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EMDR Trauma e Relazione: conversazione con Isabel Fernandez

Maurizio Mottola



Da venerdì 23 a domenica 25 settembre 2011 si è svolto a Roma il convegno nazionale EMDR Trauma e Relazione, organizzato dall’Associazione per l’EMDR in Italia. Alla psicologa e psicoterapeuta Isabel Fernandez, tra le organizzatrici del convegno, abbiamo posto alcune domande. - Quali sono le influenze che i traumi hanno sulle relazioni interpersonali?

Le esperienze traumatiche, per l’impatto emotivo che generano insieme alle reazioni da stress, sono spesso difficili da elaborare, digerire e quindi rimangono immagazzinate nella memoria con tutte le conseguenze disagevoli. Questo porta ad avere dei comportamenti disfunzionali e ad un funzionamento non ottimale. Le manifestazioni di questo stress non elaborato e cronico ricadono sulle relazioni interpersonali e sul sistema familiare e sociale. Molte relazioni diventano così disfunzionali, generando più trauma. Spesso, l’ambito familiare ne risente, diventando a sua volta fonte di stress per il singolo. - In che consiste l’ottica della developmental psychopatology? La ricerca nell’ambito delle neuroscienze sta evidenziando sempre di più l’influenza delle esperienze avverse in età precoce e come queste contribuiscono allo sviluppo del cervello. Molti schemi emotivi, comportamentali e cognitivi disfunzionali si formano in età dello sviluppo e questo contribuisce a sviluppare dei disturbi psicologici ed emotivi nel corso degli anni. - Come si articola l’intervento psicoterapeutico con EMDR sul binomio trauma-relazione? L’EMDR si focalizza sul ricordo delle esperienze relazionali traumatiche che sono di solito chiamate traumi con la “t” minuscola, per differenziarli dai traumi che generano un disturbo post-traumatico da stress. Questi traumi relazionali in genere sono ripetuti e cronici e generano dei sintomi come i traumi con la “T” maiuscola. Per questo motivo l’efficacia dell’EMDR è molto alta e diventa un intervento terapeutico molto indicato.

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Scheda di inquadramento dell’EMDR: L'EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing, in italiano Desensibilizzazione e Rialaborazione attraverso Movimenti Oculari) è un trattamento per la rielaborazione dei traumi e per le emozioni ad esso correlate. Spesso problemi emotivi, fisici e di comportamento possono essere collegati ad una o più esperienze traumatiche, come un incidente, una perdita luttuosa, maltrattamenti, abusi o altre esperienze traumatiche ed i ricordi di tali eventi traumatici non sono memorizzati correttamente nel cervello e per questo continuano a provocare disagio. Tramite l'EMDR questi ricordi vengono memorizzati in modo adeguato, per cui disagi e disturbi diminuiscono o addirittura scompaiono completamente. Infatti l'EMDR è efficace nel far concludere il processo di memorizzazione, cioè per trasformare i ricordi traumatici in normali ricordi, per cui il soggetto non rivive più con intensità le stesse emozioni collegate all'evento traumatico pregresso. Un lungo periodo di esperienze traumatiche può ritardare lo sviluppo di alcune aree del cervello, con la conseguenza che un bambino o un ragazzo possono presentare ritardi in alcuni campi, con influenze negative nello sviluppo complessivo della personalità. Tramite la desensibilizzazione e la rielaborazione l'EMDR consente e favorisce la ripresa di uno sviluppo normale. L'EMDR, nata negli Stati Uniti, sta avendo diffusione sia in Europa che in Italia nel trattamento dei grandi eventi traumatici (abuso sessuale, violenza in famiglia, guerre, crimini), sia nei comuni disturbi psicologici (ansia, attacchi di panico, fobie, depressione, deficit di autostima). A livello europeo ed internazionale vari sono i riconoscimenti istituzionali e scientifici. Per esempio l'EMDR è uno dei tre metodi consigliati per il trattamento delle vittime di atti terroristici in una pubblicazione delle linee guida dell'Israeli National Council for Mental Health sulla valutazione ed interventi professionali con le vittime del terrorismo in ospedale e nella comunità.  Questi riconoscimenti hanno portato ad una vasta applicazione dell'EMDR sul campo, sia in caso di catastrofi collettive causate dall'uomo, come gli attacchi del 11 settembre 2001 negli USA o le bombe di Londra del 2005, dove molti sopravvissuti sono stati trattati con EMDR, sia nel caso di catastrofi naturali, come terremoti (Turchia 2003, San Giuliano 2002, Tsunami 2005, eccetera) e sia in caso di eventi vissuti dal singolo individuo (abuso sessuale, violenza assistita intrafamiliare, eccetera), dove l'EMDR viene regolarmente applicata da terapeuti del servizio pubblico, da associazioni e da terapeuti privati.  Inoltre, il modello dell'EMDR si rivolge al trattamento di quelle patologie che siano state causate da esperienze precedenti, che in un certo modo hanno avviato un pattern continuo di emotività, comportamenti, cognizioni e conseguenti strutture di identità. Da casi di semplici fobie e Disturbo Post-Traumatico da Stress (PTSD) a situazioni più complesse, quali disturbi da panico, alcune forme di depressione, dissociazione e disturbi della personalità, la patologia viene considerata come configurata dall'impatto di precedenti esperienze conservate nelle reti neurali nella loro forma originale. La continua influenza di queste passate esperienze è dovuta, in larga parte, alla sollecitazione degli stimoli attuali sull'emotività e sulle convinzioni negative incorporate in questi ricordi, che portano il paziente a continuare a reagire dal punto di vista emotivo e comportamentale all'evento disturbante precedente. La natura non funzionale dei ricordi traumatici, compreso il modo in cui vengono memorizzati, permette all'emotività ed alle convinzioni negative legate al passato di influenzare il paziente nel presente. La depressione, l'ansia e molti problemi comportamentali, che molti psicoterapeuti trattano rivolgendosi al sintomo, sono in genere basati su traumi. Bisogna quindi esplorare la storia personale del paziente per poter lavorare in modo mirato sugli eventi che possono aver contribuito allo sviluppo di un disturbo. In questo senso l'EMDR può essere molto indicata per andare a rielaborare in modo efficace i ricordi di tali eventi e di conseguenza è uno strumento promettente che lo psicoterapeuta può avere per la risoluzione di varie patologie o disturbi, in maniera oltre che efficace anche efficiente ed accessibile.


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