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PSYCHOMEDIA
CONGRESSI E SEMINARI

A.I.Psi.

Roma, 30 gennaio, 27 febbraio, 20 marzo 2010

Padri e Figlie
Incroci tra psicoanalisi e letteratura

via di Priscilla 128 - Roma



Il tema si articola in tre giornate, in cui si tenterà di approfondire e riflettere su questa importante relazione partendo dall'incontro fecondo tra psicoanalisi e arte - in questo caso con la letteratura e il teatro - che ha interessato e stimolato sin dall'inizio, il pensiero psicoanalitico.
Arte e psicoanalisi s'incontrano sull'orlo di una stessa incrinatura, su una stessa linea di confine, ed entrambe cercano di valorizzare e risignificare quell'incrinatura, quella linea di confine anche se con differenti scopi. Arte e psicoanalisi coniugano - in maniera diversa - necessità e libertà del soggetto, individualità e comunicabilità del sentire, a volte s'incrociano, interferiscono e s'illuminano a vicenda.
Un rapporto, quello tra padre e figlia, sempre in bilico tra autorità e riconoscimento, tra intenso amore e odio irrevocabile, tra incontri e abbandoni, tra desideri e bisogni.
Una relazione spesso dominata dal silenzio, dall'amara memoria di gesti negati, da sguardi che non guardano ma che scivolano nel vuoto, dalla profonda difficoltà a mantenere un contatto tenero e affettivo non pervaso dall'eccitazione o annullato dall' assenza..:
Il padre, il primo uomo di ogni donna, influisce sui sentimenti, le emozioni, gli atteggiamenti della figlia, al punto da determinare l'autostima, la certezza della propria identità, fino a condizionarne il destino.
Quando l'incontro fallisce spesso la crescita della figlia, è segnata da dubbi, insicurezza, dall'incapacità ad amare e ad essere amate, dal bisogno incessante di piacere agli altri, dalla necessità di attrarre l'attenzione per sentirsi riconosciute, per opporsi a quel rifiuto lontano, che causa una profonda ferita.
l miti, la letteratura, la storia sono pieni di coppie di padri e figlie che raccontano il dipanarsi di un rapporto centrale per lo sviluppo di ogni donna ma in fondo anche per quello di ogni uomo.
Il desiderio del padre di avere figlie femmine nasconde, a volte,. la paura di essere spodestato dal figlio maschio. Spesso nei miti si parla addirittura di padri che hanno gruppi di figlie: le nove muse figlie di Zeus, le 50 Danaidi, le 50 Nereidi, ecc. é più frequente il caso del padre che non desidera avere figlie femmine, perché vuole proiettare nel figlio maschio la sua ambizione di potenza e garantirsi anche dopo la sua morte il prolungamento e il perpetuarsi del suo potere e della sua autorità. Non mancano miti che nascondono un'attrazione del padre verso la figlia.
Gli inizi della psicanalisi sono caratterizzati proprio dall'interesse per la relazione padre-figlia nei racconti delle pazienti isteriche di Sigmund Freud, anche se poi il pensiero psicoanalitico si è focalizzato più sulla figura materna.
Oggi si riflette nuovamente sulla figura del padre, non solo per la sua ipotetica assenza ma anche perché lo sviluppo di nuove tipologie di famiglie sta modificando i ruoli e quindi anche le relazioni interfamigliari. Gli psicoanalisti sono particolarmente attenti a questi cambiamenti, senza preconcezioni e teorie precostituite, nel tentativo di coglierne senso e non senso.
"Padri e figlie" , attraverso la riflessione sull'attuale pensiero psicoanalitico e sulla clinica della relazione padre/figlia e l'attenzione su alcuni personaggi della letteratura, come Elettra, figlia per eccellenza o sul rapporto di Sybille Lacan con un padre così grande Jacques Lacan , si propone di esaminare i possibili scenari del rapporto padre-figlia
I conflitti, gli aspetti negativi e i condizionamenti che lo sostengono, ma anche gli eventuali aspetti positivi come il valore iniziatico che può avere per la figlia un rapporto amoroso, ma non sessualizzato, con il padre.
La figura del padre è centrale nello sviluppo del bambino/a, garantisce con la sua presenza spazi di autonomia nella mente della madre e in parte limita il rischio della sua completa fusione col neonato.
Il padre è fondamentale per mettere un limite all'onnipotenza infantile e quindi anche per la capacità di raggiungere un funzionamento integrato e autonomo nel rapporto con il mondo
Nella nostra società dove la confusione e il confondersi diventa la grammatica dominante, in una sorta di estetica della superficie vanamente leggera ed eccitatoria, ma che non permette alcun sviluppo, né crescita, né differenziazione c'è una grande nostalgia per una figura di padre che abbia una sua centralità, che ponga dei limiti, che contenga con affetto, che aiuti ad affrontare il viaggio della crescita, che possa indicare il bene e il male senza che uno sfoci nell'altro senza nessuna apparente differenza.
1Una figura paterna, senz'altro rinnovata, rispettosa delle evoluzioni strutturali, ma che sappia corrispondere alle richieste dei figli e che dalla nostalgia si possa ritornare alla certezza che un padre esiste.
Sono convinto che i nostri relatori tutti importanti sapranno arricchire la riflessione e stimolare l'approfondimento psicologico e psicodinamico del tema in un incontro proficuo con la letteratura e l'arte che da sempre sono stati gli interlocutori principi di chiunque volesse interessarsi al funzionamento dell'essere umano.

Sabato 30 gennaio 2010 ore 10.00
Padre e figlia: un rapporto difficile da Boccaccio a Roth

Introduce:
Dott.ssa Giovanna Ambrosio
psicoanalista ordinaria A.I.Psi.
Prof.ssa Maria Serena Sapegno
Docente di Letteratura Italiana e Studi di Genere- la Sapienza- Roma


Sabato 28 febbraio 2010 ore 10.00
I molti volti di Elettra (da Eschilo a Hoffmansthal)

Introduce:
Dott.ssa Simona Argentieri
psicoanalista didatta A.I.Psi.
Prof.ssa Monica Toraldo di Francia
Docente Lettere e Filosofia- Università di Firenze


Sabato 20 marzo 2010 ore 10.00
Sybille Lacan, un pere. Il nome del padre, la voce della figlia

Introduce:
Prof.ssa Graziella Magherini
psicoanalista didatta - A.I.Psi.
Prof.ssa Sandra Teroni
Docente di Lingua e letteratura francese- Università di Cagliari


Presenta le giornate il Dott. Matteo De Simone_coordinatore commissione cultura A.I.Psi.

Posti limitati, si prega di prenotare
Quota di iscrizione per giornata: 25 euro (studenti 7 euro)
Eventi accreditati ECM


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