toposomatica che permette di individuare ed estrarre le problematiche che contribuiscono al mantenimento dello status quo. Il materiale che emerge sia con quest'ultima tecnica, sia durante la manipolazione, sia nel dialogo o nell'interpretazione dei sogni -sempre nell'ottica della PCA-, viene analizzato e rielaborato. Dunque, il focus della PCA è principalmente rivolto alla risoluzione degli imbrogli valutativi generati dall'alterata funzionalità dei recettori, diretti responsabili della qualità dell'informazione fornita all'organo decisionale che è il cervello. L'obiettivo principale è di conseguenza il recupero del naturale processo adattivo, di cui sarebbe normalmente fornito l'organismo. La PCA, con l’obiettivo di sbloccare ciò che è stato immobilizzato dal trauma, utilizza un intervento periferico agendo sui recettori dell'informazione allo scopo di rendere nuovamente e naturalmente autonomo e adattivo l'organismo, dopo aver agito sui punti dove il cervello si è ancorato per mantenere permanentemente le alterazioni. Infine, la PCA può integrarsi con altri approcci psicoterapeutici senza interferire nella loro organizzazione tecnico-disciplinare.


PM --> HOME PAGE ITALIANA --> ARGOMENTI ED AREE --> NOVITÁ --> PSICOTERAPIA-DOCUMENTI E COMUNICATI