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A. M. P.
SEMINARI 2000 - 2001
Anna Maria Meoni

Mosaico Arteterapia
Arte e gruppoanalisi applicata
Valori e significati in Arte Mosaico Terapia


Questa presentazione descrive una sperimentazione clinica controllata d’Arte Mosaico Psicoterapia, che sviluppa per sette anni tra arte applicata (mosaico) e gruppoanalisi applicata (psicoterapia dinamica) attraverso gruppi di lavoro a diverso grado d’integrazione delle performance, talenti e patologie e ruoli sociali.
Vi è evidenza dai risultati dei gruppi a confronto che il valore terapeutico è centrato sull'opportunità di costruire il Self attraverso una situazione creativa plastica e non solo applicativa alle tecniche di mosaico in un contesto di trattamento psicoanalitico d'ambiente rivolto al gruppo sociale allargato piuttosto che alla singola persona.


Metodo
Il programma di ricerca ha previsto l'osservazione costante e partecipata delle evidenze cliniche ed artistiche con particolare riferimento alle dinamiche di gruppo e rispettivi prodotti artistici. La registrazione e stata monitorata con resoconti a memoria, foto amatoriali e archiviazione di tutti i materiali prodotti o utilizzati e interviste semistrutturate o questionari retrospettivi. La selezione per la partecipazione ai gruppi è stata spontanea per tutti i gruppi sulla sola motivazione a partecipare e la chiamata è stata indirizzata in ambienti che secondo circostanze ed opportunità sociali si sono via via presentati ai conduttori. I gruppi sono prevalentemente mediani o larghi ed hanno diverso grado d’integrazione delle differenze per sesso, stato e ruolo sociale, integrità psicofisica, cultura, età dei partecipanti. Il drop out dei processi d’autoselezione è stato costantemente intorno ad 1/3 dei chiamati e tutto a carico delle prime sessioni utili a chiarire la motivazione. I gruppi, tranne quello di ricerca culturale, dipendono da specifico contesto istituzionale e, in rapporto all'Istituzione dalla quale dipendono gerarchicamente e finanziariamente, sono definiti dal progetto per il quale sono organizzati e finanziati: psicosociologico o terapeutico o educazionale (Amministrazione Comunale-Ausl-Scuola). I gruppi tutti presentano comunque un elevato grado di sinergia finanziaria con forme d’autofinanziamento e donazioni che provengono dalle forze sociali spontanee od organizzate (onlus).


Considerazioni sul mosaico

Il Mosaico non ha né una definizione etimologica certa né una condivisa definizione artistica. Sempre a cavaliere tra Arte e Artigianato è nella cultura dominante considerato un Arte minore di contesto decorativo o al massimo una delle tecniche espressive d’Arte figurativa. In realtà è anche una tecnica a cavaliere tra le possibilità espressive figurative e plastiche. La manipolazione della materia è in concreto una dominante essenziale del mosaico alla quale l'uomo primitivo si è inizialmente sperimentato nell'agire quelle preoccupazioni estetiche e mistiche che sviluppano Arte nelle decine di migliaia d’anni ormai trascorse dalla comparsa dell'uomo sapiens sul pianeta terra. Altri aspetti di tecnica rendono il mosaico adeguato a situazioni grandiose e di segno indelebile: la durata e la resistenza alle intemperie, così come la sua ottimale resa in ampi spazi e la definizione dell'immagine migliore da lontano che da vicino. E non per ultimo la curiosità del sistema digitale di costruzione dell'immagine che avvicina tempi storici tanto lontani dall'Età della pietra all'Età del computer.
L'organizzazione tecnica delle esperienze e lo sviluppo delle scuole di mosaico si determina nella cultura occidentale intorno al 400 a.c. in Grecia dopo quasi 6000 anni d’esperimenti e sviluppa in seguito doppio binario pavimentale-utilitaristico da una parte e parietale decorativo dall'altra. Dall'emblema-greco, che è mosaico da cavalletto, il mosaico cosiddetto pittorico assume carattere celebrativo sempre più a tutto campo nelle absidi delle chiese bizantine. Solo nel 1900 la sperimentazione del mosaico diventa Arte in contesto scevro da preoccupazioni decorative e inserita nelle avanguardie di pensiero ed è il Mosaico moderno che a fatica si affranca dalle troppo illustri radici e mirabili testimonianze del mosaico antico.
Ne consegue che questa tecnica complessa per il fatto di contenere in sé molteplici possibilità espressive pittoriche e plastiche in un contesto utilitaristico calpestabile e celebrativo al tempo stesso può essere Arte per manipolazioni materiche che danno vita alla pietra e creano cose mai viste oltre il rituale del simbolo e della rappresentazione metaforica. La costruzione di un mosaico si avvale di materia presente in natura dalle pietre ai minerali alle madreperle alle resine, manipolata per rappresentare le emozioni. Scelta la materia sul piano sensibile estetico in rapporto alla rifrazione della luce, le tessere, più o meno preziose, sono giustapposte per contrasto in modo volutamente imperfetto perché l'interstizio crei le ombre volute e i contrasti cercati. La produzione sintetica di materiali non presenti in natura, paste, smalti, gessi, sintetici, ceramiche sviluppa grazie alle ricerche scientifiche e aggiunge, dal punto di vista estetico, maggiori possibilità di sintesi poetica per migliorare la possibilità di rappresentazione simbolica e associativa in astratto concettuale, come di sovente accade nella sperimentazione plastica del mosaico moderno.
I limiti di questa tecnica sono nella definizione delle immagini e dei contorni e quindi del dettaglio e nei costi del materiale e del tempo necessario alla lavorazione. L'aspetto dei costi e dell'attrezzatura necessaria per ovvie ragioni rende poco attraente la sua utilizzazione per attività terapeutiche o riabilitative, anche se le caratteristiche della sperimentazione da me condotta dimostrano come quello che per gli aspetti terapeutici è un sottoprodotto, può essere commerciabile e consente d’autofinanziare l'attività. Altre soluzioni d’antica memoria consentono la realizzazione con mezzi poveri a bassi costi e dove la cornice può costatare più del mosaico realizzato in ciottoli e gessi sperimentali.


Considerazioni generali

Condivisa da tutti i gruppi è stata l'esperienza di graduale informale coesione di gruppo (Browen D.) attraverso quel chiacchierio che si sviluppa quando più persone sono applicate in attività artigianali ormai rare in questa civiltà contemporanea che è ad alta tecnologia nel lavoro come nel tempo libero. Di ciò solo il gruppo di ricerca culturale (n.10) ha mostrato sufficiente introspezione evocando la memoria d’abitudini parentali appartenenti alla prima infanzia " è come quando mia nonna ricamava insieme alle amiche". Le attività artigianali invero sviluppano una sorta d’azione legante in coloro che vi partecipano. Nella contemporaneità di questo secolo sembrano anche rispondere ad un bisogno di trattamento ansiolitico a compenso di tensioni e insoddisfazioni esistenziali esaltate da abitudini di vita in collegamento obbligato, spesso per lunghe ore, con una macchina che ubbidisce e ripete, ma non dialoga. A questo proposito il gruppo di ricerca culturale mostra attitudini introspettive che verbalizza comunicando: "Come mi rilassa questo attaccare, non smetterei mai ". Il primo gruppo invece agisce quest’automedicazione ansiolitica sorprendendo, tra l'altro il personale d’assistenza per la costanza nel tempo e nel ritmo delle operazioni necessarie ad incollare le tessere, predisposizione che non era attesa a tener conto dell'angoscia psicotica.
Come tutte le attività di gruppo a carattere artigianale non competitivo il Mosaico può avere efficacia ansiolitica indifferenziata per l’insita possibilità dialogica che conserva in azioni, che sempre rendono possibile scaricare la tensione emozionale del dialogo, senza per ciò produrre resistenze.
Per quanto concerne la realizzazione dell’obiettivo sensibile, in questo caso il mosaico, il metodo applicato nella sperimentazione da me condotta è stato il solving problem in comunicazione circolare assoluta libertà di tema e tecniche apprese o da apprendere per tutto il percorso creativo: dalla definizione del bozzetto alla composizione del mosaico. L'assenza di regole predeterminate o di tema per la realizzazione dell'obiettivo e la mancata connotazione di leaders di squadra gerarchizzati o di strategie obbligate ha consentito all'emozione di coagulare sul tavolo di lavoro. La conduzione gruppoanalitica dell’attività ha consentito al prodotto creativo di prendere forma d’immagine plastica secondo i requisiti dell’opera d'arte a mosaico poi presentata all'attenzione del pubblico.
Con la fase di presentazione al pubblico dal punto di vista terapeutico si è realizzata infine una comunicazione sociale corale, che nella sua complessità è punto d’approdo di un processo comunicativo, che è in realtà mediato da diversi passaggi in tempi di diversa durata e che sono: comunicazioni dall'uno all'altro e dall'individuo al gruppo e dal gruppo a tutti. Quest’ultimo rappresenta uno dei più importanti valori aggiunti nei trattamenti psicosociali a lungo termine delle psicopatologie croniche e la ragione principale per la quale mi sono a suo tempo dedicata a quest’attività, ben consapevole che un trattamento psicoterapeutico può anche essere celato in attività a compito manifesto.Per quanto riguarda il setting o i prodotti di gruppi condotti con altre tecniche di conduzione gerarchizzate o a stella la realizzazione dell’obiettivo sensibile ha sacrificato la creatività e determinato all’opposto risultati antiterapeutici di riflesso in alcuni casi.


Considerazioni d'Arteterapia

Arte terapia, altrimenti detta terapia espressiva, significa dalla seconda metà del XX secolo una tecnica psicologica di trattamento per i disturbi psichici la cui applicazione può essere sviluppata anche in costanza di lese funzioni temporanee o stabilizzate della comunicazione verbale, perché si rivolge a contesti sensoriali e percettivi che permettono comunicazione senza parole. Condivide con il processo della comunicazione artistica il contenuto inconsapevole, rimosso e represso al tempo stesso, espresso con linguaggio essenzialmente metaforico o simbolico per analogia. Questo fenomeno, oltre le possibilità di comunicazione che comporta sul piano sensoriale e percettivo, è utilizzato in Psicoanalisi per l'analisi dei contenuti inconsci la cui espressione è facilitata dalla spontaneità ed impulsività del mezzo così come accade nei sogni, nelle associazioni libere, negli atti mancati età. (Freud) Al di là quindi delle preoccupazioni estetiche l'arte terapia punta essenzialmente sull’espressione dell'inconscio attraverso un'attività veloce ed impulsiva che poi richiede un lavoro aggiunto psicoterapico d’analisi dinamico o psicoanalitico attraverso la verbalizzazione. La rappresentazione diventa espressione e la metafora per analogia assume il carattere simbolico che può essere sottoposto ai processi d’insigth . L'Arte Psicoterapia si conclude pertanto con l'elaborazione verbale e la presa di coscienza di contenuti inconsci oggetto di rimozione attraverso la liberazione agita d’oggetti repressi, mentre l'Arte terapia resta una risoluzione catartica d’oggetti psichici repressi o rimossi. L'esperienza che qui presento attraverso le complesse e mediate tecniche di mosaico non è pertanto ascrivibile nei canoni classici né dell'Arte Terapia, né dell'Arte Psicoterapia, perché non è immediata, né prevede un setting specificatamente autocentrato. Più vicina ai processi artistici naturali ci rivela attraverso il pensiero, il sentimento, l'intuizione e la sensazione (Jung) una proiezione nel mondo esteriore d’immagini archetipe di carattere interiore qual è quella della rappresentazione di Giona nel dettaglio dell'opera del gruppo n.2 . Tutto il mosaico invero è dominato da rappresentazioni simboliche e metaforiche frutto del processo poietico che si è sviluppato dai trasfert multipli in gruppo permessi dalla conduzione gruppoanalitica. Non coagulano invece in rappresentazioni d'arte immaginativa i prodotti dell'attività ludico-terapeutica o educativo terapeutica delle opere a mosaico dei gruppi n.5 e n.7, dove i trasfert multipli non possono sviluppare per le difese primitive emerse dal processo scismatico di scissione e per le inibizioni indotte dalla conduzione a stella del gruppo di lavoro . I mosaici sono proprio qui presentati come gruppi di controllo per dare evidenza all'importanza determinante che sul prodotto assume la conduzione del gruppo per gli aspetti creativogeni. Ai risultati apprezzabili nei prodotti dei gruppi facenti capo alla sperimentazione da me condotta (n.1-2-6-8-9-10) corrisponde un processo terapeutico che ha contestualizzato la sinergia della forza espressiva delle funzioni inconscie archetipe ed il coordinamento delle funzioni coscienti in un processo d’individuazione che avviene nel collettivo dialogico. I soggetti con o senza disturbo psichico escono con un’integrazione del Self passata per un concreto processo creativo poi confermato dall’esposizione al pubblico anziché dall’interpretazione psicoanalitica.
La qualità fondamentale del prodotto artistico, si fonda però in un ordine logico della comunicazione delle emozioni, che è nella relazione tra chi lo produce e chi ne fruisce. Appare pertanto di poter concludere che il prodotto creativo è facoltà del pensiero umano e può essere inconscio o artistico, a seconda che la sua dimensione si pone nel soggettivo o si articola nella complessità sociale.La sperimentazione da me condotta, completata dalla possibilità di gruppi controllo, conferma come l'esaltazione sociale di momenti creativi di gruppo facilita l'espressione artistica e l'emergenza inconsapevole di nuclei mitopoietici d’antica memoria o di tradizioni sconosciute. La storia biblica di Giona è emersa dalla collezione dei disegni dei singoli per collocarsi in una frase pittorica che racconta la storia di uno e di tutti, tanti piccoli Giona disubbidienti, che devono uscire dal ventre della balena e conoscere i veri motivi del Dio severo. Dall'omino che fa volare un aquilone si esprime una tradizione d’antica memoria secondo la quale quando i ragazzi s’imbarcavano per il loro destino di naviganti adulti, erano salutati dai compagni di giochi e di rissa facendo volare grandi aquiloni (Berti). Ed infine la composizione di tratto finale a delicato e timido impressionismo plastico, ricorda una favola (Toscano), che racconta come la Luna Rossa compie la magia di fare apprezzare anche le cose che appaiono brutte sebbene nessuna cosa brutta potesse essere tollerata nella città di Policala. Ma non è per questo le immagini archetipe sono Arte, per quanto la formale presentazione Naivees le rende fascinose per lo stretto collegamento con gli stati inconsci della mente (Meltzer). Ma senza dubbio le immagini archetipe hanno avuto importanza catartica, sottolineata dalla verbalizzazione intorno al tavolo, dove ,mentre l’immagine si concretava plasticamente, il gruppo si esprimeva parallelamente per processi d’insight verbali che seguivano l’agito segno, pittorico e plastico.


Considerazioni gruppoanalitiche

La Gruppoanalisi ha introdotto il concetto di rete e matrice attraverso la quale l'individuo riconosce il Self nelle relazioni multitransferali per i processi di rispecchiamento e d’egotraining in action. La stato di conflitto tra individuo e gruppo può trovare una soluzione positiva di sempre maggiore integrità del Sé senza ricorrere a difese narcisistiche per la possibilità plastica della matrice e dinamica della rete di esprimere liberamente il pensiero ed essere così possibile per il soggetto, la contemporanea dimensione esistenziale d’essere gruppo ma anche altro dal gruppo. La matrice, già definita in Gruppoanalisi, elemento dinamico che produce contenuti nell'ambito della rete "qui ed ora", è il processo creativo fondamentale che può rendere ragione della capacità che il gruppo dimostra d’essere artista. La sperimentazione n’è la prova e il gruppo di controllo di ricerca culturale(n.109 che dimostra che il processo creativo artistico in gruppo non è dipendente né dalla patologia né dal trattamento riabilitativo, ma piuttosto, dalla capacità creativa della matrice, che si forma se facilitata dalla conduzione gruppoanalitica.
Appare pertanto di doversi così concludere che le protagoniste del prodotto artistico figurativo non sono le immagini archetipe che ritornano nel singolo perché geneticamente appartengono al collettivo, ma le immagini che qui ed ora plasticamente emergono dalla matrice e che il mosaico ha permesso di esprimere oltre il dialogo in maniera sensibile e duratura e, non per ultimo, in forma comunicante di relazione qual è quella tra l’opera d’arte e chi la guarda.


Conclusioni


Il materiale presentato consente di apprezzare come la diversa conduzione del gruppo porta allo sviluppo di dinamiche diverse delle quali il prodotto è testimone. Nel gruppo n.5 si manifesta la scissione psicotica facilitata dalla conduzione espressiva a tecnica mista del gruppo d’attività. Nei gruppi3,4,7, nulla si manifesta nel prodotto molto voluto in modo predeterminato dalla conduzione direttiva del gruppo. Nei gruppi n.1,2,6,10, sviluppa un prodotto artistico naives così come accade individualmente (individuale n.8, n.9) grazie alla facilitazione della matrice ottenuta attraverso la conduzione gruppoanalitica delle attività creative. L'aspetto terapeutico si sviluppa non solo per il processo d’egotraing in action proprio al setting gruppoanalitico, ma anche perché attraverso il successo del prodotto finale si può ottenere il riconoscimento in termini di Io Sociale. Relazione di macrosistema e inserimento funzionale, ma anche in concreto collocazione nelle gerarchie sociali (importanza-prezzo-guadagno), sono l'obiettivo a termine di un trattamento psichico. Il fatto oggettivo di aver realizzato sul piano del sensibile non solo qualcosa d’utilizzabile, ma qualcosa che l'altro da sé fruisce inter-reagendo da pari a pari, così come accade tra l'opera d'arte e il suo pubblico, è un vero cambiamento strutturale che resta nel procedimento a base del risultato terapeutico. Oltre la scomparsa del sintomo incide sulle fantasie di dipendenza la concretezza della materia: cercata, tagliata, giustapposta, compattata, unita per essere riproposta in un mosaico di successo. Vi è ragione di credere che tutto ciò avvenga quando il passaggio all’atto aggiunge valore, anziché toglierlo, al setting psicodinamico: così come può accadere in Gruppoanalisi applicata all’attività artistica perché le difese primitive proprie ai gruppi di lavoro sono più facilmente elaborate nella contestualizzazione gruppoanalitica. La combinazione di gruppoanalisi ed Arte rivela pertanto potenzialità ancora non bene esplorate, per quanto presenti nell’intuizione di Foulkes quando si sofferma sulle dinamiche creative del gruppo.
In appendice sono discussi gruppi e mosaici in dettaglio e disponibile la presentazione delle immagini in Ppt da richiedere a agupart@hotmail.com.


BIibliografia

Bartalotta Pino G.-Manuale d’Arte Teatro Terapia-ed.T.E.R. Roma, 1998
Bertoletti P. -Mito e Simbolo- ed.Dedalo Bari,1986
Callieri B. -Percorsi di uno psichiatra- ed.EUR Roma ,1993
Cotinaud Oliver-Groupe et analyse istituzionelle- ed. du Centurion Parigi,1976
Foulkes S.H. -Group Psychotherapy The Psychoanalytic Approach-ed.Karnac,London,1984
Melzer D. – Stati sessuali della mente- ed.Armando,Roma 1975
Meoni A.M. Arte Terapia ed Psichomedia.it
Rossi A.-Istinto Apprendimento e memoria- ed.Psychomedia.it Roma 1999
Toscani I.- Fiabe e Novelle-ed.F.Campitelli,Foligno,1923
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Appendice n1

GRUPPI e MOSAICI

Nel corso del tempo si sono dati i seguenti gruppi e relative opere a mosaico:

1° socioterapico
(durata dal 30-5-1995 al 3-8-1996 :mesi 15,frequenza bisettimanale,n.45 sessioni di 2ore,partecipanti12,psicotici-personale d’assistenza):gruppo mediano omogeneo a bassa integrazione che produce pannello a mosaico in scaglie lapidee e di paste (mt2 1,60). Il gruppo sviluppa dopo un'incontro casuale con il Maestro Brando all'opera nella piazzetta di Castel Gandolfo in un contesto esperenziale. La conduzione richiede al personale d’assistenza un'osservazione partecipata in obiettivo nuovo per tutti e che per ciò realizza una parità dei membri al tavolo di lavoro. Il contesto istituzionale delle gerarchie si allenta e di contro l'espressività sviluppa da istanze di riproduzione fedele della natura ad elaborazioni fantasiose liberamente giocate con i colori per realizzare fiori e boccioli del ramo. Sarà l'emozione profonda espressa a sorpresa da un gran pianto di gioia che darà il titolo al mosaico e che significa la felice scoperta che è possibile anche essere insieme. Vi è ragione di ritenere che il processo creativo gruppale è stata la prova sensibile che la solitudine esistenziale è superabile,oltre le difese narcisistiche, per la persona che, improvvisamente e tanto a lungo,ha così dolcemente pianto insieme dicendo "che bello essere insieme".

2° socioterapico
(durata dal 1-9-1996 al 14-6-1997 :mesi 9,frequenza bisettimanale,n.27 sessioni di 3ore,partecipanti16psicotici-personale di assistenza-normodotati):gruppo mediano a bassa integrazione produce mosaico murale in pietre e paste (mt2 5,70) in esposizione permanentemente- Parco Manaresi-Aprilia. Il gruppo sviluppa per impulso dell'Amministrazione Comunale d’Aprilia che intende investire in interventi socio-assistenziali che possano essere sensibilmente apprezzati p.es. un mosaico,da destinare a decorazione del muro perimetrale di giardino pubblico,il Parco Manaresi,che versa in condizioni d’evidente degrado ambientale per l'invasione di grafiti sulla superficie murale. Vi partecipano molti dei membri che hanno già prodotto l’altro mosaico(n.1) ed altri tra i molti che sono stati chiamati,essendo il gruppo per progetto aperto alla cittadinanza tutta. E' questo il gruppo che testa e definisce la conduzione e gli schemi tecnici della sperimentazione da me condotta in senso creativogeno com’è chiesto di fare ad un'artista (Meoni A.M.). Il risultato parla da solo e le dinamiche di gruppo hanno presentato un’inusitata coesione e coerenza,mai turbata dall’emergenza di quei contenuti profondi che hanno trovato espressione nella composizione figurativa marcatamente mito-poietica. Abbiamo ragione di ritenere che in questo caso la coerenza del macrosistema d’appartenenza ,DSM-Comune,che è stata al massimo grado possibile,insieme all'abbattimento quasi totale del narcisismo delle leadership sanitarie e assistenziali,abbia sostanzialmente permesso anche,e soprattutto ai partecipanti svantaggiati di esprimersi liberamente extra ruolo di malattia. In realtà l'esperienza è il punto d’approdo di un intervento distributivo di terzo livello che precede per quasi 7 anni in collaborazione con la Biblioteca Civica di Aprilia diretta dalla Dr.ssa Caterina Argondizzo. Una collaborazione che è durata ed ha espresso i suoi frutti in altro mosaico (n.6) realizzato in contesto ancora più allargato e sempre più indipendente dal macrosistema di appartenenza,perché si finanzierà autonomamente per evitare le ambivalenze istituzionali subentrate dopo il successo di questo mosaico murale.

3° pedagogico
(durata dal 1-10-1997 al 30-6-1999:mesi18,frequenza quotidiana,n.260 sessioni di 4ore,partecipanti n.50bambininormodotati-insegnanti): gruppo largo omogeneo a bassa integrazione produce il mosaico scultura in marmi e paste (mt2 4.37). Il gruppo sviluppa da una commissione e realizzazione di bozzetto disegnato dal maestro Brando su tema di una ricerca storica sul territorio di confine tra i Comuni di Lanuvio e Aprilia ove insistono i tre plessi scolastici autori del Mosaico. Il complessivo progetto elaborato dal personale docente aveva il fine di realizzare integrazione delle culture di confine ai margini della palude romana verso i Colli Albani e teneva presente il complesso flusso di migrazioni interne che interessa quel territorio. Le insegnanti promotrici hanno strutturato formalmente l'attività come un corso di mosaico aperto a tutte le scuole ed a tutta la cittadinanza,ma in pratica l'adesione si è limitata a tre scuole senza che fosse possibile inserire soggetti estranei all'ambito scolastico. Il gruppo degli studenti ed insegnanti impegnati nella realizzazione a mosaico del bozzetto si è strutturato in gruppo di lavoro articolato in sottogruppi con compiti divisi secondo esigenze di efficienza. Anche esercitazioni individuali coesistevano su piccoli tavoli di oggettistica varia, mentre i piccoli team si alternavano al mosaico collettivo. Ne è risultato un mosaico di qualità professionale,con varianti in corso d'opera,che nel margine inferiore, rivelano la differenza tra docente e allievi creando un contrasto marginale tra le soluzioni concettuali del Maestro Mosaicista ,che interpreta la ricerca degli studenti, con l'ingenuità semplice degli stessi studenti,che esprimono sopra le greche decorazioni marginali a tema non collegato alla coesione figurativa pittorica o simbolica. La composizione rende la differenza tra chi è piccolo e chi è grande e si struttura gradevole,ma poco pregnante rispetto agli altri mosaici ove ha lavorato la coesione magmatica del gruppo (n.1-2-6),mentre qui si apprezza efficienza bene organizzata di un team ben diretto che è pregevole maestranza del Maestro Artista.

4° sociopedagogico
(durata dal 1-9-1997 al 30-6-1998:mesi2,frequenza bisettimanale,n.16 sessioni di ore2,partecipanti n.45 bambini-anziani-normodotati): gruppo largo ad alta integrazione produce pannello a mosaico in paste sintetiche (mt2 1,50). Il gruppo si forma da un progetto voluto per favorire l'integrazione familiare coinvolgendo gli anziani pensionati nell'attività didattica dei loro nipotini su idea della Direzione didattica del 1° Circolo-Scuole elementari di Aprilia diretto dal Prof.G.Fusacchia di concerto con associazione no-profit che ha provveduto al finanziamento. L'attività si struttura come un corso di mosaico propedeutico ai nonni per formarli alla funzione di tutors dei nipoti nelle attività di realizzazione del mosaico. Il gruppo dei bambini e anziani impegnati nella realizzazione a mosaico del bozzetto si è anche per questo strutturato in piccoli gruppi di 4-5 bambini diretti da un anziano che si sono alternati in diverse sezioni del pannello loro affidate.Il bozzetto è stato composto dal gruppo largo attraverso la scelta di immagini di fumetti composti nella scena familiare e le scelte sono state approvate a maggioranza con votazione.Ne è risultato un mosaico omogeneo,che riflette l'ingenua tensione ideale condivisa dai tanto piccoli con i tanto grandi nel tema come nell'entusiasmo e nella dipendenza dal docente.

5° terapeutico occupazionale
(durata dal 29-1-1998 al 20-9-1999: mesi20,frequenza bisettimanale,n. sessioni 62 di 3 ore,partecipanti psicotici-personale di assistenza) gruppo mediano a bassa integrazione produce il mosaico murale in scaglie di ceramica (mt2 5,75) Il gruppo sviluppa dalla polarizzazione (Hofstater) dallo stesso preesistente gruppo attraversato da cambiamento istituzionale (n.”9e si sterilizza in presentazioni scismatiche. La dinamica di polarizzazione esprime le resistenze al cambiamento richiesto dal macrosistema di appartenenza attraverso l'emergenza spontanea di un antileader. Verosimilmente gli acting controtrasferenziali non sono stati né organizzati né interpretati e il mosaico prodotto presenta un contesto frammentato che,privo di frase compositiva, esprime e racconta le angosce paranoidi dei trasfert laterali tra i diversi disegni che sono oggetti parziali scissi. Risponde alle istanze narcisistiche dell'organizzazione sanitaria di appartenenza e del macrosistema politico del territorio che cerca consensi per dimostrare la sua efficienza,senza preoccuparsi dell'efficacia dell'intervento sociale. La sua realizzazione avviene per processi oppositivi di resistenza al cambiamento e rivendicativi rispetto alle leadership. Le dinamiche distruttive non sono elaborate ma evitate con distrazione dell'obiettivo nella nuova coerenza del quale si riconosce solo il personale di assistenza per sviluppare dipendenza e confermare la differenza. La fantasia onnipotente di saper fare il mosaico a tutto campo affretta le scelte e si adatta a mezzi di arte povera senza saperli concettualmente elaborare dal punto di vista estetico. Il gruppo si rammarica di non aver avuto finanziamenti e pone il suo ideale dell'IO nella idea di aver riutilizzato gli avanzi degli altri,cosa che continuerà a sostenere anche nella successiva opera (da:Il Pontino di Aprilia-annoXI-n.15-8/22settembre2000:"dateci fiducia e vi stupiremo")

6° socioterapico
(durata dal 14-04-1999 al 18-5-1999:mesi 1,frequenza giornaliera,n18 sessioni di 8ore,partecipanti 18 psicotici-nevrotici-normopatologici-personale di assistenza) gruppo mediano ad alta integrazione produce il pannello a mosaico scultura in minerali (mt2 16) Il gruppo esprime uno sviluppo in autonomia dal macrosistema di appartenenza per polarizzazione (Hofstater) da preesistente gruppo (n.2) attraversato da cambiamento istituzionale. Dimostra nella creatività del prodotto il superamento della sterilità e ricompone la scissione all'interno ricollegando metaforicamente omino ed aquilone. Processo che si rivelerà connesso agli archetipi perché aderente nella metafora ad un nucleo mitopoietico di rete. Interamente finanziato dalla vendita dei manifesti del "Il Faro di Anzio e della rivista "Riscoperta del Mosaico",segna un passaggio di indipendenza che ha chiesto ai partecipanti e sostenitori sostanzialmente di osare di credere in se stessi come adulti che possono in situazioni avverse anche fare a meno dell'approvazione del macrosistema di appartenenza,ma che non possono fare a meno della reciprocità nel gruppo. L'estrema varietà delle partecipazioni ha assimilato il gruppo ad una naturalità eccezionale,la sua estemporaneità collegata unicamente all'obiettivo ha consentito di evitare il consolidamento delle dinamiche perverse tipiche delle organizzazioni istituzionali. Sapere che finiva ha consentito ai membri di osare di essere insieme e condividere per la giornata spazi,tempi ed emozioni profonde senza temere di perdere la loro identità individuale. Resta per certo il mosaico più riuscito sul piano estetico e socio-terapico per quanto concerne i processi di rinforzo delle funzioni dell'Io sociale a parità di svantaggio psico-sociale. Oggi l'opera vive di vita autonoma nel circuito artistico,così come accade per le Opere d'Arte e per gli Artisti Professionisti. Un bene grande che ognuno dei partecipanti porta con Sé ,anche se mai più forse farà un mosaico o avrà l'opportunità di essere parte di un simile gruppo.

7° terapeutico occupazionale
(durata dal 20-9-99 al 18-09-2000 mesi 12,frequenza n.r.,n. sessioni n.r,partecipanti circa 14-psicotici e personale di assistenza): gruppo mediano omogeneo a bassa integrazione produce il mosaico scultura in ceramica e marmo (mt.1.50) Il gruppo sviluppa dai progetti socioterapeutici del DSM di Latina con finalità didattiche e ludiche a sostegno dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Aprilia. Il gruppo sviluppa dalla tensione dello staff a rispondere al mandato istituzionale di terapia occupazionale per pazienti cronici. Dal punto di vista tecnico organizza il gruppo di lavoro ponendo tema e realizzazione presuggerita dal Maestro mosaicista: i segni zodiacali e una realizzazione tridimensionale. I compiti di esercitazione assistita per la realizzazione del tema hanno comportato diverse modifiche alla ricerca di espressioni soddisfacenti in senso figurativo e plastico alle prese con i soli materiali di recupero disponibili. La concettualizzazione progettuale ha prevalso sull'espressione emozionale e la dinamica del gruppo si impronta a stella sull'esecuzione del compito diretto dai tutors. L'attività è parte di un'organizzazione di attività multiple di diversa natura alla quale compartecipano i pazienti in grado variabile (cineforum-gite-biliardo-etc). Il contesto è un contesto standardizzato nel quale i pazienti sono variamente impegnati in attività multiple a calendario settimanale e la frequenza della loro partecipazione è ritmata dalla dipendenza istituzionale. Il prodotto risulta estremamente contenuto in preoccupazioni tecniche e formali frutto di espressione rigidamente diretta.

8° terapeutico individuale
(durata dal20-5-1999 al 15 settembre 1999 :mesi3,frequenza trisettimanale ,n.30 sessioni di ore4,partecipanti n.2): coppia produce il pannello a mosaico in pietre e minerali (mt2 0.30). Il mosaico sviluppa da una sperimentazione in coppia con differenziazione di ruoli,ma con osservazione partecipata del tutor. La persona con disturbo psichico ha collaborato a reperire i minerali e vi è ragione di ritenere che motivazione ed entusiasmo poggiano in un pensiero concreto che ha fatto intravedere al soggetto una possibile espansione del Self oltre il quotidiano operativo semplice in altre e diverse possibilità di espressione immaginativa e plastica, prima mai ipotizzate. Dimostra abilità immaginative e di relazione considerate mai acquisite dai professionali che seguono il soggetto. La capacità di comprendere un diverso uso della materia,il minerale,con diversa gerarchia di valori:da quello commerciale al quale il soggetto è abituato comporta il passaggio da valori che poggiano sulla rarità, a valori artistici del colore che poggiano sulle scelte di estetica immaginativa.

9 ° individuale
(durata dal 1-7-1999 al 1-9-2001 :mesi,frequenza ,n. sessioni di ore,partecipanti n.1): gruppo medio omogeneo a bassa integrazione produce il pannello a mosaico in scaglie di minerale (mt2 0,60:tecnica diretta). Il mosaico sviluppa autonomamente dal precedente in coppia. Rappresenta la sensazione propriocettiva di un'alba,quella che il soggetto vede tutte le mattine dalla sua posizione esistenziale. Ha proposto il tema, l'ha disegnato e scelto la materia. Rappresenta un’evoluzione maturativa che si commenta da sola in senso compositivo,estetico e poietico.

10° culturale
(durata dal 20-11-1999 al 13-1-2002:mesi26,frequenza settimanale,n.22 sessioni di2ore,partecipanti 18nevrotici-normopatologici-normodotati): gruppo medio omogeneo a bassa integrazione produce il pannello a mosaico in ciotoli e paste e materiali sperimentali (mt2 1.00) Il gruppo sviluppa da una sperimentazione culturale sull'esperienza di creatività d'Arte in gruppo e funziona da gruppo di controllo per l'assenza di soggetti psicotici e di intenzioni psicoterapeutiche o occupazionali. E' l'unico gruppo non istituzionale,la cui appartenenza è al Centro Culturale autonomo e autofinanziato che lo ospita il CITAT. Presenta dinamiche di polarizzazione che non evolvono in crisi scismatiche sia perché risponde positivamente agli interventi di organizzazione,ma anche perché gode del fatto di non essere all'attenzione del macrosistema non essendo un gruppo istituzionale. Gli acting controtrasferali delle antileadership emergenti non interessano il macrosistema,che non influenza né in positivo né in negativo (Cotinaud). Dimostra nella creatività del prodotto il superamento del conflitto senza ricorrere a difese scismatiche. Il prodotto presenta una frase compositiva simbolica e plasticamente complessa. La soluzione espressiva è data dalla associazione multipla di materiali che è contestuale a quei processi di astrazione figurativa che determinano il superamento della dimensione della metafora verso la dimensione simbolica. (d Crea,a differenza degli altri anche parte dei materiali utilizzati. E’ il gruppo di durata più lunga e,quindi,il più esposto ai processi conflittuali di gruppo che sono stati però gradualmente assorbiti ed elaborati dalla matrice.

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