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Anno I - N° 1 - Gennaio 2001

Editoriale




Editoriale

Arnaldo Novelletto



“A e P” nasce per assicurare un luogo di incontro e di dialogo on line a tutti coloro che lavorano nel campo della psicologia, psicopatologia e psicoterapia dell’adolescenza secondo un indirizzo psicoanalitico. All’indomani della cessazione della rivista cartacea “Adolescenza”, è sembrato opportuno creare questo nuovo spazio per i vari motivi che sono esposti brevemente qui appresso, e che in seguito potranno essere più ampiamente discussi in rete.

Il primo motivo è quello di preservare una continuazione del filone psicoanalitico che in Italia ha pervaso fin dall’inizio lo sviluppo dell’interesse per la psicoterapia degli adolescenti in difficoltà. Sebbene, a un secolo dalla sua fondazione, l’edificio teorico della psicoanalisi richieda revisioni e aggiornamenti, la perdurante validità di tante sue parti consente di affermare che esso resta una chiave di lettura fecondissima della psiche adolescente. Tale ricchezza di potenzialità giustifica pienamente la distinzione tra un approccio rigorosamente psicoanalitico alle problematiche adolescenti e altri d’impostazione diversa (psicosociale, cognitivista, sistemica ecc.). Sul piano pratico poi, lo sviluppo (in Italia così come nei Paesi più progrediti) delle scuole di psicoterapia psicoanalitica, della produzione scientifica, delle manifestazioni scientifiche specializzate nazionali e internazionali, della creazione di servizi riservati agli adolescenti nelle istituzioni pubbliche e di tante altre iniziative assistenziali private, della collaborazione con le istituzioni (scuola e giustizia) e con enti pubblici è la dimostrazione palpabile del consenso che l’approccio psicoanalitico trova sia nella massa degli adolescenti che nel contesto sociale. E’ quindi giusto, anzi necessario che questa vitalità trovi uno spazio di comunicazione facilmente accessibile, nel quale esprimersi.

Un secondo motivo nella nascita di “A e P” sta nell’intenzione di assicurare al fenomeno “adolescenza” uno spazio proprio, rispetto ad altre realtà insieme alle quali essa viene abitualmente presa in considerazione, come l’infanzia o la famiglia. Non si vuole assolutamente trascurare che l’adolescenza è collegata a tali realtà da una rete di interrelazioni insostituibili che abbiamo giornalmente sott’occhio in tutta la loro importanza. Né s’intende contestare o boicottare la consuetudine, invalsa nell’ordinamento didattico e nell’organizzazione di servizi pubblici e di varie associazioni scientifiche, di unire infanzia ed adolescenza in uno stesso comparto. L’intendimento è invece quello di preservare l’immagine dell’adolescente (e per certi aspetti anche quella del giovane adulto) sia dal rischio dell’infantilizzazione che da quello dell’adultizzazione affrettate. Si tratta cioè innanzi tutto di rispettare l’adolescenza, di conoscerla per quello che è. Questa precauzione percettiva è condizione preliminare affinché lo studio dell’adolescenza rimanga l’oggetto primario della rivista.

Un terzo motivo concerne la scelta della comunicazione telematica anziché cartacea. L’ovvia esigenza di tenere il passo con i tempi si traduce a livello pratico nelle seguenti comodità per l’utente: 1) facilità e rapidità di accesso ai testi pubblicati per tutti i lettori, anche stranieri residenti in luoghi sprovvisti di biblioteche, librerie specializzate ecc. 2) maggiore possibilità, rispetto al cartaceo, di variare la mole dei singoli numeri a seconda delle necessità, come ad esempio per la pubblicazione preliminare o consecutiva di atti di convegni, seminari ecc. In particolare gli atti dei convegni biennali di psicoterapia dell’adolescenza potranno trovare in “A e P” una collocazione elettiva. 3) Possibilità per ciascun utente di poter reperire, scegliere, stampare e conservare il materiale prescelto senza doversi accollare l’accumulo di volumi che l’abbonamento a una rivista cartacea comporta. In particolare poter disporre di estratti stampati dei propri lavori (per concorsi, curriculum, omaggi, ecc.) con maggiore facilità, rapidità e minor costo.

“A e P” nasce dalla libera scelta di un gruppo di colleghi accomunati dalla formazione psicoanalitica e da una documentata competenza nel trattamento di adolescenti e di giovani adulti. In altre parole “A e P” non nasce con una targa prestabilita, nel senso che essa è per ora indipendente da qualunque associazione o istituzione, scientifica o culturale, pubblica o privata. L’interesse che potrà destare, la qualità formale dei contenuti, la coerenza ed il rigore dell’ispirazione psicoanalitica dei lavori scientifici che ospiterà sono i soli fattori dai quali dipenderà la sua sopravvivenza. Se il progetto si rivelerà abbastanza realistico da assicurare la continuità della rivista, essa potrà forse proporsi a qualche organismo scientifico qualificato del settore per ottenerne il patrocinio o magari divenirne un organo ufficiale. Intanto essa si accontenterà di fungere da misura della curiosità, della creatività e della costruttività di tutti coloro che operano nel campo della psicoterapia e psicoanalisi dell’adolescenza.

Poiché i costi di gestione di una rivista telematica non possono essere coperti dall’acquisto diretto di fascicoli o di annate separate, la rivista dovrà reggersi economicamente solo sui propri abbonati. Per i primi tre numeri del 2001 tutti potranno accedere gratuitamente all’edizione integrale, così da poterne valutare le caratteristiche e la qualità. Nel terzo numero saranno precisati il costo e le modalità di abbonamento. A partire dal 2002 i non abbonati avranno accesso soltanto al sommario e ai riassunti degli articoli di ciascun numero, mentre gli abbonati in possesso di apposita password potranno accedere all’edizione integrale.

La parte preponderante di ciascun numero sarà costituita dai contributi originali di cui gli autori chiederanno la pubblicazione; dagli atti di convegni e congressi riservati all’adolescenza; dalla ristampa di un articolo magistrale del passato e dalla rivista sintetica di un argomento clinico con finalità didattiche. Seguiranno varie rubriche dedicate ad aspetti del mondo adolescente particolarmente interessanti per lo psicoanalista; a notizie dalle istituzioni e dalle scuole di psicoterapia; al calendario di convegni ed incontri nazionali e stranieri; a recensioni di libri e lavori originali; ai servizi per adolescenti (centri diurni, case famiglia, consultori pubblici ecc.). Infine le particolari norme redazionali richieste per questa forma di edizione.

Questo primo numero ha un carattere provvisorio, sia per quanto riguarda la veste editoriale che i contenuti e in particolare le rubriche. In attesa di contributi scientifici originali che ci auguriamo di ricevere numerosi, abbiamo ritenuto opportuno farvi apparire alcune delle relazioni presentate al recente IV Convegno di Psicoterapia dell’Adolescenza, dedicato a “Figure della violenza in adolescenza” e svoltosi con grande successo ad Alghero il 6-7 ottobre 2000. Anche le rubriche si limitano per questa prima uscita, ad una breve esposizione degli scopi e dei criteri ai quali esse si ispireranno. Insomma questo numero potrebbe essere considerato un “numero zero” della tradizione cartacea, ma noi lo intendiamo piuttosto come esempio di un work in progress. In altre parole il criterio che ci guiderà nel corso di questa avventura editoriale, lungi da ogni tradizione accademica, sarà quello di soddisfare le attese di un pubblico di lettori che opera in un settore emergente e che ci auguriamo voglia aiutarci a trovare la strada giusta con i suoi suggerimenti on line. Il nostro scopo principale nel dar vita alla rivista è sopra tutto quello di incoraggiare la produzione scientifica italiana in tema di psicoanalisi dell’adolescente e di facilitarne la conoscenza in tempi rapidi a tutti coloro che operano nel settore, senza preclusione di ordine teorico, di appartenenza societaria e di contesto professionale (pubblico o privato).





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