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PSYCHOMEDIA
GRUPPALITÀ E CICLO VITALE
Adolescenza


ASL RMD
"Screening sul disagio nella prima adolescenza
e documentazione degli esiti di interventi di prevenzione"

Coordinatore scientifico: Dr. S. Muscetta.


Al progetto di ricerca multicentrica partecipano le seguenti Aziende Sanitarie Locali:

1) A.S.L. RM D - Resp. Dr.ssa S. De Simone, Psicologo Dirigente DSM Roma
2) Azienda per i Servizi Sanitari della Provincia di Trento, Settore di Salute Mentale, Area di Psicologia Clinica:
- Distretto Sanitario di Trento, Primario Dr.ssa Gemma Pompei.
- Distretto Sanitario Alto Garda e Ledro, Primario Dr. Luigi Ranzato

Introduzione e razionale:
Il disagio psicologico nella prima adolescenza (spesso evidenziato nell'ambito scolastico con scarso rendimento e/o abbandono) individua insieme ad altre variabili (condizioni psicologiche e materiali della famiglia, stile comunicazionale, rapporti interpersonali con i pari, presenza di sintomatologia depressiva, ecc.) una popolazione i cui bisogni vengono espressi secondo le modalità del disagio e per la quale è necessario mettere in atto interventi di vario tipo (sociali, psicoterapeutici e di sostegno scolastico). Questi stessi fattori che individuano questa popolazione come bisognosa di intervento sono, secondo vari autori (Rutter 1989) prognostici di disagio psicologico nella tarda adolescenza.
Per questo sarebbe indispensabile identificare dei predittori delle condizioni disadattive (Achembach et al. 1994) anche perché i dati epidemiologici in altri paesi (USA) indicano che una popolazione oscillante tra il 12 ed il 15% dei soggetti sotto i 18 anni hanno dei disturbi emozionali di tale tipo che richiederanno un trattamento. Non abbiamo dati sovrapponibili per il nostro paese, ma nei servizi pubblici la domanda di terapie e di interventi relativi agli adolescenti, motivata sia da psicopatologia grave sia da difficoltà nello sviluppo e nei rapporti sociali, è certamente in rapida crescita.
La prospettiva evolutiva, che assume l'età come variabile chiave sia nelle strategie di ricerca che in quelle di intervento è certamente molto importante per delineare una strategia di studio della malattia mentale e della patologia sociale.
Sostenuta da diversi studiosi e ricercatori di diversa estrazione culturale (Laufer, Offer e Rutter) viene ormai fortemente supportata l'indicazione che la prima adolescenza 12-14 anni sia un'età critica in cui si possono gettare le basi di esiti disadattivi dal punto di vista psichiatrico e sociale.
La scuola diventa così l'osservatorio privilegiato per valutare le competenze intellettive, emotive e di socializzazione dell'adolescente.

Metodologia: individuazione dei casi a rischio mediante screening su di una popolazione di studenti di I media:
- identificazione dei casi e dei controlli
- trattamento
- follow-up periodici dei casi e dei controlli

Stato di avanzamento:
- screening sulla popolazione scolastica di I media in 8 scuole di Roma, Trento e Riva del Garda mediante una batteria di test agli alunni per un totale di 661 protocolli attualmente in corso di elaborazione. Sono stati somministrati i seguenti tests: ACHS (Achenbach & Edelbrok 1989) CDS (Children Depression Scale di M. Lang e M. Tisher) SEF PBI Parental Bonding Instruments Questionario di Olweus ed al. sul bullismo (1991) vers. italiana (1993) Questionario su Comportamenti aggressivi a cura di Fonzi Fosco
- impostazione dei programmi di trattamento

Obiettivi raggiunti:
Nell'ASL RMD è stato possibile integrare nel progetto operatori di vari servizi sanitari (DSM, Tutela della Salute Mentale in Età Evolutiva, SERT, Consultori, ) creando un gruppo trasversale che rende possibile la gestione organizzativa delle varie fasi della ricerca e soprattutto consente di utilizzare le varie tappe del progetto per acquisire una modalità operativa condivisa.
Il lavoro di questo primo anno ha permesso di:
- organizzare seminari per gli operatori sullo sviluppo normale;
- familiarizzare il gruppo con i metodi epidemiologici, e attraverso l'esame della letteratura nazionale ed internazionale puntualizzare ciò che attualmente è noto sullo sviluppo e sul decorso dei disturbi psichiatrici in adolescenza;
- confrontare gli assetti organizzativi dei vari servizi per mettere a punto proposte che ottimizzino l'uso delle risorse in un settore di assistenza che è in crescita in tutti i servizi del nostro paese;
- migliorare la comunicazione tra i presìdi permettendo l'avvio di un lavoro di riconnessione delle informazioni relative alla domanda espressa dagli adolescenti nel nostro territorio, ed un lavoro di riflessione e valutazione sugli interventi clinici;

Roma, 8 Aprile 1997

Per informazioni: Dr. Giovanni Venturi - e-mail mc3487@mclink.it


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