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PSYCHOMEDIA
LIBRI - Recensioni e Presentazioni



Graziella Magherini

"Mi sono innamorato di una statua"
Oltre la Sindrome di Stendhal

Testo in italiano e in inglese

Nicomp L. E. ed.
pp. 360 euro 24,00





    Indice
      "Mi sono innamorato di una statua"
      Oltre la Sindrome di Stendhal
      Prefazione
      Ringraziamenti

      1. Oltre la Sindrome di Stendhal
      2. Freud e l'arte
      3. Un modello della fruizione artistica
      4. Il David di Michelangelo
      Presente e passati multipli
      Congedo

      "I've fallen in love with a statue"
      Beyond the Stendhal Syndrome

      Preface
      Aknowledgements

      1. Beyond the Stendhal Syndrome
      2. Freud and art
      3. A model of artistic fruition
      4. The David of Michelangelo
      The present and multiple pasts
      Parting remark

      Bibliografia - References
      Indice analitico
      Index
      Figure - Figures




    Prefazione

    Il percorso dalla Sindrome di Stendhal a un modello di fruizione artistica, di cui tratta questo volume, si snoda per punti focali del pensiero psicoanalitico del XX secolo. Con il termine 'fruizione artistica' intendo riferirmi al piacere (o ad altro tipo di risposta) suscitato dall'opera d'arte in una persona che si ponga di fronte a essa senza altri interessi (interessi economici o per attribuzione di paternità o per studio della tecnica impiegata, o altro). Il termine, pertanto, si riferisce non alla creazione artistica ma al complesso delle risposte e delle attività psichiche derivanti dall'osservazione dell'opera d'arte.
    Nei viaggi di Freud in terra straniera, in Italia in particolare, sono i germi di una moderna psicologia dell'arte, cui non poco hanno contribuito le riflessioni sul viaggiatore: sul viaggiatore solitario, che ancora oggi - al di là delle apparenze - è presente, non di rado nascosto, mimetizzato in gruppi anonimi di turisti frettolosi.
    In tutto l'arco del Novecento si è assistito a un'appassionante ricerca su ciò che avviene negli strati profondi della psiche nelle più varie circostanze e fasi della vita, compresa la vita prenatale. Molti psicoanalisti hanno dedicato studi e ricerche alle competenze innate, che si sviluppano autonomamente, non chiedendo all'ambiente insegnamenti ma attenzione, ascolto, opportunità. Fra tali competenze riconosciamo oggi l'attitudine all'esperienza e al godimento estetico, che si manifesta già alla nascita al primo impatto con il mondo e, nel corso della crescita fisica e psicologica, si arricchisce di una specifica fruizione artistica, da considerarsi parte di una più ampia e generale fruizione estetica.
    L'incremento delle ricerche sulla fruizione artistica - come delle indagini psicoanalitiche in generale - si è valso delle straordinarie scoperte scientifiche occorse in tutti i campi nella nostra epoca. L'evidenza del particolare singolare linguaggio dell'inconscio, la capacità di esprimersi razionalmente sulla 'vita' degli strati profondi, arcaici e asimbolici della psiche, non meravigliano l'uomo di oggi, da quando ha acquisito piena consapevolezza dell'esistenza di un 'linguaggio' della microfisica, del 'mondo dei quanti', che nulla ha a che vedere con quello della macrofisica, al quale gli uomini erano assuefatti da secoli. Le meraviglie delle neuroscienze offrono un altro fondamentale contributo alla comprensione e all'approfondimento delle caratteristiche e 'attività vitali' delle componenti psichiche maggiormente distanti dalla coscienza, con la messa in evidenza - accanto a una memoria esplicita da tempo indagata - di una memoria implicita, biologicamente definibile, contenitore di tracce asimboliche, e tuttavia attive. La fruizione artistica è strettamente legata a queste 'attività mentali': l'osservatore pertanto, nel suo rapporto con l'arte, può essere colpito a livelli molto profondi della psiche, e sperimentare particolari esperienze emotive.
    In un intreccio inestricabile di emozioni, di ritorni dall'inconscio, di sollecitazioni della bellezza e della cultura, si esercita e si attua quella singolare, affascinante funzione della mente che genera, al tempo stesso, godimento e conoscenza. Il modello, che verrà dettagliatamente esposto, vede riuniti, coordinati in fattori essenziali, spinte innate, elementi della storia personale e ambientali entrati a far parte ai diversi livelli della organizzazione psichica sia dell'osservatore che dell'artista. Esso rende ragione del proprio modo di rispondere all'opera d'arte e pone l'accento sull'invariante costituita dalle qualità formali e dal contenuto dell'opera, una costante definita dal creatore e dal suo prodotto, che rappresenta anche l'anello di congiunzione con componenti fondanti la critica e la storia dell'arte (l'analisi dei tempi, delle epoche, degli stili).
    Nell'ambito di una complessa interrelazione tra fattori diversi, che può essere rappresentata in un modello, esercita frequentemente un ruolo essenziale un fatto scelto, cioè un dettaglio dell'opera d'arte, che colpisce l'osservatore. Nel complesso degli elementi che compongono l'opera può emergere un dettaglio, una pars pro toto,che, in quell'osservatore e in quel momento, dà un notevole significato emotivo a quell'opera, e al tempo stesso getta un fascio di luce su aspetti della vita della persona, organizzandoli improvvisamente in modo nuovo. Quel particolare dettaglio diventa così un potente catalizzatore mentale.
    Il modello consente al singolo di comprendere specifiche, personali reazioni di fronte all'opera, approdando, a volte, a chiarimenti della propria interiorità. L'oggetto d'arte può farsi contenitore di emozioni e conflitti. Vi è un raccordo fra una particolarissima disposizione dell'Io e la percezione dell'oggetto; un rapporto fra l'immobilità extratemporale dell'opera e la mobilità, l'intenzionalità del soggetto.

    Il libro è strutturato in maniera da permettere di approfondire alcune conoscenze psicoanalitiche, anche grazie alle note e alle indicazioni bibliografiche poste alla fine del volume, riferite ai singoli capitoli. Si compone di quattro capitoli: i primi due, preliminari alla esposizione del modello di fruizione, richiamano gli elementi fondamentali della Sindrome di Stendhal e testi ben noti agli psicoanalisti, sui quali ho ritenuto opportuno soffermarmi per consentire anche ai lettori che non abbiano sufficienti nozioni di psicoanalisi di comprendere quanto viene esposto nei capitoli successivi. Il terzo capitolo costituisce il punto focale del libro poiché viene posto all'attenzione del lettore il modo in cui si è costruito il modello e come questo renda conto di quanto sia personale, possiamo dire unico, il rapporto fra l'opera e chi ne fruisce, nella infinita varietà delle possibilità che la vita psichica, così come la vita biologica, offre. Il quarto e ultimo capitolo vuole essere un esempio di applicazione del modello a un caso paradigmatico quale può oggi essere considerata la visita al David di Michelangelo alla Galleria dell'Accademia di Firenze. Al testo in italiano segue la traduzione in inglese con lo scopo di rendere immediatamente partecipi lettori di altra lingua.

    Per acquistarlo ci si può rivolgere direttamente all'editore:
    E-mail: nicomp-editore@tiscali.it Tel. e Fax: 055 2654424
    Potete inviare una e-mail o un fax indicando il titolo del libro, nome e cognome e indirizzo postale e se intendete pagare tramite C/C postale (n. 29967502 intestato a Nicomp L.E., Firenze) oppure con carta di credito (in questo caso inviate un Fax con l'indicazione anche dei dati della carta di credito -VISA o Mastercard-: numero della carta e data di scadenza).
    In Italia il libro viene inviato senza aggravio di spese postali.


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