PM - BENVENUTI NEL SITO DEL PROGETTO PIT DI PSYCHOMEDIA
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PM-PIT
PSYCHOMEDIA
Psichiatria Informatica e Telematica


Intervento presentato al Congresso Nazionale SIP - Torino 2000


IL PROGETTO PIT - PSICHIATRIA INFORMATICA E TELEMATICA

M.Longo, A.Angelozzi, T.Cantelmi, V.Caretti, R.Goisis, D.La Barbera, S.Manai, PL.Marconi, S.Merciai, M.Rossi Monti, M.Strano


Il Progetto PIT è nato dall'idea dell'editor e di alcuni membri della redazione della Rivista Telematica PSYCHOMEDIA (http://www.psychomedia.it), cofirmatari di questa relazione, di costituire un gruppo di ricerca e di lavoro su quanto in Italia si sta già realizzando e si potrebbe ulteriormente realizzare nel campo dell'informatica e della telematica in psichiatria.

Lo scopo del Progetto è quello di ricercare e creare sinergie tra tutti i colleghi e gruppi di lavoro italiani che operano o hanno ricerche in corso in questo campo, svolgendo un lavoro spesso enorme, ma altrettanto spesso portato avanti in maniera scissa, individualmente o localisticamente, da singole persone o singoli gruppi che operano perlopiù separatamente, senza cioè l'auspicabile e, a nostro avviso, sempre più necessario raccordo tra le varie risorse ed esperienze in corso.

Cosa possiamo o meglio dobbiamo dunque fare per promuovere anche nel settore della psichiatria uno sviluppo ed un impiego di tipo veramente professionale dei mezzi informatici? Come vanno costruiti e testati i software gestionali e clinici in modo che siamo più facilmente utilizzabili da chi opera nei servizi psichiatrici? E perché mai la comunità psichiatrica in particolare appare ancora così poco motivata a sfruttare l'enorme potenzialità di scambio di informazioni e consulenza così ampiamente favorita oggi anche dalle reti internet ed intranet, anche per quanto riguarda questo tipo di software?

E ancora: in che modo vanno costruiti in rete i siti web di informazione psichiatrica? chiusi ed iperspecialistici o, secondo lo spirito più democratico di internet, almeno in parte aperti, con pagine dedicate anche ai non tecnici e quindi rivolte al territorio, ad altri enti o servizi di prevenzione, oltre che ai pazienti e ai loro familiari? E in che modo dunque si può garantire grazie ad internet non solo un arricchimento dello scambio tra gli operatori, ma anche una corretta diffusione delle informazioni relative alle cause, alla cura ed alla prevenzione della sofferenza mentale?

E di più: hanno valore, e quale, e come possono eventualmente essere condotte le cosiddette "consulenze psichiatriche in rete", sia che possano prendere la forma di "scambio di informazioni" o "supervisioni" tra colleghi o anche di vere "terapie on-line" per l'utenza della rete? Tutte pratiche già molto diffuse sia all'interno dei paesi di lingua anglosassone o ispano-americana, ma che presto si svilupperanno anche in Italia, da cui emerge anche l'esigenza di un controllo di qualità, coinvolgente anche gli Ordini Professionali.

Sono queste le sfide che da qualche anno, anche in Italia, diversi "psico-pionieri" dell'informatica e della telematica stanno tentando di affrontare, realizzando software, siti web e altri servizi on-line di interesse psichiatrico. Non senza difficoltà, in parte per i motivi generali di dispersione delle risorse prima descritti, in parte anche purtroppo per la ben nota e spesso desolante situazione del nostro settore: per la avvilente frammentazione della nostra cultura e del nostro operare come psichiatri; per il confronto o meglio lo scontro costante fra i vari modelli epistemologici e procedurali; per problemi anche di ordine amministrativo o politico, che spesso contribuiscono non poco a creare ulteriori difficoltà nella comunicazione e nello scambio sulle diverse esperienze portate avanti a livello locale in modo non solo disperso, ma spesso, permettetemi di dirlo, anche francamente narcisistico ed autoreferenziale.

Da tutto questo si comprende bene quindi il possibile ruolo delle nuove tecnologie e di internet per facilitare una rinnovata tendenza all'incontro e al confronto costruttivo tra gli operatori psichiatrici, e forse anche all'integrazione di modelli e pratiche operative. Ma si comprende bene anche il loro possibile ruolo per la salvaguardia e la cura della salute mentale in generale, per la diffusione, come dicevamo, di una corretta e puntuale informazione non solo tra gli operatori, ma anche per tutti i non addetti ai lavori; ad esempio anche attraverso la costruzione di siti web o altri servizi informatici o telematici di esperienza gruppale e di auto-aiuto, oltre che di informazione sanitaria.

Da tutto questo emerge dunque la necessità per chi scrive software o per chi opera in rete di non privilegiare solo la grafica dei programmi, spesso poi di complicata utilizzazione o del tutto assente interfacciabilità con altro software, oppure l'accattivante amenità pesudotelevisiva delle pagine web, nella ricerca spasmodica di accessi e visibilità, ma di favorire veramente la distribuzione dell'informazione e la pubblicazione dei dati, puntando soprattutto sui contenuti. Ed emerge inoltre la necessità di ricercare al massimo la sinergia non solo tra chi costruisce programmi e servizi on-line, ma anche con gli enti ed ai servizi presenti sul territorio.

Il Progetto PIT si rivolge dunque a tutti i colleghi psichiatri e psicologi che:

- abbiano realizzato e testato applicazioni informatiche (desktop, network, on-line): cartella clinica elettronica, psicodiagnostica computerizzata, data-base interattivo per la scelta o il confronto di diagnosi e strumenti terapeutici, ecc.
- abbiano costruito e messo in rete (internet o intranet) risorse editoriali o altri strumenti web di carattere informativo o clinico di riconosciuto interesse professionale
- abbiano attivato ricerche nel campo della psicopatologia legata all'uso e all'abuso del video e del computer (internet, realtà virtuale, video games ecc.)
- abbiano avviato esperimenti o servizi nel campo della consultazione on-line e della terapia in rete (sia farmaco che psico-terapia)

Gli obiettivi del Progetto PIT sono:

- creare una sinergia tra i principali siti web e le altre risorse psichiatriche on-line con le strutture pubbliche o private che si occupano dello sviluppo di software e servizi telematici per l'informatica clinica in psichiatria
- perseguire la ricerca, lo studio e la produzione di materiale e di informazioni da pubblicare in rete o su CD-Rom, oltre che sui mezzi di divulgazione tradizionali
- organizzare corsi di formazione (sia residenziali, che a distanza, cioè con l'uso di tecnologie telematiche realvideo e/o realaudio) per l'apprendimento, l'uso, lo sviluppo e l'ottimizzazione delle risorse informatiche e telematiche
- favorire la costituzione di quelle situazioni di coordinamento nazionale ( coinvolgendo Ordini Professionali, Enti e Servizi Pubblici e Privati, Società ed Associazioni di categoria ecc.) che dovranno cercare di stabilire le "linee guida" relative all'informatica ed alla telematica in psichiatria, per l'attivazione e l'utilizzazione di risorse web e di programmi specifici per l'informatica clinica, per lo studio della ciberpsicopatologia, per l'attività di consulenza psichiatrica e di terapia on-line.

Organizzati da alcuni dei responsabili del Progetto PIT e col patrocinio di PSYCHOMEDIA si svolgeranno dall'anno prossimo dei corsi specialistici per psichiatri e psicologi, mentre si sono già svolti quest'anno alcuni congressi su temi specifici a Padova, Brescia e Palermo, più un convegno virtuale in realvideo:

Padova, 21 gennaio 2000
"Informatica in Psichiatria. Sistemi informativi psichiatrici a confronto"
Servizio Psichiatrico 4° e Istituto di Clinica Psichiatrica
Servizio Psichiatrico 3° del Dipartimento di Psichiatria di Padova
Gli atti sono pubblicati on-line nell'area Atti di Congressi di PM.

Brescia, 4 Marzo 2000
"Internet: Benessere, Inquietudini e Disagio.
Psicoterapia e Gruppalità Nella Grande Rete
"
Università degli Studi di Brescia, Cattedra di Psicologia Clinica
in collaborazione con SINOPSIS, COIRAG, PSYCHOMEDIA
Gli Atti usciranno presto in un volume a cura di Ermete Ronchi e sono pubblicati in anteprima nell'area Atti di Congressi di PM.

Palermo, 15 Aprile 2000
"Nuovi media e disagio psichico.
Comunicazione, identità e relazione nell'era digitale
"
Facoltà di Medicina e Chirurgia, Cattedra di Psicoterapia
D.U. Tecnico dell'Educazione e della Riabilitazione Psichiatrica e Psicosociale
Facoltà di Scienze della Formazione, Cattedra di Psicopatologia dello Sviluppo
con il Patrocinio di PSYCHOMEDIA
Gli Atti usciranno presto in un volume, forse contenente anche un CD-Rom

Internet (http://psy.cyb.it), 30 Settembre 2000
Primo Convegno on-line di Psichiatria e Psicologia Clinica
"La Mente in Internet"

Psychoinside (http://www.psychoinside.it)
PSYCHOMEDIA (http://http://www.psychomedia.it)
Appunti di Psicologia (http://www.caen.it/psicologia/app_psy.htm)
Congresso Virtuale (http://www.knowledgeware.net/psycongress)
Criminologia (http://www.criminologia.org)

Il Progetto PIT, il cui staff è formato da esperti di vari settori, utilizza come principali mezzi di collegamento e di lavoro alcuni strumenti telematici messi a disposizione da PSTCHOMEDIA, in particolare una mailing lists pubblica (la prima in Italia sul tema) e cinque gruppi telematici ristretti di ricerca su: informatica clinica, editoria elettronica, consulenza e terapia in rete, ciberpsicopatologia, cibercriminologia.

Come ebbi a dire al Congresso Nazionale SIP di Palermo, PSYCHOMEDIA è nata nel 1995 come risultato della ricerca di un gruppo di lavoro su "Salute Mentale e Comunicazione" (attivato dal 1993 nell'ambito dei Seminari dell'IIPG). Tale idea ha portato alla realizzazione nel Gennaio 1996 di un sito internet di tipo editoriale (bilingue: italiano e inglese) che si è poi rapidamente ampliato, acquisendo un'ottima visibilità on-line (mensilmente in media 15.000 visitatori, con 90.000 hits = singole pagine contattate e scaricate).

PSYCHOMEDIA contiene una RIVISTA TELEMATICA suddivisa in 18 Sezioni comprendenti circa 70 Aree Tematiche. La rosa dei nostri redattori e collaboratori, tutti specialisti dei vari settori, è conseguentemente molto ampia e comprende un gruppo di circa 60 colleghi abitanti in diverse città italiane ed estere che lavora raccordandosi essenzialmente per via telematica, ai quali si aggiungono molti dei rappresentanti delle diverse Associazioni che hanno aperto un Sito negli spazi editoriali messi a disposizione da PM, e diversi corrispondenti da tutto il mondo.

Ma PSYCHOMEDIA non è solo una rivista: l'attuale configurazione del data base specialistico che abbiamo messo in rete comprende un ampio SPAZIO EDITORIALE TELEMATICO che contiene i Siti Web ufficiali di circa 50 Associazioni e quelli di molte Riviste cartacee; di ogni Associazione vengono presentate storia, programmi, convegni, corsi ecc. così come di ogni Rivista vengono pubblicati l'indice completo e molti articoli, anche con abstracts in inglese. PM EDITRICE contiene inoltre molti altri siti: quelli di alcune nuove riviste di settore e libri che verranno editi solamente on-line, quelli di atti di congressi, workshops e seminari, nonché quelli delle recensioni di circa 25 riviste psichiatriche cartacee tra le più importanti in Italia e nel mondo, ecc. ecc.. In pratica PSYCHOMEDIA sta dunque divenendo in un certo senso il primo "portale psi" italiano.

Nel Sito di PM sono presenti inoltre molti altri SERVIZI ON-LINE: annunci e recensioni di congressi, presentazioni di libri, rassegne stampa, 17 mailing lists specialistiche, raccolte di links, punti di partenza per ricerche specialistiche in rete, ecc. ecc. PSYCHOMEDIA costituisce dunque una delle prime esperienze al mondo di editoria elettronica specializzata, molto apprezzata per la sua originalità, tanto da essere assai favorevolmente recensita dai più importanti data base del settore (come ad esempio Mental Health Net, che ha conferito a PM tre stelle su quattro, in considerazione dei contenuti, cosa che pone PM tra i primi dieci siti psi- al mondo).

E' ormai indubbio che la Grande Rete sia destinata a diventare una realtà presente in ognuna delle nostre case e/o attività di lavoro, con una capacità di collegamento superiore per velocità ed economicità rispetto al telefono ed al fax; senza parlare del fatto che internet è già ora, in via sperimentale, e sarà sempre più in futuro tecnicamente in grado di trasportare anche le immagini televisive digitali, cosa che permetterà tra l'altro di fare riunioni e tenere seminari e corsi a distanza, partecipare a congressi che si apriranno contemporaneamente in varie parti del mondo ecc. ecc.

Un gruppo di redattori di Psychomedia, quelli che hanno dato vita al PROGETTO PIT (Psichiatria Informatica e Telematica), sta già studiando e sperimentando le nuove tecnologie che renderanno possibile quanto prima fornire questi servizi anche in Italia. Un altro gruppo sta invece preparando una serie di progetti per la costruzione di reti telematiche locali, le cosiddette Intranet, in particolare per quanto riguarda i Dipartimenti di Salute Mentale e i Sert, nonché l'organizzazione di corsi di informatica clinica per psichiatri e psicologi.

Ma la nostra intenzione non è quella di costituire un gruppo chiuso, bensì ripeto quella di collegare i nostri progetti a tutto ciò che di analogo si sta già facendo o si potrebbe (dovrebbe) fare su tutto il territorio nazionale, in modo da giungere al più presto anche ad una possibilità di collaborazione con tutti gli altri gruppi di ricerca italiani del settore e auspicabilmente anche ad una standardizzazione di metodi e strumenti, presupposto inderogabile per rendere possibile una effettiva fruizione ed interscambiabilità dei dati in rete e quindi una appropriata comunicazione telematica specialistica.

Anche per questo come direttore di Psychomedia sono stato tra i primi firmatari di una proposta per la costituzione di una Sezione Speciale della Società Italiana di Psichiatria per l'Informatica e la Telematica, che è già stata consegnata all'esecutivo della SIP e che speriamo possa essere presto realizzata.

Marco Longo, a nome di tutto il gruppo del Progetto PIT


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