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ADOLESCENZA e PSICOANALISI --> HOME PAGE --> anno 3 - n.1/2008





Anno III - N° 1 - 2008
Riassunti degli articoli




Le tappe mutative della creazione letteraria
Maurice Corcos

Riassunto
L'Autore riflette sulle origini psichiche della creazione artistica, con particolare attenzione a quella letteraria. Partendo dalla teoria del gioco e dello spazio transizionale di Winnicott, utilizzando il pensiero di Mc Dougall e di Pontalis, egli differenzia la figura dello scrittore da quella dell'autore. Sia lo scrittore che l'autore prendono la penna in mano per far fronte ad una carenza narcisistico-identitaria, per ri-generarsi raccontandosi, o per l'elaborare un lutto. Mentre però lo scrittore utilizza il linguaggio come difesa conformista ed alessitimica, l'autore, grazie ad una buona integrazione del Sé somato-psichico, erotizzando il dolore dell'assenza e della rottura individualizzante con l'oggetto primario (Baudelaire), può darsi un doppio (il narratore di Proust) che nell'area transizionale della creazione mette in gioco la parte di sé non ancora integrata. Analogamente la cura analitica comincia quando il transfert, oltre la ripetizione, diviene uno spazio di incontro tra alterità che permette la creazione-scoperta della propria storia.

Parole chiave: Creatività; spazio transizionale; distruttività; lutto; transfert.

Summary
The transformation steps of literary creations. The Author reflects on the psychic uprising of artistic creation, with a special attention on the literary one. Moving from Winnicott's theory about playing and transitional area, making use of Mc Dougall's and Pontali's thoughts, he differentiates the writer from the author. They are both keen on writing to cope with a narcissistic-identity failure, in order to re-generate themselves while talking about themselves or to work through some mourning process. However, while the writer uses language as a conformist and emotionless defense, the author uses his somato-psychic self good integration and ability to cope with the pain of absence and parting with the primary object (Baudelaire), to obtain a " double" (Proust's narrator) tend defy, in the transitional area, the still disjoined part of the self. Likewise, the analytic cure, begins with transfert, that is a repetion and becomes the meeting place for different identities, thus making the creation-discovery of one's history possible.

Key-words: Creativity; transitional area; disruptiveness; mourning; transfert.


Il lavoro del pubertario nell'opera di Marcel Proust
François Richard

Riassunto
In questo lavoro è ipotizzato che in Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust siano presenti le tracce di una censura che riguarda l'emergere della sessualità pubertaria. Il momento della scoperta della novità pubertaria, esplicitamente evocata in Contre Sainte-Beuve, non riappare in seguito che velatamente nella Recherche. L'opera cerca di riparare gli effetti distruttivi di tale censura e di tale rimorso, attraverso una estetica specifica la cui economia libidica è analizzata (in particolare la fantasia di "un uomo lesbico", un certo feticismo e la metaforizzazione permanente dell'angoscia di castrazione). Uno sguardo nuovo può allora essere rivolto alle note aporie di Proust riguardanti la temporalità.

Parole chiave: Censura; creazione letteraria; pubertario; temporalità.

Summary
The pubertaire's work in Marcel Proust's production. This work assumes that clues of censorship deriving from the rise of pubertaire sexuality are to be found in Proust's Recherche. The moment in which the pubertaire turns up, anew and undoubtly in " Contre Saint-Beuve", is but slightly hinted to in the " Recherche" where an attempt to make for the disruptive effects of such censorship is made through an aesthetic attitude whose libidic economy is analysed ( in particular the " lesbian man"'s fantasy, feticism and metaphors about the castration anguish). Proust's famous apories can therefore be seen in different light.

Key-words: Pubertaire; childish; castration anguish; recollection; temporality.


Lamento di Portnoy, quod turget urget
Maria Antonietta Fenu

Riassunto
L'Autrice, seguendo le memorie dell'infanzia e dell'adolescenza di Alex Portnoy, nato negli Stati Uniti da una famiglia ebraica, collega ai tratti ossessivi della madre e al suo narcisismo ipervigile, lo sviluppo, nel figlio, di una sessualità compulsiva. L'impossibilità di elaborare correttamente le varie tappe dell'Edipo, prima dell'adolescenza e durante, la conseguente impossibilità di stabilire una relazione di tipo genitale, crea con le diverse tappe evolutive dei vuoti gravi nel funzionamento interiore di Alex, che egli, ragazzino immaturo, crede illusoriamente di risolvere attraverso la scarica pulsionale e gli agiti compulsivi. Liberare la tensione per l'incapacità di contenerla e gestirla non coincide con l'esperienza dell'appagamento, ma induce a una ripetizione ossessiva, fuorviante e deludente. Tale malinteso nasce da una lacunosità del processo di soggettivazione e dello spazio psichico, inadeguato a individuare e raggiungere un profondo soddisfacimento dei bisogni, sino al doloroso traguardo della consapevolezza. Anche dall'analista, sebbene desideroso di venire a capo dei suoi problemi, Alex ripeterà, agendolo, il suo vuoto, attraverso una modalità compulsiva dell'uso della parola. Alex, stretto tra un Super-io arcaico e la tirannia delle pulsioni è incapace sia di riflessione sia di elaborazione: espelle. Sarà compito dell'analisi ripartire dall'Inizio.

Parole chiave: Narcisismo grandioso; narcisismo ipervigile; pulsione; compulsione; espulsione. Dèsaffectation; diffusione; fallo; castrazione; funzione normativa; vuoto; inizio.

Summary
Portnoy's Complaint ­ that is: quod turget urget. Through the childhood and adolescent memories of alex portnoy, born of a Jewish family in the USA, the author parallels his mother's obsessive traits with his hypervigil narcissism and his acquirement of compulsive sexuality. The impossibility of correctly working through the various steps of Oedipus, before and during adolescence, the consequent impracticability of a genital relationship, makes the interior functioning of Alex defective. Being an immature child, he erroneusly thinks he can solve his faults through the discharge of uncontainable tension and its management does not bring about the expected fulfilment but triggers off an obsessive, disappointing and deviating repetition. The whole problem is ascribed to defective subjectivation. His psychoanalytic treatment will be demanded the task to deal with such problems from the very start.

Key-words: Grandiose narcissism; hypervygil narcissism; drive; compulsion; expulsion; Desaffectation; diffusion; phallus; castration; normative function; emptiness; beginning.


Cosimo e la giusta distanza
Gaia Petraglia

Riassunto
L'Autrice attraverso l'analisi de Il Barone Rampante di Italo Calvino - romanzo che narra le vicende di Cosimo che a dodici anni sale sugli alberi e lì trascorre la sua vita - si sofferma a riflettere sul paradigma della distanza, concetto essenziale nell'adolescenza e ancor più nella psicoterapia con l'adolescente. Sviluppa questo tema attraverso alcune figure letterarie dell'antichità e presenta un caso clinico che ha come cardine quello dell'alleanza terapeutica clandestina nella prima fase di trattamento con un'adolescente anoressica. Analizza infine l'utilizzo che gli adolescenti fanno delle chat e dei blog per comunicare con i pari, mettendo in relazione la comunicazione virtuale che passa attraverso il filtro del computer con l'adolescenza di Cosimo vissuta separata da quella degli altri.

Parole chiave: Letteratura sull'adolescenza; psicoterapia dell'adolescenza; corpo; alleanza terapeutica; blog.

Summary
Cosimo and the right distance. Through the analysis of Calvino's" Il Barone Rampante", a novel telling the story of twelve year old Cosimo who climbs up trees and spends his life there, the author reflects on the " distance" paradigm , which is essential in adolescence and, even more, in an adolescent's psychotherapy.
This theme is developed through some literary figures of antiquity and clinical evidence is provided through a casa where clandestine therapeutic alliance with an anorexic adolescent at the beginning of her treatment, takes place.
In the end, the use of adolescents make of chats and blogs, to communicate with their peers is shown, along with the relationship between virtual communication, namely through a computer, and Cosimo's lonely adolescence.

Key-words: Literature about adolescence; adolescent psychotherapy; body; therapeutic alliance; blog.


Il giovane Törless e la matematica
Paola Carbone

Riassunto
L'Autrice parte dalla constatazione che lo studio della matematica assume in adolescenza una valenza molto particolare: per lo più diviene oggetto di un fiero e categorico rifiuto, in altri casi si trasforma in un rifugio difensivo.
Attraverso la narrativa, la psicoanalisi e l'antropologia questo scritto si propone come riflessione sul tema universalmente umano della soggettività e dell'intersoggettività e l'odio per la matematica non appare più come "un problema degli adolescenti" ma diviene l'occasione per meglio comprendere le nostre intime scissioni e il valore euristico e legante del paradosso che l'adolescenza ci consente di cogliere nella sua forza originaria.

Parole chiave: Adolescenza; matematica; psicoanalisi; antropologia; antinomia.

Summary
The Young Torless and Mathematics. Moving from a reflection on how peculiar the study of Mathematics is for adolescents, the author argues that it most times becomes the object of a cathegorical, proud rejection but other times it becomes like a sheltering refuge.
This study offers a reflection, through fiction, psychoanalysis and anthropology, on the u8niversal, human theme of subjectivity and intersubjectivity. The hatred for Mathematics no longer appears "an adolescent problem" as it becomes a hint for a wider understanding of our intimate split aspects along with the euristic and linking paradox adolescence gives us the opportunity to grasp.

Key-words: adolescence; mathematics; psychoanalysis; anthropology; antonymy


Lo straniero di Camus, paradigma dell'adolescenza
Philippe Jeammet

Riassunto
L'Autore legge l'opera di Camus Lo straniero come una magistrale descrizione dei momenti di estraneità che molti adolescenti vivono, sentendosi estranei al mondo e a se stessi. Stranieri al corpo che sfugge loro e che mal controllano, stranieri a certi pensieri e voglie che li assalgono, di cui non sanno cosa fare e che non riconoscono come veramente propri. Momenti di estraneità che, paradossalmente, spesso insorgono nella vicinanza con le persone più care. Talvolta, infatti, tale vicinanza può essere vissuta come una promiscuità soffocante dalla quale l'adolescente cerca di svincolarsi, isolandosi e assentandosi dagli altri e da se stesso. Accanto al ritiro, all'apparente indifferenza, al distacco, addirittura alla freddezza, non è raro che l'adolescente si senta invaso da una violenza indicibile e incomprensibile che alterna voglie di distruzione degli altri o di se stesso. Tutto ciò li accomuna all'eroe de Lo straniero, Meursault. L'Autore, per meglio delineare la figura di Meursault, in particolare il suo rapporto con la madre, fa riferimento un altro libro di Camus, Il primo uomo, opera rimasta incompiuta.

Parole chiave: Adolescenza; oggetto primario; fusionalità; basi narcisistiche; oggetto terzo; violenza.

Summary.
Camus's "stranger" as a paradigm of adolescence. The estrangement moments many adolescents go through ( with regards to their body, they can hardly manage, as well as to their thoughts and desires) are most effectively described in Camus's " L'etranger". A feeling of suffocating promiscuity is often felt by adolescents towards those they are most familiar with. Keeping a distance from other people and from themselves is their common defensive strategy. A violent, disruptive attitude, both self-oriented and directed to other people, is also experienced in such circumstances, making adolescents very much alike Camus's hero,Meusault whose relationship with the mother is particularly lingered on by the author of this work also mentioning an unaccomplished work by Camus: The First Man.

Key words: Adolescence; primary object; fusionality; narcissistic basis; third object; violence.


Un'esperienza di "cinematerapia"
Franco Giori
Antonio Piotti

Riassunto
Il lavoro documenta l'esperienza di cinematerapia, messa in atto presso il Minotauro, che ha coinvolto un gruppo di adolescenti. Si propone al gruppo di fruire, in un contesto gruppale, di "un'opera d'arte" capace di sollevare movimenti affettivi, pensieri utilizzabili in chiave terapeutico-educativa. Vengono definiti i presupposti tecnici, i criteri che hanno suggerito la scelta del film, le modalità di presentazione degli stessi. Vengono, inoltre, descritte alcune sedute, gli effetti che la visione condivisa provoca nei ragazzi e le modalità con le quali i conduttori gestiscono il gruppo. Si evidenziano infine, alcune tematiche di particolare pregnanza evolutiva che emergono dal lavoro del gruppo e si pongono alcuni problemi aperti suggerendo prospettive applicative d'ordine generale. Nel modello presentato il valore di area "intermedia" dell'esperienza si riferisce all'importanza data all'uso del testo filmico come mediatore degli affetti condivisi fra ragazzi e conduttori.

Parole chiave: Cinematerapia; laboratori di gruppo; setting gruppali; area intermedia; educazione.

Summary.
An experience of "cinematherapy". This work illustrates the cinematherapy experience the Minotauro Group brought about with a group of adolescents. The group was confronted with a "work of art" likely to elicit affections and thoughts to be used as educational-therapeutic means.
The technical assumptions, the criteria for the choice of the films and those for their showing, are devised. Some sessions are also described along with the effects of sharing the experience of seeing a film with other young people,The group operators' style with the group is also shown. Issues of special interest, regarding the development of young people, are illustrated through the group's work and some of the problems elicited are emphasized offering general implementation perspectives.
The shown model illustrates the "in-between area" value for experience when a film is chosen as a mediator for the affections shared by the young people in the group and their operators.
The educational area is, then, given value as an area where affections and thoughts can be thought about and which can, therefore, become therapeutic in so far as it is likely to re-activate stagnant individuation processes, add missing elements to the self-making processes or wake up, though slightly, a deprived or sleepy reflection function.

Key-words: cinematherapy; group laboratories; group settings; in-between area; education.


Sconfinando. Uno spettacolo teatrale creato e rappresentato da un gruppo di adolescenti migranti
Elena Bonassi

Riassunto
L'Autore riferisce dell'esperienza di un laboratorio teatrale nel quale un gruppo di adolescenti, per la maggior parte immigrati, ha creato e poi rappresentato lo spettacolo Sconfinando. é stata questa un'esperienza molto intensa e creativa per i partecipanti che hanno portato nello spazio teatrale se stessi, i loro sentimenti, paure, aspettative ed emozioni, che lì hanno potuto essere contenuti e trasformati. In particolare l'esperienza teatrale sembra aver consentito l'elaborazione del lutto connesso con l'emigrazione e la perdita della propria terra. L'Autore sostiene che nelle aree di disagio e sofferenza non riferibili alla psicopatologia ma che sono zone di rischio e di confine, le esperienze che mobilitano e promuovono la creatività delle persone, possano costituire preziosi strumenti di cura e prevenzione.

Summary
The paper concerns a theatral experience in which a group of immigrated adolescents, created and then rappresented a piece named "Going out of borders". It was a very intense experience in which the boys and girls brought themselves, their feelings, fears, expectancies and emotions which so found a place where be contained and transformed: through the theatral work the mourning for the lost land has been elaborated. The Author believe that experiences which promote the creativity are very precious and usefull tools for cure and prevention in many painfull situations which are not really pathological but rather expression of risk and "border" areas.


Parole chiave: adolescenza; immigrazione; creatività; teatro; lettura psicoanalitica

Controtransfert e processo di soggettivazione nel trattamento di un giovane adulto*
Anna Maria Dalba

Riassunto
L'Autrice descrive il percorso relazionale e mentale relativo all'avvio del processo analitico con un giovane adulto; suggerisce un parallelismo tra il funzionamento del soggetto in formazione e quello del giovane adulto, entrambi fisiologicamente bisognosi di sostegno e rifornimento narcisistico. Viene inoltre sottolineata l'importanza dell'analisi del transfert e del controtransfert; l'obiettivo è di favorire il processo di soggettivazione del paziente nella terapia e dello psicoterapeuta in formazione nella supervisione.

Parole chiave: Giovane adulto; formazione, transfert, controtransfert, soggettivazione.

Summary
Countertransference and subjectivation process in a young adult's treatment. The Author describes a young adult's mental and social development through a psychotherapeutic reatment. A parallelism between the training psychoanalyst and the young adult patient is hinted to as to their functioning, both needing narcissistic support. The importance of transference and countertransference analysis is also emphasized in order to enhance the subjectivation process for the patient, through his treatment, and for the psychotherapist, through his relationship with a supervisor.

Key-words: young adult; training; transference; countertransference; subjectivation.



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