PSYCHOMEDIA --> HOME PAGE
ADOLESCENZA e PSICOANALISI --> HOME PAGE --> anno 2 - n.1/2007





Anno II - N° 1 - 2007
Riassunti degli articoli




Paura e conquista del femminile in adolescenza
Jacqueline Schaeffer

Riassunto
L'Autrice propone alcune riflessioni sul tema della femminilità, ampiamente trattato altrove. Accenna al ruolo della madre, di censura riguardo l'erogeneità della vagina della figlia nei primi anni di vita, quindi messaggera dell'attesa di penetrazione, in latenza.
Alla pubertà il sorgere del femminile erotico produce una effrazione nutritizia per l'Io, in entrambi i sessi; li espone ad angosce di penetrazione, attiva naturali difese anali e falliche, richiede un "lavoro del femminile" di elaborazione del femminile cavo.
Solo l'incontro con l'"amante di jouissance", ben dopo i primi rapporti sessuali, consente l'esperienza e la piena elaborazione della differenza dei sessi, con la sconfitta, mai definitiva, delle difese narcisistiche anali e falliche.

Parole chiave: Effrattore nutritizio; rimozione primaria della vagina; lavoro del femminile; amante di jouissance.

Summary
Fear and conquest of the feminine in adolescenceThe Author offers her reflections about femininity, elsewhere widely investigated. She refers to the mother as a censor towards her daughter's heterogeneous vagina, in her early childhood and a messenger foreshadowing penetration, in her latency.
At puberty, the rise of the erotic feminine brings about a nutritional break-in, on the Ego's part, in both sexes, which are thus exposed to penetration anxiety while indeed caught un in anal phallic natural defences and in need of a proper "working through of the feminine", whit regarde to the feminine hollow.
Only after the first sexual intercourses have taken place, the encounter whit the jouissance lover will make the experience and the working through of sexual difference possible, whit the defeat of the anal and phallic defences which will nonetheless hardly ever be thoroughly accomplished.

Key words: Nutritional in-breaker, primary repression of the vagina, "working through of the feminine", jouissance lover.


Il femminile dinanzi ai "disagi della civiltà"
Amalia Giuffrida

Riassunto
L'Autrice presenta una serie di ipotesi sulla sessualità femminile a partire dagli studi sulla sessualità infantile di Freud.
L'Autrice fa una ricostruzione dell'erotismo infantile partendo dalla forza generatrice del fantasma genitoriale, che investe l'eccitazione legata a una parte del corpo o all'intero corpo dell'infans. In particolare descrive il fantasma materno associato alla stimolazione fallica della bambina durante le cure. Tale fantasma, poiché non corrisponde a nulla di rappresentabile, è vissuto dalla bambina come un corpo estraneo, una proto-effrazione destrutturate. S'instaura così una zona opaca all'interno del corpo della bambina che, al di là di una determinata quota di rimozione, diviene potenzialità creatrice della recettività femminile.
Nell'infanzia della bambina anche il fantasma paterno del coito edipico si appoggia sull'assenza rappresentativa dell'organo di accoglimento.
Grazie all'incontro con l'amante di godimento si realizza, secondo l'Autrice, l'atto di destrutturazione nutritiva del soma, che si sottomette alla disorganizzazione fecondante della jouissance. I fantasmi genitoriali possono così essere rimaneggiati in adolescenza dall'après-coup attivato dalla penetrazione. I rimaneggiamenti pulsionali di questa fase, infatti, istituiscono la vagina come zona esogena, insieme confinata e sconfinata. Per tale motivo la sessualità femminile genitale rappresenta, a differenza di quella maschile, un cambiamento radicale di registro rispetto a tutte le forme d'eccitazione e di scarica della fase pregenitale.

Parole chiave: Sessualità femminile; fantasma genitoriale; masochismo erogeno; complesso di castrazione; jouissance.

Summary
The feminine facing "Civilization and its discontents"The Author advances some hypotheses about female sexuality following Freud's studies about child sexuality.
Child eroticism is delineated from the parental phantom's generative force that excites a given part as well as the whole of the infans's body. In particular, the mother's phantom is described in association with the phallic stimulation of the nursed female child. Such phantom is experienced as an unfamiliar body, a demolishing proto-intrusion, due to its dissimilarity from anything that may be mentally represented. A opaque area is therefore created into the girl's body that, beyond a certain amount of removal, turns into a creative potential serving female receptivity.
In a girl's childhood even the Oedipal coitus' fatherly phantom relies on the absence of a representation of the receiving organ. When the encounter with the pleasure lover takes place, the nutritive desructurization of the soma follows as it yields to the fecundating disorganization the jouissance brings about. The parental phantoms can therefore be handled again in adolescence thanks to the apres-coup elicited by penetration. Pulsional re-working at this stage actually establishes vagina as a limited- while unlimited- exogen area. For this reason genital female sexuality represents, differently from the masculine counterpart, a radical change from pregenital forms of excitement and discharge.

Key words: Female sexuality, parental fantasies, erogenous masochism, castration complex, jouissance


Il femminile erotico nell'identificazione maschile
Bachisio Carau

Riassunto
Il lavoro è imperniato sulla valenza traumatica, quindi non più solo effrattiva, del femminile erotico in adolescenza. Tutto ciò svolgersi per la presenza di una fragilità identitaria collegata alle vicende del femminile primario e per il mancato riconoscimento degli elementi femminili derivanti dalle introiezioni genitoriali come propri.

Parole chiave: Femminile primario; introiezioni genitoriali; trauma; sviluppo dell'identità.

Summary
This work is focused on the no longer plainly breaking-in, traumatic function of the erotic feminine in adolescence, depending on the identity frailty showing up in relation with the primary feminine occurrences as well as on the lack of acknowledgement of the feminine elements deriving from parents' introjections as one's own's.

Key words: Primary feminine; parent's introjections; trauma; identity development.


Note cliniche sul femminile in adolescenza
Marina Sapio

Riassunto
L'Autrice, avvalendosi di due vignette cliniche relative ad adolescenti in psicoterapia, coglie dal vivo la ricerca ed il senso del femminile cavo nel suo divenire. Si interroga quindi sul ruolo facilitante che il terapeuta può svolgere in tal senso, se accetta di essere implicato nel proprio lavoro del femminile, andando oltre la funzione materna femminile di contenimento, e se segue il naturale dispiegarsi delle difese adolescenziali rispetto al femminile.

Parole chiave: Adolescenza; femminile cavo; condotta terapeutica.

Summary
Making use of two clinical vignettes concerning adolescents undergoing a psychotherapeutic treatment, the Author catches the drift of the developing feminine hollow. She wonders how a psychotherapist who accepts being personally involved in his/her own work about the feminine may enhance such development moving beyond the feminine mother containment function and along with the natural disclosure of adolescent defences towards the feminine.

Key-words: Adolescence, feminine hollow, therapeutic response.


Adolescenza femminile tra desiderio e complementarietà
Paola Catarci

Riassunto
Il lavoro ha l'intento di sottolineare la centralità della ricerca e della scoperta della complementarietà dei sessi in adolescenza. Tali processi trasformativi interessano sia i maschi che le femmine. Nella costruzione della femminilità adulta, in particolare, gioca un ruolo centrale la presenza del padre.
Secondo l'Autrice, poi, la madre più che "messaggera dell'attesa" dovrebbe essere in contatto con la propria sessualità desiderante per anticipare lo sbocciare della sessualità della figlia adolescente.

Parole chiave: Bisessualità originaria; complementarietà dei sessi; sessualità materna.

Summary
This work aims at pointing out the centrality of the search for and discovery of complementarity of sexes in adolescence. Such transformative process regards both males and females. A central role is played by the father with regard to the construction of adult womanliness.
According to the author, a mother should be in touch with her own desiring sexuality in order to foreshadow the blooming of her adolescent daughter's sexuality rather than just be the "messenger of the wait".

Key-words: originary bisexuality, complementarity of sexes, mother sexuality.


L'edipo e la conquista della femminilità
Adriana Maltese

Riassunto
L'attrazione irresistibile della madre fusionale, passaggio obbligato dell'adolescenza per ambedue i sessi, è tanto più attraente quanto più perturbante nella ragazza che nel ragazzo. Ogni partner di una coppia al femminile, madre-figlia, analista-adolescente, affonda la propria relazione in quella originaria con la madre ed ogni partner di una coppia al femminile porta i germi di una rivalità potenziale, che si alimenta nel residuo inconscio del proprio contenzioso edipico.
Una circolazione di corrente omosessuale ben temperata è allora la trama su cui la ragazza può tessere la conquista della propria identità di genere e supportare, stemperare l'angoscia di fronte alle rinunce edipiche.
Vengono avanzate alcune riflessioni su come l'identità femminile, che si conquista, al contempo, contro la madre e per sottomissione ad essa, si costruisce grazie all'alleanza con la madre.

Parole chiave: Complesso edipico; identità femminile; omosessualità.

Summary
The Oedipus: the Conquest of WomanlinessThe irresistible attraction to the fusional mother, an obliged forward pass for both sexes during adolescence, is the more attractive to a girl insofar as it is more perturbating for a girl than for a boy.
Every partner in a womanly couple, mother-daughter as well as female analyst and adolescent female patient, brings her own basic relationship with the original mother along with the germs of a potential rivalry that is fed by the unconscious residue of their own oedipal case.
The circulation of a temperate homosexual stream is therefore the texture on which a girl can successfully weave her genre identity while enduring and dampening the anguish oedipal renunciations bring about.
Some reflections are contributed on how feminine identity obtained against the mother and yielding to her can also be built up through an alliance with her.

Key words: Oedipal complex; female identity; homosexuality.


Lo sguardo del padre
Anna Piccioli

Riassunto
Questo scritto si interroga sulle vicissitudini del processo di soggettivazione nella giovane donna alle prese con l'impatto della propria sessualità, e con la necessità di integrarla in una rappresentazione di sé coerente e funzionale. Attraverso la metafora dello sguardo del padre si sostiene il ruolo fondamentale del riconoscimento paterno nel processo di crescita del soggetto femminile: come possibilità di interiorizzazione di un riconoscimento affettivo e statutario da parte dell'Altro (sesso), che al tempo stesso sostanzi e differenzi; che accolga e istituisca. Allo stesso modo, nel lavoro analitico con l'adolescente può essere utile proporsi come portatori di un simile 'sguardo'. Una breve vignetta clinica, il colloquio con una ragazza al Pronto Soccorso di un ospedale romano, mostra come il soggetto in questione sia pronto a utilizzare l'incontro con la terapeuta per cominciare a riflettere su di sé con curiosità e coraggio.

Parole chiave: Femminilità; Soggettivazione; Funzione paterna; Istituzioni; Edipo

Summary
The Father's GazeThis work enquiries into the vicissitudes of the subjectivation process in young women impacting their sexuality and the need to integrate it into a coherent and functional self representation. Through the metaphor of the father's gaze the fundamental role of a father's recognizing act when a female subject's growth is concerned, is emphasized insofaras it allows the interiorization of an affective and legal aknowledgement from the Other (sex) substanciating what it likewise differenciates, accepts and sets up. It may be useful, by the same token, to be the provider of such a gaze in the psychoanalitic work with adolescents.
A short clinical vignette about a girl met at the First Aid Unit of a hospital in Rome, shows how the girl is keen on making her meeting with the therapist a starting point for a brave and curious reflection about herself.

Key words: Femininity; subjectivization; father's function; institutions; Oedipus.


Corpo e identità:
Il femminile nel passaggio dall'adolescenza all'età adulta
Lucia Celotto, Margherita Laganopoulos

RIASSUNTO
Il lavoro affronta, a partire da considerazioni teoriche e dall'esperienza clinica delle Autrici, alcuni aspetti dell'identità femminile nel suo consolidarsi nel corso del passaggio fra l'adolescenza e l'età adulta.
Ripensare al femminile, soprattutto in funzione dell'applicazione clinica dei concetti acquisiti, non può prescindere dal compito arduo di rivedere, alla luce delle nuove esperienze della psicoanalisi, le questioni base dell'identità del Sé e del significato del corpo come portatore di un'identità di genere densa di valenze simboliche.
Alcune riflessioni sono incentrate sul concetto di castrazione, ampiamente rivisitato negli ultimi decenni, non solo rispetto al complesso edipico, ma anche all'elaborazione di nuovi concetti e alle più recenti conoscenze sulle fasi più precoci dello sviluppo e della relazione madre-bambino.
In particolare, è considerata l'intensa relazione che lega la madre alla figlia, l'intrecciarsi delle identificazioni reciproche e le fantasie materne e della coppia genitoriale che segnano la dimensione simbolica della femminilità.
Infine, l'attenzione è focalizzata sulle dinamiche dei processi separativi, sulla possibile linea di demarcazione fra l'inscrizione del corpo femminile in un ordine simbolico maturo e genitalizzato e le eventuali interferenze nelle fantasie sul sessuale. Viene assegnato un ruolo prioritario all'eredità transgenerazionale.

Parole chiave: identità femminile; fantasie sul sessuale; transgenerazionale; corpo ed elaborazione simbolica, difesa fallica.

SUMMARY
Body and Identity: the Feminine in the Progression from Adolescence to Adulthood. This work describes some meaningful feminine identity consolidation steps in the progression from adolescence to adulthood.
Reconsidering the feminine with the aim of clinically applying the concepts acquired, inevitably implies an uneasy revision- in the light of the new ways of psychoanalysis-of the fundamental issues which both the identity of the self nucleus and the idea of a body expressing a genre identity charged with symbolic values, derive from.
Our main issues are based on the concept of castration, widely reconsidered in the last decades thanks to the definition of new concepts and to the clinical achievements about the most precocious areas of development and those regarding the mother-child relationship.
In particular, the intense relationship that links a mother to her female child is considered along with their mutually intertwined identifications and the relevance of the fantasies of the mother and of the parental couple. Such aspects characterize the symbolic dimension of womanliness.
In the end, the focus is on the dynamics underlying a separation process to be placed on the possible boundary between the assignment of the female body to a mature and genitalized symbolic order and the existing interfering fantasies about the sexual and about transgenerational inheritance.

Key Words: Female identity; fantasies about the sexual; transgenerational; body and symbolic elaboration; phallic defence.


La difficile conquista della femminilità
Maurizio Cottone

RIASSUNTO
Viene presentato il caso di una ragazza di 21 anni, seguita per quattro anni a tre sedute settimanali, dopo ripetuti ricoveri in ospedale psichiatrico per tentativi di suicidio. Il lavoro verte sulla faticosa costruzione di uno spazio di pensabilità condiviso con una paziente borderline grave.
Il ruolo ipereccitante e intrusivo dell'oggetto, il fallimento della funzione paraeccitatoria, il prevalere dell'attacco al legame sul legame stesso, metteranno a dura prova la mia giovane esperienza di psicoterapeuta.
Parole chiave: Paziente grave; Ricovero psichiatrico; Controtransfert; Pensabilità; Tentato suicidio

SUMMARY
A Girl's Hard Path to Subjectivation. This case concerns a twenty-one-year-old girl who was in therapy for three weekly sessions for four years, after repeated treatments in psychiatric hospital, for attempted suicide.
This paper deals with the difficult construction of a safe place to share with this seriously ill borderline patient. The over-exciting and intrusive role of the object, the failure of the para-excitatory function, the prevalence of attacks on all affective bonds, put my psychoanalytic experience to the limit.

Key words: Serious borderline patient; psychiatric hospedalization; countertransference; thinkability; attempted suicide.


Riflessioni su controtransfert, enactment e self-disclosure con l'adolescente
Simone Pilia

RIASSUNTO
L'autore propone alcune riflessioni sul lavoro con gli adolescenti. Viene delineata una griglia discorsiva in cui alcuni concetti teorici come il controtransfert, l'enactment e la self-disclosure vengono affrontati in parallelo all'esperienza clinica maturata presso il Day Hospital. Viene sottolineata la continua tensione dialettica tra posizione soggettiva ed oggettiva che si viene a creare nel trattamento degli adolescenti, nonché il percorso personale e le conseguenti dinamiche che può incontrare lo specializzando. Le riflessioni proposte non tendono a stabilire conclusioni ma a descrivere quanto è in divenire, perciò aperto ai più svariati sviluppi. L'intenzione è di favorire la capacità di interrogarsi, di incuriosirsi alla complessità, di evitare schemi prestabiliti e dogmatismi depauperanti così da rendersi continuamente disponibili a rivisitare la naturale incompiutezza della mente adolescente.

Parole chiave: Transfert; controtransfert; enactement; self-disclosure; adolescenza; psicoanalisi.

SUMMARY
Reflections about countertransference, enactment and self-disclosure with adolescents.The Author offers his reflections about working with adolescents.
Discussion is based on theorical concepts such as countertransference, enactment and self-disclosure and clinical experience in a day hospital structure is presented.
The continuous dialectical tension between a subjective attitude and an objective one, showing in the treatment of adolescents, is emphasized along with a trainee's personal progress and the subsequent possible dynamics.
The reflections offered do not aim to drawing conclusions but to describing what is in progress and therefore likely to have diverse developments.
The work is meant to elicit curiosity and wonder about what is complex, avoiding, therefore, pre-established schemes and spoiling dogmatism. This attitude will allow proper investigation of an adolescent mind.

Key words: Transference; countertransference; enactement; self-disclosure; adolescence; psychoanalysis


Articolo del maestro
La masturbazione femminile in adolescenza e lo sviluppo della relazione con il corpo
M. Eglé Laufer

RIASSUNTO
Il significato del ruolo svolto dalla masturbazione nel sesso femminile viene esaminato dal punto di vista evolutivo, allo scopo di mettere in discussione l'ipotesi, formulata di frequente, che la masturbazione femminile abbia lo stesso significato di quella maschile. In quest'ottica, la differenza di atteggiamento tra i due sessi nei riguardi della masturbazione è definita come differenza di atteggiamento nell'uso della mano per l'attività masturbatoria, ed è collegata con l'osservazione che è proprio questa l'attività che la bambina abbandona nel periodo post-edipico e poi nuovamente dopo la pubertà. Il significato inconscio della mano, che è identificata con il modo della madre di maneggiare il corpo del bambino, viene esplorato per provare che la masturbazione è necessaria nell'infanzia sia per internalizzare un investimento narcisistico positivo del corpo, sia per separarsi dal corpo della madre. L'uso continuato della mano in adolescenza e nell'età adulta da parte della ragazza o della donna è quindi visto come un modo difensivo di mantenere una positiva relazione con il proprio corpo sessuato, una volta che il corpo della ragazza si sia identificato con quello della madre. Il fallimento di questa difesa quando è usata dalla ragazza per mantenere una relazione positiva con il proprio corpo sessuato è visto come qualcosa che può portare al bisogno inconscio di attaccare il proprio corpo, come si può osservare nella pratica clinica.

Parole chiave: Masturbazione; relazione con il corpo; uso della mano; corpo sessuato

SUMMARY
Female masturbation in adolescence and the development of the relationship to the body. The significance of the role played by masturbation in the female is examined from a developmental point of view in order to question the assumption, often made, that female masturbation has the same normal significance as masturbation for the male. In order to do so, the difference between attitudes to male and female masturbation is defined as a difference in attitude to the use of the hand for masturbatory activity and is related to the observation that it is that activity that female children give up post-oedipally and again in post-puberty. The unconscious meaning of the hand, as identified with the mother's active handling of the child's body, is examined to show that masturbation is needed by the child to internalize a positive narcissistic cathexis of the body as well as a means of separating from the mother's body. The continued use of the hand during adolescence and adulthood by the girl or woman is then seen as a defensive means of maintaining a positive relationship to her own sexual body once the girl's body has become identified with that of her mother. The failure of this defence when used by the girl as a means to maintain a positive relationship to her own sexual body is seen as leading to the unconsciously determined need to attack her body, as can be observed clinically in those adolescents who physically attack their body.

Key words: Masturbation; relationship to the body; use of the hand; sexual body.


Il gruppo educativo si fa terapeutico
Daniele Biondo, Maria Patti, Daniela Ocone

RIASSUNTO
Gli Autori descrivono la presa in carico di un giovane adulto problematico realizzato all'interno di un Centro d'Aggregazione Giovanile (C.A.G.). In particolare viene descritto come il giovane, con una Disturbo Narcisistico di Personalità, bloccato nel suo percorso evolutivo (dedito all'uso di droghe pesanti e di alcool), sia stato aiutato da un gruppo di operatori non solo ad intraprendere il proprio percorso psicoterapeutico, ma anche a superare la tendenza ad attaccare le buone relazioni e a rassegnarsi al fallimento evolutivo. Il lavoro descrive il lungo accompagnamento del giovane, realizzato per circa sei anni dal gruppo degli operatori, grazie al quale viene costruita la possibilità di trattare le componenti patologiche della sua personalità. Il lavoro tende a dimostrare la tesi che quando si realizza all'interno degli ambienti di vita degli adolescenti una buona integrazione fra interventi educativi ed interventi terapeutici, diventa possibile fronteggiare la psicopatologia medio grave. Affinché tale integrazione avvenga occorre che sia in campo, per un tempo sufficientemente prolungato, un gruppo integrato di educatori, psicologi e psicoterapeuti, che possano condividere un modello comune di presa in carico del giovane adulto problematico.

Parole chiave: Gruppo; trattabilità; ambiente educativo; intervento integrato; Disturbo Narcisistico di Personalità

SUMMARY
The Educational Group turns Therapeutic. The Authors describe care-taking of a problematic young adult within a " Youth Meeting Centre" (Centro di Aggregazione Giovanile, C.A.G.).In particular, they show how the young man suffering a Narcissistic Personality Disturbance, at a stand-still in his evolutionary process, addicted to heavy drugs and alcohol, would be successfully helped by a group of care-takers. He could, therefore, both undertake his own therapeutic treatment and overcome a tendency to attack good relationships and resign himself to evolutionary failure.
This work describes the care-takers' six year drawing alongside the young man which gave his pathological facets a chance to be treated. The Authors' aim to showing that even medium seriousness pathologies can be coped with in the adolescents' natural environments when therapeutic interventions properly match the educational ones.
An integrated group of educators, psychologists and psychotherapists is required for a long enough work in which a common young adult care-taking pattern may be shared.

Key words: Group; treatability; educational environment; integrated intervention; Narcissistic Personality Disorder.


Lavoro del lutto e psicoterapie a termine
Giuseppina Brunetti

RIASSUNTO
C'è sembrato utile raccontare la nostra esperienza istituzionale che ha trasformato il vincolo temporale, accolto inizialmente con una certa resistenza, nel motore di alcune evoluzioni psichiche coinvolgenti operatori e pazienti.
Tale intervento ha contribuito al dibattito in corso sui fattori terapeutici dei gruppi in ambito istituzionale, considerando il tempo come una variabile fondamentale del processo di cura. La programmazione degli interventi in ambito sanitario sfida i terapeuti ad ideare dispositivi d'aiuto che tengano in considerazione il complesso intreccio tra tempi di cura sempre più contratti e domanda di accompagnamento nel tempo avanzata dai pazienti. Il senso del limite e la possibilità di utilizzare setting multipli in maniera rigorosa aiutano i curanti a formulare progetti realistici, tollerabili nel rispetto del livello di funzionamento mentale dei pazienti e delle risorse disponibili nelle istituzioni.
Si è sottolineata inoltre la necessità degli operatori delle istituzioni di avere occasioni formative che incrementino nei curanti sia competenza organizzativa che capacità di convivere in sistemi con risorse limitate, attraverso la creazione di reti relazionali protettive per i curanti che garantiscano possibilità di pensiero e contenimento della distruttività nei contesti organizzativi.
La psicoterapia a termine è stata proposta ad un gruppo di pazienti adulti con difficoltà ad uscire da "un'adolescenza prolungata", deficit identitari e fragilità narcisistica.
Nelle società tradizionali, ma sempre meno nelle nostre, certe istituzioni offrono modelli stabili per la crescita, forniscono procedure e condizioni di ingresso in un ordine sociale, in cui l'adolescenza sembra risolversi una volta per tutte nella maturità. La possibilità di vivere un'esperienza emotivamente rilevante in gruppo ha prefigurato lo scenario per mettere in atto trasformazioni.
Nell'articolo si è voluto sottolineare la funzione iniziatica che può assumere una terapia di gruppo a termine, utilizzando il lavoro del lutto come motore principale di trasformazioni psichiche.

Parole chiave: Adolescenza; istituzioni; psicoterapia a termine; psicoterapia di gruppo; soggettivazione.

SUMMARY
The Working out of Mourning and Time-limited Psychotherapeutic Treatments. We thought telling our initially not so welcome experience in an institution would be useful insofar as it shows how it fostered psychic development for both patients and care-takers. Such experience enhanced the debate about a group's therapeutic features when time becomes a fundamental variable in the care process.
Planning interventions in the sanitary field is challenging for therapists who are therefore urged to design help devices fitting the complex relationship between short-term care interventions and the patients' claim for long term assistance. Caretakers can, nonetheless, bring forth realistic devices based on multiple settings likely to work properly when the patients' diverse levels of mental functioning and the available resources are both considered. We also emphasize the need for training opportunities that may enhance the care-takers' organizing competence along with their ability to adjust to systems based on poor resources and create protective nets of relations for their own protection against attacks on their thinking ability and other destructive actions.
A group of adult patients suffering from "prolonged adolescence", identity deficiency and narcissistic fragility were provided with a time-limited psychotherapeutic treatment. The opportunity to live an emotionally meaningful group experience made changes possible.
In the article the importance of a group therapy centred on the working out of mourning is emphasized.

Key words: Adolescence; institutions; time-limited psychotherapeutic treatment; group psychotherapy; subjectivation.





PSYCHOMEDIA --> HOME PAGE
ADOLESCENZA e PSICOANALISI --> HOME PAGE --> anno 2 - n.1/2007